martedì 20 marzo 2007

Una disadattata musicale - 2

Per rispondere alle osservazioni di "alcohol" che mi accusa di plagiare i miei figli facendo loro ascolatre le mie vecchie canzoni, io ritengo che far conoscere ai miei figli delle vecchie canzoni che io ritengo "significative" rappresenti per loro un qualcosa in più, che li arricchisce senza nulla togliere allo svilupparsi dei loro gusti. In altri termini, nell'I-pod di mia figlia ci stanno 4 giga di canzoni e per ora, tra le mie e le sue abbiamo a malapena occupato un giga. Allo stesso modo nel cervello di mia figlia c'è spazio per milioni di canzoni e il fatto che un paio di centinaia gliele abbia fatte sentire io non penso possa rappresentare un problema.
E poi io cerco di spiegarle, ogni tanto, ai miei figli le canzoni. Faccio notare loro delle frasi significative e ne approfitto per commentare i concetti che i cantanti esprimono. Insegno ai bimbi a capire che sotto il significato superficiale ce ne possono stare altri. Ieri si parlava di Alice e ho raccontato che lei ha vinto un Sanremo nel 1981 con "Per Elisa" che apparentemente sembrava una canzone di rabbiosa gelosia verso una rivale. In realtà, anche se il grande pubblico non lo sapeva e non se ne rendeva conto, "Elisa" era l'eroina e quella che sembrava una cialtroncella arrabbiata aveva vinto il festival della canzone italiana parlando, nel 1981, dei problemi della dipendenza.
In generale, io penso che ogni cantante, anche il più apparentemente scarso o banale, prima o poi scriva una canzone o un verso che possa essere apprezzato, e insegno ai miei figli a ricercarlo, quel verso, a riconoscerlo e a servirsene nella propria vita.

2 commenti:

scriverecala ha detto...

E ora, per evitare a chi sia incuriosito la fatica di andarsi a ricercare il testo di Per Elisa su internet, lo riporto qui di seguito:

Per Elisa [Franco Battiato, Giusto Pio, Alice]

Per Elisa vuoi vedere che perderai anche me.
Per Elisa non sai più distinguere che giorno è e poi, non è nemmeno bella.
Per Elisa paghi sempre tu e non ti lamenti per lei ti metti in coda per le spese e il guaio è che non te ne accorgi.
Con Elisa guardi le vetrine e non ti stanchi lei ti lascia e ti riprende come e quando vuole lei riesce solo a farti male.
Vivere, vivere, vivere non è più vivere lei ti ha plagiato, ti ha preso anche la dignità.
Fingere, fingere, fingere non sai più fingere senza di lei, senza di lei ti manca l'aria.
Senza Elisa non esci neanche a prendere il giornale con me riesci solo a dire due parole ma noi, un tempo ci amavamo.
Con Elisa guardi le vetrine e non ti stanchi lei ti lascia e ti riprende come e quando vuole lei riesce solo a farti male.
Vivere, vivere, vivere non è più vivere lei ti ha plagiato, ti ha preso anche la dignità.
Fingere, fingere, fingere non sai più fingere senza di lei, senza di lei ti manca l'aria. Vivere non è più vivere.
Per Elisa, con Elisa!

utente anonimo ha detto...

se la mettiamo su questo piano allora dovresti anche lasciare a loro il telecomando (mica li puoi costringere a vedere i film che piacciono a te!) e allucchettare la libreria (rischierebbero di leggere qualche bel classico inavvertitamente e sarebbe una colpa che graverebbe sulla tua coscienza molto a lungo)...
però forse ha ragione alcohol, mia mamma mi faceva ascoltare la musica classica e sono cresciuto a sanremi, quando qualcosa non mi piaceva mi tappavo le orecchie e scappavo via, ora sono ridotto ad ascoltare vecchi classici rock anni 60/70 (il rock è morto con The Wall, con buona pace di Pulsatilla...), jazz, blues, metal...