Visto che ormai conosco bene i miei polli e ho compreso che i lettori del blog preferiscono avere i testi esposti nel post senza doverseli andare a leggere sul sito linkato, riporto qui di seguito un altro brano di VALUTAZIONE, la pagina del sito www.calamandrei.it che ho proposto come occasionissima questo lunedì.
Buona giornata.
VALUTAZIONE DELLE POSTE CONTABILI
L'esame attento dei documenti ci porta a formulare le seguenti rettifiche di valore agli importi risultanti dalla situazione contabile fornita dalla Società e riportata in allegato:
IMMOBILI
La voce immobili è rappresentata per il 70% da un edificio costruito abusivamente violando il Piano Regolatore Comunale, le norme antisismiche ed ogni basilare concetto di ingegneria. La multa da pagare per sanare la situazione fa risultare più conveniente economicamente la demolizione dell'immobile che il suo mantenimento.
Il rimanente 30% della voce “immobili” è rappresentato da un terreno composto perlopiù da paludi e per la parte rimanente da sabbie mobili. L'unica attività atta a sfruttare questo terreno pare essere l'allevamento dei coccodrilli, il quale purtroppo risulta essere vietato dalla legislazione attualmente vigente.
In virtù delle sopra indicate osservazioni, e del fatto che nel terreno è presente una modesta discarica abusiva di rifiuti tossici e radioattivi da bonificare, il valore attribuito agli immobili deve essere portato ad euro 1,00, ed è già grassa.
FONDO SVALUTAZIONE CREDITI
Il Fondo Svalutazione Crediti esistente può essere considerato sufficiente solo da una mente ingenua e candida che non conosca assolutamente il normale andamento del commercio.
A parte questo, si rileva che il credito di maggiore importo è nei confronti della tribù Youata dell’Amazzonia per “consulenze marketing” sorto il giorno stesso della costituzione della società e mai incassato. Si ritiene pertanto di dover ridurre il valore dei crediti della Società del 90%.
FONDO INDENNITA' DI LIQUIDAZIONE
Tale fondo appare adeguato solo se riferito alle norme vigenti in materia nel 1840.
RIMANENZE DI FINE ESERCIZIO
Le rimanenze di fine esercizio sono valutate col criterio del "prezzo di futuro realizzo" applicato però in modo tale da far presumere che il previsto futuro acquirente risulti essere Babbo Natale o il suo equivalente commerciale.
Ad un più attento esame le rimanenze appaiono composte per lo più da prodotti ormai fuori mercato e sottoposti, chi più, chi meno, a vari stati di deterioramento, danneggiamento e decomposizione tali da consigliare un sano falò rigeneratore. Il loro valore complessivo risulta pertanto nullo.