venerdì 9 aprile 2010

Alla Edison di Firenze: incontri di aprile

Dalla newsletter della libreria Edison di Firenze 


GLI INCONTRI ALLA EDISON DEL MESE DI APRILE

 

Lunedì 12 aprile 2010 ore 21

INCONTRO CON DONATELLA CONTINI

Presenta il suo libro “Racconti” . Introduzione di Marino Biondi (Nicomp Laboratorio Editoriale)

 

Donatella Contini è autrice feconda e continua di racconti che sono concisi romanzi, storie ad alta concentrazione. Il suo racconto è volto a indagare le cose posandosi sulla loro faccia nascosta. Esso fluisce nel momento in cui si rompe un equilibrio, si infrange lo scrigno dei ricordi, si strappa il sipario. Chi racconta è sempre una bambina che fa una cosa proibita. Lo stile è improntato ad una sobrietà essenziale nella sintassi e nel lessico che ben si sposa a un'aura reticente e ambigua. La Contini è ormai ben nota anche per l'intensa attività teatrale dell'ultimo decennio. 

 

Donatella Contini ha pubblicato, per la narrativa: Del colore del Rio de La Plata (Vallecchi, 1991); La sera della festa (Ponte alle Grazie, 1993); Quaderni di viaggio (Amadeus, 1995); Per un istante il tempo (Amadeus, 1996); Senza specchio (Edizioni La Vita Felice, 1998); Le cose fuori posto (Edizioni Polistampa, 2001); La casa dalle mille porte (Nicomp, 2007). Per quanto riguarda il teatro ha pubblicato: Due atti unici (Nicomp, 1998); L’autore smemorato e Le due signore (Nicomp, 2001); Ritratto senza testa - A Portrait without a head (testo in italiano e inglese) (Nicomp, 2002); L’ultima vittima e In memoria della principessa Sofia (Nicomp, 2003); L’ombra del Manzoni (Nicomp, 2004); Dialoghi in scena (Nicomp, 2005); Gli ultimi due - The Last Two (testo in italiano e inglese) (Nicomp, 2007). 

 

 

Mercoledì 14 aprile 2010 ore 18.00

INCONTRO CON DOMENICO MANZIONE

Lost Dog. Delitto con dubbio castigo

Pacini Fazzi

insieme all'autore saranno presenti Giuseppe Mascambruno (direttore de La Nazione)

Giuseppe Quattrocchi (procuratore capo della Procura di Firenze) Paolo Becattini (assessore alla cultura del Comune di Fiesole)

 

La fiducia nella sicurezza della giustizia, che normalmente accompagna un lettore di romanzi gialli, è messa a dura prova da quest’opera prima di Domenico Manzione, che sembra voler in realtà suggerire al suo pubblico una prospettiva diversa, meno scontata, ma forse più reale.

Questo Lost dog, al quale non mancano certamente gli ingredienti fondamentali per essere un perfetto poliziesco, pare risentire prima di tutto dell’esperienza diretta dell’Autore nel campo della Giustizia.

Sostituto procuratore della Repubblica e già autore di numerosi saggi tecnici, Manzione affronta ora per la prima volta la prova dell’esperienza narrativa, seguendo un sentiero già tracciato da alcuni suoi illustri colleghi, quali Gianrico Carofiglio e Mario Daniele.

Ed è proprio questa duplice realtà, di Pubblico Ministero e di romanziere, a conferire al romanzo quegli elementi di interessante novità che inseriscono a pieno titolo quest’opera nel filone del legal thriller italiano.

Se infatti questo genere ha conosciuto un enorme successo di pubblico grazie agli autori americani, in Italia ha assunto fin dal suo inizio caratteristiche più spiccatamente nostrali, che non lo hanno reso però meno avvincente.

Domenico Manzione (10.8.1955) è magistrato del Pubblico Ministero dal 1983. Autore di molti saggi (Il giusto processo, Molano 2001; Il mandato di arresto europeo, Torino 2008), è alla sua prima esperienza narrativa.

