giovedì 27 novembre 2008

Diabolico Diabolik

Ho avuto modo di leggere la ristampa del numero 1 di Diabolik e devo dire di esserne rimasto affascinato.


Immagine di Diabolik le origini del mito n. 1




Il fumetto fu creato Angela Giussani, moglie di Gino Sansoni, e da Luciana Giussani nel 1962.



Questo primo numero di Diabolik non mi ha colpito per i disegni, che pure hanno una loro intensità naif. Essi furono realizzati da Zarcone, detto “il tedesco” per i capelli chiari, che dopo questa prova non detta più traccia di sé (anzi, rischiò di volatizzarsi anche prima, perché dopo aver consegnato una parte delle tavole e aver incassato i soldi del compenso si eclissò e Sansoni dovette andarlo a ricercare per farsi dare l’ultima parte del lavoro). Dopo il numero 2 disegnato dalla signora Giacobini, in arte “Kalissa”, il fumetto venne preso in mano da Luigi Marchesi, che nel 1964 ridisegnò completamente il numero 1.



La cosa che mi ha affascinato è stata la sceneggiatura, che sfrutta in maniera insistita ed efficace un meccanismo tipico del thriller, ovvero la tensione generata dalla differenza di informazioni esistente tra i personaggi e il lettore. Chi legge sa, infatti, che l’uomo al quale alcuni dei protagonisti “buoni” si affidano ciecamente è in realtà un pericoloso assassino. E quindi, il lettore trepida ed è preso da momenti di sconforto ogni volta che i “buoni” rivelano informazioni preziose al “cattivo” o si lasciano docilmente condurre verso una triste fine. All’utilizzo di questo meccanismo si aggiunge la tempestività con cui la trama viene interrotta dalla fine dell’album, lasciando una delle protagoniste, inconsapevole, nelle mani di Diabolik con conseguente irresistibile curiosità del lettore di sapere che ne sarà di lei.
Se si considera che quella era la prima volta che le sorelle Giussani scrivevano una sceneggiatura non c’è da rimanere stupiti del lungo successo che Diabolik ha avuto.


lunedì 24 novembre 2008

Maremma Mystery 2008 - La banda dei nomi rovesciati

Sono tornato dalla premiazione del premio Maremma Mystery 2008 arricchito sia dal punto di vista morale che materiale.


Il mio racconto LA BANDA DEI NOMI ROVESCIATI ha, infatti, vinto il terzo premio.


Oltre alle belle parole della presidentessa della giuria, Giovanna Nuvoletti, ho ricevuto un assegno circolare di importo niente affatto simbolico, ed entrambe le cose mi hanno fatto molto piacere.


Inoltre, in occasione della premiazione dell'edizione 2008 del premio, è uscita l'antologia dei racconti premiati e segnalati nel 2007, edita da LAURUM, che comprende il mio INGENUITA'


Immagine di Maremma Mystery


Dunque, un ottimo pomeriggio, davvero. 


 




PS del 28 novembre 2008


I tre premiati del concorso sono:


1) Giacomo Properzj con “Amaro Milano”

2) Ilaria Beretta con “Ne varietur”

3) Sergio Calamandrei con “La banda dei nomi rovesciati”

venerdì 21 novembre 2008

La legge antiblog

La legge antiblog è una tentazione ricorrente (e, temo, trasversale) della nostra classe politica.


Dopo la il disegno di legge Levi/Prodi che era stato bloccato anche grazie alla mobilitazione della rete nella scorsa legislatura, è attualmente presente in parlamento, affidato in sede referente alla commissione Cultura della Camera, un nuovo progetto di legge (DdL C. 1269).


Al proposito segnalo i seguenti link in cui trovare informazioni sull'argomento:


Informazioni sulla legge anti blog (con possibilità di firmare anche una petizione)


http://dida.splinder.com/post/19024358/libert%C3%A0+di+espressione%3F




http://www.minotti.net/2008/11/09/play-it-again-levi/


http://sedge.splinder.com/post/19024903/Legge+blog....PARLIAMONE%21


http://robertosantini.splinder.com/post/19024123


 



mercoledì 19 novembre 2008

Maremma Mystery 2008

Maremma Mystery è un premio che si tiene a Grosseto, a cui avevo partecipato anche l'anno scorso.


SABATO 22 NOVEMBRE,


presso il Teatro degli Industri di Grosseto,


a partire dalle ore 18:00


avrà luogo la serata di premiazione del Terzo Concorso Nazionale di Letteratura "Maremma Mystery". Nel Teatro, come consueto, si terrà una performance teatrale  che ci farà scoprire i vincitori ed i menzionati di questa edizione. Saranno presenti Rita Falcone e Massimo Bellando Randone.


In tale occasione verrà presentata anche l'antologia che raccoglie i racconti vincitorimenzionati dell'edizione 2007 e che, quindi, comprenderà il mio racconto INGENUITA'.


