Segnalo un articolo sugli agenti letterari in cui vengono forniti alcuni dati sul mercato dei libri italiano
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=314449&START=0&2col=
Segnalo un articolo sugli agenti letterari in cui vengono forniti alcuni dati sul mercato dei libri italiano
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=314449&START=0&2col=
Lame di luce di Michael Connelly è un giallo di classico stampo americano con protagonista Harry Bosh, (ora ex-) detective della polizia di Los Angeles.
Connelly, soprattutto nella prima parte del romanzo, si rivela essere un ottimo turnpager (scrittore che costringe il lettore a continuare a leggere senza potersi staccare dal testo). Il libro è buono anche se taluni svolgimenti del finale non appaiono troppo convincenti e servono solo a creare un finale d’azione, mentre invece il finale sarebbe risultato loffio se il protagonista si fosse comportato in modo più logico.
Ammetto comunque di aver ceduto anch’io come minimo almeno una volta in un racconto all’esigenza di spettacolarizzare un po’ gratuitamente il finale. I giallisti vivono di finali, in fondo.
Dato che è buona cosa dare sostegno ai poeti, segnalo quanto segue:
‘AREA N.O.’
spazio olistico
Via Panicale 24 Rosso
FIRENZE
Domenica 14 dicembre 2008
ore 17
‘ALTOPARLANTI ALTOSONANTI’
a cura di Massimo Mori
Presentazione e lancio del volume:
‘La Voce della Poesia’
di
ENZO MINARELLI
(Campanotto, Udine 2008)
Con l’autore ne parlano
CECILIA BELLO MINCIACCHI
ROSARIA LO RUSSO
Il volume identifica il processo poetico nell’impiego della voce. Questa vocoralità diviene regina di un regno dove, con la musica, i gesti, le luci, gli oggetti ed i movimenti, essa esprime tutta la potenzialità della poesia performante del nuovo millennio. L’autore ha realizzato recentemente il progetto ‘La Voce Regina’ con postazioni in sedi universitarie, librerie ed altre istituzioni all’estero, dove è possibile udire le voci di un’ampia campionatura di poeti sonori di rilevanza internazionale.
Il volume è corredato da CD.
Durante l’incontro, che si propone tra i più interessanti della stagione, vi sarà la proiezione in continuo di:
‘VIDEOGRAMMI’
Performances di Polipoesia 1984-1998
(produzione Videomaster, Ferrara 1998)
e dello stesso autore saranno in mostra i libri oggetto:
-Il libro delle lettere 1986
-C’era una volta la scrittura 1989-2008
- Il Mistero 2008
La presentazione terminerà con interventi performativi di
Tomaso Binga, Massimiliano Chiamenti,
Tommaso Lisa. Rosaria Lo Russo. Enzo Minarelli, Massimo Mori, Alessandro Raveggi, Lidia Riviello
L'era del porco di Gianluca Morozzi è un divertentissimo romanzo in cui il protagonista ci spiega che ci sono tre modi perfetti di dannarsi l'esistenza (e lui li ha praticati tutti e tre):
- pubblicare un romanzo con un editore improbabile,
- suonare in una band disastrata
- innamorarsi di una donna che ha una abilità sessuale distruttiva.
Era tanto tempo che non mi capitava di ridere durante la lettura di un libro. Da antologia la scena iniziale del concorso letterario e l'incontro con la tetra scrittrice Lara Rimondi.
Non propriamente indicato per i minori.
Ho avuto modo di leggere la ristampa del numero 1 di Diabolik e devo dire di esserne rimasto affascinato.
Il fumetto fu creato Angela Giussani, moglie di Gino Sansoni, e da Luciana Giussani nel 1962.
Questo primo numero di Diabolik non mi ha colpito per i disegni, che pure hanno una loro intensità naif. Essi furono realizzati da Zarcone, detto “il tedesco” per i capelli chiari, che dopo questa prova non detta più traccia di sé (anzi, rischiò di volatizzarsi anche prima, perché dopo aver consegnato una parte delle tavole e aver incassato i soldi del compenso si eclissò e Sansoni dovette andarlo a ricercare per farsi dare l’ultima parte del lavoro). Dopo il numero 2 disegnato dalla signora Giacobini, in arte “Kalissa”, il fumetto venne preso in mano da Luigi Marchesi, che nel 1964 ridisegnò completamente il numero 1.
La cosa che mi ha affascinato è stata la sceneggiatura, che sfrutta in maniera insistita ed efficace un meccanismo tipico del thriller, ovvero la tensione generata dalla differenza di informazioni esistente tra i personaggi e il lettore. Chi legge sa, infatti, che l’uomo al quale alcuni dei protagonisti “buoni” si affidano ciecamente è in realtà un pericoloso assassino. E quindi, il lettore trepida ed è preso da momenti di sconforto ogni volta che i “buoni” rivelano informazioni preziose al “cattivo” o si lasciano docilmente condurre verso una triste fine. All’utilizzo di questo meccanismo si aggiunge la tempestività con cui la trama viene interrotta dalla fine dell’album, lasciando una delle protagoniste, inconsapevole, nelle mani di Diabolik con conseguente irresistibile curiosità del lettore di sapere che ne sarà di lei.