 

 

 

 

 MERCOLEDI 28 aprile ore 18.00
INCONTRO CON FRANCESCO RECAMI

che presenta il suo libro

 "PRENDITI CURA DI ME"

(Sellerio) 

Una madre e un figlio in un rovesciamento di ruoli che sconvolge le loro vite. Vivono insieme a Firenze, in una casa che rappresenta tutte le loro certezze. La madre accudisce quel figlio fragile e non più giovane, ma improvvisamente le cose cambiano e il figlio si ritrova la responsabilità della madre, resa invalida da un ictus cerebrale. Fino al giorno prima era ancora la madre che si sentiva la responsabilità di questo ragazzo quarantenne, cui la vita ha presentato diverse difficoltà. Di fronte alla nuova situazione il figlio non è preparato, come nessuno lo è, non è preparato soprattutto all’idea di passare il resto della sua vita attiva dietro alla madre. Ma qualcosa si deve fare e piano piano le cose migliorano. Prenditi cura di me è la storia di una guarigione, graduale ma effettiva, eppure infelice.

Un romanzo duro sulla condizione degli anziani, sui loro rapporti con i figli e in generale con le generazioni più giovani, e con la malattia, la città, il sistema sanitario e quello dell’assistenza, che in Italia, e solo in Italia, ha preso la strada della collaboratrice domestica a domicilio, ovverosia della badante. Un personaggio nuovo, oscuro, provvisorio, cui le generazioni più giovani delegano la cura degli anziani ed il periodo che li separa dalla morte. Una sorte di posteggiatore, molto spesso abusivo e clandestino.

Firenze ne è  la protagonista, una Firenze diversa da quella delle cartoline, che ha il sistema arterioso, quello delle strade ingorgate e degli svincoli autostradali, trombizzato, e quello nervoso degenerato, in analogia con i sistemi arteriosi e nervosi della protagonista anziana. Ambulanze, ingorghi, chiese conciliari e tralicci sono i puntini luminosi sulla carta della città: rispettivamente si muovono e stanno fermi, un paesaggio fluido e flebile, come quello delle anime dei personaggi. Ma anche il deserto, il pantano, il corridoio di un reparto ospedaliero, le luci gialle agli svincoli autostradali, possono essere paesaggi poetici. 


 

Francesco Recami è nato nel 1956 a Firenze, dove vive e lavora. Con questa casa editrice ha pubblicato nel 2006 L’errore di Platini, nel 2007 Il correttore di bozze, nel 2008 Il superstizioso (Selezione Premio Campiello), nel 2009 Il ragazzo che leggeva Maigret (Premio Scrittore toscano dell’anno).

 


 

 

 

Mercoledì 28 aprile 2010 ore 21,15

AVVENTURE NEL MONDO

presenta "I GIORNI DEL RISO E DELLA PIOGGIA" di Tito Barbini,

Valleccchi OFF THE ROAD


Tito Barbini è tornato in Asia.  
Dopo Caduti dal muro e le terre dell’ex Unione sovietica, ecco i sei paesi dell’Indocina attraversati sulle acque del fiume Mekong.  Una traversata che è insieme metafora e pretesto del vivere. 
 
Dal Vietnam al Tibet, dal delta del Mekong alle sue lontane sorgenti. Su questo itinerario reale se ne dipanerà un altro, non meno impegnativo e complesso, che porterà l’autore protagonista a ripercorrere mentalmente la sua vita a ritroso, proprio come sta facendo col grande fiume. È tipico di Barbini condurre ogni viaggio sul doppio binario del presente e del passato, usando i posti in cui si trova come porte temporali per i luoghi della propria anima. Dopo l’ex blocco comunista di Caduti dal Muro, spunto di riflessioni su ideali e realtà politiche, lo scrittore toscano torna a percorrere e a scrivere dell’Asia, e questa volta lo fa navigando lungo uno dei suoi fiumi più importanti, che taglia da nord a sud l’Indocina, e bagna Tibet, Birmania e Tailandia, e poi ancora Laos, Cambogia e Vietnam. Durante I giorni del riso e della pioggia il bagaglio esistenziale del viaggiatore si alleggerisce, come stemperato nella massa d’acqua del grande Mekong che egli sta risalendo «come un vecchio barcone incrostato di conchiglie, sabbia e antico cordame». E in questo lento andare, con quel senso di libertà che non serve ad aggiungere quanto piuttosto a ripulire, l’uomo riesce pian piano a sollevare se stesso e a svincolarsi – quasi – dal peso di domande e inquietudini accumulato in una intera esistenza. Perché tutto quel che si fa tornare a galla scorre a pelo d’acqua con gran facilità… 
 