Io sabato sarò a Grosseto, anche perchè la segreteria del premio 2008 ha chiesto conferma della mia presenza, e quando una segreteria di un concorso ti chiama è segno buono. 

 


 


lunedì 17 novembre 2008

Sergio Rilletti e Marcos

Alcune volte realtà e narrativa si sovrappongono con effetti sconvolgenti.


E' apparsa in questi giorni sui giornali la storia di Marcos Garcia Martiniano, ragazzo disabile, autistico, che è stato lasciato dai volontari della Misericordia di Lastra a Signa davanti al cancello d’ingresso del centro ‘Il Faro’ di Scandicci. Il centro però era chiuso (i volontari, invece, sostengono di aver visto Marcos entrare nella struttura) e del ragazzo si sono perse le tracce fino a quando un tartufaio non ne ha ritrovato il cadavere in un bosco di Certaldo.


Le cause della morte non sono ancora state accertate (attacco epilettico, freddo, malore?) ma la cosa sicura è che nel suo vagabondare il trentenne ha incontrato varie persone, nessuna delle quali ha pensato di aiutarlo.


La vicenda mi ha colpito molto, anche perchè avevo letto da poco il racconto Solo di Sergio Rilletti e sono stato quindi in grado di capire con precisione cosa avesse passato Marcos. 


Riletti è un ragazzo disabile che si occupa di letteratura e nel racconto in questione ha descritto in modo accurato le sensazioni che ha provato un giorno che si è ritrovato abbandonato in un parco. Per fortuna la sua avventura ha avuto un esito meno tragico di quello del povero Marcos.


Mi pare giusto lasciare qui la parola a Sergio Rilletti.  


Certe storie sono destinate ad essere ricordate nel tempo, anche se qualcuno avrebbe voluto che non si sapessero mai.

    Certe storie sono destinate ad essere portatrici di verità, anche se qualcuno, di nascosto, tenta goffamente di sminuirle e di occultarle.

    Certe storie sono destinate a volare di bocca in bocca, anche se qualcuno, sempre di nascosto, consiglia di non parlarne... e altri, ingenuamente, decidono di dargli retta.

    Provocando, così, l'effetto opposto. O, per usare un termine medico, l'Effetto Paradosso!

 

    Solo!, il mio thriller autobiografico in cui racconto fedelmente ciò che mi è accaduto Domenica 9 Aprile 2006 al Parco di Monza - quando sono stato abbandonato, da solo, a bordo della mia piccola carrozzina elettrica -, che avevo scritto nella speranza di ritrovare i due giovani che mi avevano soccorso e che ora molte persone vorrebbero vedere trasportato in film, torna a far parlare di sè.

 

    A quasi due anni dalla sua prima pubblicazione su M-Rivista del mistero "Lezioni di paura" (Alacran Edizioni), dopo aver fatto il giro del mondo attraverso diversi siti e blog - a cominciare da Letteratitudine di Massimo Maugeri (http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/03/16/solo-racconto-di-sergio-rilletti )  - , e dopo aver interessato molti conduttori radiofonici e avermi fatto partecipare da protagonista a due prestigiosi programmi di Radio Rai - Tutti i colori del giallo e Diversi da chi? -, Solo! attira ancora l'attenzione di pubblico e critica.

    Infatti, recentemente, il sito ThrillerMagazine ha pubblicato una bella recensione di Elio Marracci su questo mio racconto, dove, tra le altre cose, viene sottolineato il paradosso tra le inaspettate capacità di una persona disabile - sola, con gravi difficoltà motorie e di linguaggio -, e l'assoluta incapacità di un intero gruppo di persone "normodotate".

 

    Se volete leggere questa recensione, il link diretto è:  http://www.thrillermagazine.it/libri/7048

    Se volete scaricare gratuitamente e leggere Solo!, il link diretto è:  http://alanaltieri.forumfree.net/?t=27018457

 

    Solo! è una vicenda che ha appassionato e coinvolto tutti coloro che l'hanno letta.

    E' una storia che, nonostante la sua durezza, molti genitori hanno voluto leggere ai propri bambini.

    E' una storia che, come già detto, molti vorrebbero veder trasportata in film.

 

    Solo! è una storia vera che non avrei mai voluto scrivere, ma che, nonostante tutto, mi ha portato davvero molta fortuna!

    Chissà se me ne porterà ancora in futuro?

 

 

Grazie per l'attenzione!

                           Sergio

 

mercoledì 12 novembre 2008

Claudio Martini a Firenze (lo scrittore)

Claudio Martini, scrittore omonimo del Presidente della Regione Toscana, presenterà questo venerdì alle 18,00 a Firenze, alla Libreria Chiari in Piazza Salvemini il suo libro I racconti del ripostiglio.