Se si considera che quella era la prima volta che le sorelle Giussani scrivevano una sceneggiatura non c’è da rimanere stupiti del lungo successo che Diabolik ha avuto.
Sono tornato dalla premiazione del premio Maremma Mystery 2008 arricchito sia dal punto di vista morale che materiale.
Il mio racconto LA BANDA DEI NOMI ROVESCIATI ha, infatti, vinto il terzo premio.
Oltre alle belle parole della presidentessa della giuria, Giovanna Nuvoletti, ho ricevuto un assegno circolare di importo niente affatto simbolico, ed entrambe le cose mi hanno fatto molto piacere.
Inoltre, in occasione della premiazione dell'edizione 2008 del premio, è uscita l'antologia dei racconti premiati e segnalati nel 2007, edita da LAURUM, che comprende il mio INGENUITA'.
Dunque, un ottimo pomeriggio, davvero.
PS del 28 novembre 2008
I tre premiati del concorso sono:
1) Giacomo Properzj con “Amaro Milano”
2) Ilaria Beretta con “Ne varietur”
3) Sergio Calamandrei con “La banda dei nomi rovesciati”
La legge antiblog è una tentazione ricorrente (e, temo, trasversale) della nostra classe politica.
Dopo la il disegno di legge Levi/Prodi che era stato bloccato anche grazie alla mobilitazione della rete nella scorsa legislatura, è attualmente presente in parlamento, affidato in sede referente alla commissione Cultura della Camera, un nuovo progetto di legge (DdL C. 1269).
Al proposito segnalo i seguenti link in cui trovare informazioni sull'argomento:
Informazioni sulla legge anti blog (con possibilità di firmare anche una petizione)
http://dida.splinder.com/post/19024358/libert%C3%A0+di+espressione%3F
http://www.minotti.net/2008/11/09/play-it-again-levi/
http://sedge.splinder.com/post/19024903/Legge+blog....PARLIAMONE%21
http://robertosantini.splinder.com/post/19024123
Maremma Mystery è un premio che si tiene a Grosseto, a cui avevo partecipato anche l'anno scorso.
SABATO 22 NOVEMBRE,
presso il Teatro degli Industri di Grosseto,
a partire dalle ore 18:00
avrà luogo la serata di premiazione del Terzo Concorso Nazionale di Letteratura "Maremma Mystery". Nel Teatro, come consueto, si terrà una performance teatrale che ci farà scoprire i vincitori ed i menzionati di questa edizione. Saranno presenti Rita Falcone e Massimo Bellando Randone.
In tale occasione verrà presentata anche l'antologia che raccoglie i racconti vincitorimenzionati dell'edizione 2007 e che, quindi, comprenderà il mio racconto INGENUITA'.
Io sabato sarò a Grosseto, anche perchè la segreteria del premio 2008 ha chiesto conferma della mia presenza, e quando una segreteria di un concorso ti chiama è segno buono.
Alcune volte realtà e narrativa si sovrappongono con effetti sconvolgenti.
E' apparsa in questi giorni sui giornali la storia di Marcos Garcia Martiniano, ragazzo disabile, autistico, che è stato lasciato dai volontari della Misericordia di Lastra a Signa davanti al cancello d’ingresso del centro ‘Il Faro’ di Scandicci. Il centro però era chiuso (i volontari, invece, sostengono di aver visto Marcos entrare nella struttura) e del ragazzo si sono perse le tracce fino a quando un tartufaio non ne ha ritrovato il cadavere in un bosco di Certaldo.
Le cause della morte non sono ancora state accertate (attacco epilettico, freddo, malore?) ma la cosa sicura è che nel suo vagabondare il trentenne ha incontrato varie persone, nessuna delle quali ha pensato di aiutarlo.
La vicenda mi ha colpito molto, anche perchè avevo letto da poco il racconto Solo di Sergio Rilletti e sono stato quindi in grado di capire con precisione cosa avesse passato Marcos.
Riletti è un ragazzo disabile che si occupa di letteratura e nel racconto in questione ha descritto in modo accurato le sensazioni che ha provato un giorno che si è ritrovato abbandonato in un parco. Per fortuna la sua avventura ha avuto un esito meno tragico di quello del povero Marcos.
Mi pare giusto lasciare qui la parola a Sergio Rilletti.
Claudio Martini, scrittore omonimo del Presidente della Regione Toscana, presenterà questo venerdì alle 18,00 a Firenze, alla Libreria Chiari in Piazza Salvemini il suo libro I racconti del ripostiglio.
Il libro sarà presentato da Carlo Menzinger che in questo post parla diffusamente dell'opera in questione.
Nel corso della presentazione si parlerà di pseudolibri, ovvero di libri che non esistono dato che sono opere immaginarie citate da scrittori nei loro romanzi. In questo post se ne trova un ampio elenco.