Tito Barbini ha un passato di impegno e incarichi politici nelle istituzioni pubbliche toscane: giovanissimo è stato eletto sindaco di Cortona, poi presidente della Provincia di Arezzo e in seguito assessore regionale. Viaggia molto e ne scrive con passione: in questa stessa collana è pubblicato Caduti dal Muro.

 

 

 

Lunedi 26 aprile 2010 ore 18.30

INCONTRO CON MARCO FERRI


presenta il suo libro “FIRENZE NASCOSTA. Alla scoperta dei tesori della cultura” (Cult editore). Firenze è un immenso scrigno di tesori, un “museo diffuso”, come l’ha definito Antonio Paolucci. In questo libro Marco Ferri ci offre un viaggio delle meraviglie fra i tesori poco noti della città e la ricchezza inesauribile del suo patrimonio culturale: dai segreti di Santa Maria Novella ai misteri di Leonardo, dal vero profilo di Dante agli enigmatici ritratti di Michelangelo.

 

 


  

Venerdì 30 aprile 2010 ore 18.00

INCONTRO CON ALESSANDRO D’AVENIA

che presenta il suo libro

"Bianca come il latte, rossa come il sangue”

(Mondadori)

 

Leo è un sedicenne come tanti: ama le chiacchiere con gli amici, il calcetto, le scorribande in motorino. Le ore passate a scuola sono uno strazio, i professori “una specie non protetta che speri si estingua presto”. Così, quando arriva un nuovo supplente di Storia e Filosofia, il protagonista si prepara ad accoglierlo con cinismo e palline inzuppate di saliva. Ma questo giovane insegnante è diverso: una luce gli brilla negli occhi quando spiega, sprona gli studenti a vivere intensamente, a cercare il proprio sogno. E il sogno di Leo si chiama Beatrice, la ragazza più bella della scuola. Beatrice è la passione, colei che, con uno sguardo, sa dischiudere le porte del Paradiso. Quando scoprirà che Beatrice è ammalata di leucemia, il protagonista dovrà scavare a fondo dentro di sé per capire che i sogni non possono morire e trovare il coraggio di credere in qualcosa di più grande. Un romanzo coraggioso che, attraverso il monologo di Leo – ora scanzonato e brillante, ora intimo e tormentato – racconta cosa succede quando nella vita di un adolescente fanno irruzione la sofferenza, la paura, la morte, e prova a offrire, con forza e intensità, qualche risposta, non definitiva ma neppure scontata.  

 

Alessandro D’Avenia, trentadue anni, laureato e dottorato in Lettere classiche, insegna Lettere in un liceo milanese ed è sceneggiatore. Questo è il suo primo romanzo.    


INFORMAZIONI



EDISON BOOKSTORE_piazza della Repubblica 27r FIRENZE 055213110 www.libreriaedison.it





 

giovedì 8 aprile 2010

Nero Toscana a Lucca

 


nero_toscana


Dopo Firenze, l'antologia Nero Toscana (vedi il post precedente per maggiori dettagli), comprendente un mio racconto, verrà presentata a Lucca da Graziano Braschi e Giuseppe Previti, con la partecipazione di Stelvio Mestrovich e Rossana Giorgi Consorti, Venerdì 16 aprile, ore 17, presso la libreria Lucca Libri. Saranno presenti gli autori e il curatore Elio Marracci.