Immagine di I racconti del ripostiglio

Il libro sarà presentato da Carlo Menzinger che in questo post parla diffusamente dell'opera in questione.


Nel corso della presentazione si parlerà di pseudolibri, ovvero di libri che non esistono dato che sono opere immaginarie citate da scrittori nei loro romanzi. In questo post se ne trova un ampio elenco.


Al proposito, non posso fare a meno di ricordare lo pseudoscrittore Kilgore Trout che compare in tanti libri di Vonnegut o, addirittura la pseudoletteratura descritta da Roberto Bolano in La letteratura nazista in America (manuale di letteratura che fornisce le biografie e commenta le opere realizzate dopo la fine della seconda guerra mondiale da ben trenta autori nazisti rifugiati nel Nuovo Continente. Il manuale analizza nel dettaglio i rapporti tra i vari autori, le correnti letterarie naziste presenti in Sudamerica, le polemiche letterarie, le riviste fondate, ecc. Tutto assolutamente falso).


Venerdì, dunque, non mi perderò questo incontro. 
  

lunedì 10 novembre 2008

Milano è un’arma di Francesco Gallone

Milano è un’arma di Francesco Gallone è un libro che mi ha ricordato molto il film 300 di Zack Snyder.





Immagine di Milano è un'arma




300 è un film epico, pieno di belle immagini e del tutto privo di ogni pretesa di realismo.


Il libro di Gallone è anch’esso pieno di personaggi immani nelle dimensioni fisiche, negli appetiti, nella capacità di sopportare pestaggi e avversità. Ed è spesso impreziosito da belle immagini o interessanti costruzioni nella struttura. Sono però poco verosimili le motivazioni che spingono vari personaggi a collaborare alle indagini dello sfigato ispettore, il modo in cui egli conduce questa indagine, i rapporti che l’investigatore ha con i suoi colleghi e i suoi superiori. Ma, come per Snyder, anche per Gallone la verosimiglianza non ha particolare rilevanza nella scala degli elementi che compongono l’opera. Importa più la creazione di un’atmosfera epica, come se a raccontare la vicenda fosse Omero, o Sergio Leone.


Il risultato è un libro che si legge con piacere e che apre uno squarcio sul mondo degli Ultras irriducibili, degli naziskin, dei centri sociali.


 


Il romanzo è stato pubblicato da Eclissi Editrice nella  collana I Dingo. Questo giallo ambientato in una Milano alternativa è il romanzo di esordio di Gallone e ha vinto il Premio Belgioioso giallo 2008.

venerdì 7 novembre 2008

Loredana Squeri a Bologna

Loredana Squeri presenterà UNA STORIA D'ANNATA (editrice ZONA) domani a Bologna


sabato 8 novembre ore 17.30 


Libreria Trame (via Goito 3/c) 


Con l'autrice Loredana Squeri sarà presente Valerio Varesi.


L'amica Loredana è l'ironica e delicata autrice anche di LA VOLPE E LA LUNA, romanzo che ho avuto già modo di segnalare su questo blog.


Suggerisco vivamente agli internauti bolognesi di andare a conoscerla.


E salutatela da parte mia.


 


giovedì 6 novembre 2008

Calvino, la forma e la sostanza

Segnalo un post di Akio che cita un brano di Italo Calvino tratto dalle Lezioni americane.


Nel brano, che suggerisco di leggere per esteso, Calvino si lamenta dell'uso approssimativo del linguaggio che presumibilmente è legato anche a un cambiamento più profondo avvenuto nel nostro mondo. "Il mio disagio è per la perdita di forma che constato nella vita, e a cui cerco d'opporre l'unica difesa che riesco a concepire: un'idea della letteratura".


Io credo che più che da una perdita di Forma, il nostro tempo sia caratterizzato da una perdita di Senso (ovvero di Sostanza intima delle cose).
Non ci è più ben chiaro cosa stiamo qui a fare e quale sia lo scopo ultimo delle cose che facciamo.
Ciò si riverbera anche sul linguaggio: l'uso dell'uno o dell'altro termine, alla fine, diviene indifferente, se tanto non sappiamo bene cosa vogliamo dire.

mercoledì 5 novembre 2008

Premio Scerbanenco

Sono in corso le votazioni popolari, su internet, del premio Scerbanenco. Chi vuole votare può cliccare qui.


I voti popolari verranno sommati alle preferenze della Giuria Letteraria composta da Nico Orengo (Presidente), Valerio Calzolaio, Loredana Lipperini, Carlo Oliva, Gianfranco Orsi, Sergio Pent, Cecilia Scerbanenco, Sebastiano Triulzi, John Vignola e Lia Volpatti, e determineranno la cinquina dei finalisti del Premio Scerbanenco, che verrà presentata a Courmayeur il 4 e 5 dicembre.


Per un commento polemico sul meccanismo di voto e selezione, vedi questa pagina di Alessandra Buccheri su L'Angolo Nero.