Al proposito, non posso fare a meno di ricordare lo pseudoscrittore Kilgore Trout che compare in tanti libri di Vonnegut o, addirittura la pseudoletteratura descritta da Roberto Bolano in La letteratura nazista in America (manuale di letteratura che fornisce le biografie e commenta le opere realizzate dopo la fine della seconda guerra mondiale da ben trenta autori nazisti rifugiati nel Nuovo Continente. Il manuale analizza nel dettaglio i rapporti tra i vari autori, le correnti letterarie naziste presenti in Sudamerica, le polemiche letterarie, le riviste fondate, ecc. Tutto assolutamente falso).
Venerdì, dunque, non mi perderò questo incontro.
Milano è un’arma di Francesco Gallone è un libro che mi ha ricordato molto il film 300 di Zack Snyder.
300 è un film epico, pieno di belle immagini e del tutto privo di ogni pretesa di realismo.
Il libro di Gallone è anch’esso pieno di personaggi immani nelle dimensioni fisiche, negli appetiti, nella capacità di sopportare pestaggi e avversità. Ed è spesso impreziosito da belle immagini o interessanti costruzioni nella struttura. Sono però poco verosimili le motivazioni che spingono vari personaggi a collaborare alle indagini dello sfigato ispettore, il modo in cui egli conduce questa indagine, i rapporti che l’investigatore ha con i suoi colleghi e i suoi superiori. Ma, come per Snyder, anche per Gallone la verosimiglianza non ha particolare rilevanza nella scala degli elementi che compongono l’opera. Importa più la creazione di un’atmosfera epica, come se a raccontare la vicenda fosse Omero, o Sergio Leone.
Il risultato è un libro che si legge con piacere e che apre uno squarcio sul mondo degli Ultras irriducibili, degli naziskin, dei centri sociali.
Il romanzo è stato pubblicato da Eclissi Editrice nella collana I Dingo. Questo giallo ambientato in una Milano alternativa è il romanzo di esordio di Gallone e ha vinto il Premio Belgioioso giallo 2008.
Loredana Squeri presenterà UNA STORIA D'ANNATA (editrice ZONA) domani a Bologna
sabato 8 novembre ore 17.30
Libreria Trame (via Goito 3/c)
Con l'autrice Loredana Squeri sarà presente Valerio Varesi.
L'amica Loredana è l'ironica e delicata autrice anche di LA VOLPE E LA LUNA, romanzo che ho avuto già modo di segnalare su questo blog.
Suggerisco vivamente agli internauti bolognesi di andare a conoscerla.
E salutatela da parte mia.
Segnalo un post di Akio che cita un brano di Italo Calvino tratto dalle Lezioni americane.
Nel brano, che suggerisco di leggere per esteso, Calvino si lamenta dell'uso approssimativo del linguaggio che presumibilmente è legato anche a un cambiamento più profondo avvenuto nel nostro mondo. "Il mio disagio è per la perdita di forma che constato nella vita, e a cui cerco d'opporre l'unica difesa che riesco a concepire: un'idea della letteratura".
Io credo che più che da una perdita di Forma, il nostro tempo sia caratterizzato da una perdita di Senso (ovvero di Sostanza intima delle cose).
Non ci è più ben chiaro cosa stiamo qui a fare e quale sia lo scopo ultimo delle cose che facciamo.
Ciò si riverbera anche sul linguaggio: l'uso dell'uno o dell'altro termine, alla fine, diviene indifferente, se tanto non sappiamo bene cosa vogliamo dire.
Sono in corso le votazioni popolari, su internet, del premio Scerbanenco. Chi vuole votare può cliccare qui.
I voti popolari verranno sommati alle preferenze della Giuria Letteraria composta da Nico Orengo (Presidente), Valerio Calzolaio, Loredana Lipperini, Carlo Oliva, Gianfranco Orsi, Sergio Pent, Cecilia Scerbanenco, Sebastiano Triulzi, John Vignola e Lia Volpatti, e determineranno la cinquina dei finalisti del Premio Scerbanenco, che verrà presentata a Courmayeur il 4 e 5 dicembre.
Per un commento polemico sul meccanismo di voto e selezione, vedi questa pagina di Alessandra Buccheri su L'Angolo Nero.
Dopo aver segnalato le parole chiave che conducono i naviganti su Calablog, riporto le ultime 273 (non chiedetemi perchè 273) parole chiave che hanno condotto internauti sul mio sito personale www.calamandrei.it
Come si può notare, calamandrei fa la parte del leone. Mi divertono un mucchio le ricerche che sono giunte da me cercando valutazioni, avviamento o simili perche sono giunte sulla Valutazione Inverecondi S.p.a. che è una parodia delle perizie di stima normalmente redatte dai commercialisti. Alla stessa pagina si deve la combinazione normativa allevamento coccodrilli. Leggere per credere.
Una sola combinazione a luci rosse, ma in effetti quelle parole sono presenti in un mio racconto.
Tanti saluti all'amico spagnolo che è giunto qui cercando Sería más tonto de lo que he sido, de hecho tomaría muy pocas cosas con seriedad. Sería menos higién
E' la versione spagnola di Istanti, la poesia falsamente attribuita a Borges.