domenica 25 marzo 2007

Domenica, riposo

Domenica, riposo: mi limito a postare, dunque, un estratto de L'unico Peccato.


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Aveva conosciuto quella che sarebbe diventata sua moglie a una cena, a casa di amici. Questi l'avevano invitata per cercare di accoppiarla con un altro loro conoscente che la trovò subito odiosa. Lei aveva iniziato a fare pratica in uno studio legale e in effetti, non si sa per quale motivo, a quel tempo si dava parecchie arie. Era una ragazza mediamente carina, “potabile” aveva commentato lui con gli amici, e a quell'epoca portava una treccia di capelli castani lunghissima. Adesso, invece, aveva un taglio corto molto meno dolce. A quella cena, Clara chiese se qualcuno era interessato ad andare a vedere con lei un film di un regista polacco che durava tre ore e faceva parte di una quadrilogia (di complessive tredici ore e mezza) alla realizzazione della quale detto cineasta aveva dedicato gli ultimi venti anni della propria vita. Anni sprecati, almeno a giudicare dalle reazioni degli altri commensali, che andarono dai cortesi dinieghi alle energiche toccate di palle. L'unico che si mostrò disponibile fu il Gasperi. Sabato dopo si recarono al cinema e ne uscirono confessandosi entrambi, dopo qualche resistenza, che avrebbero preferito spararsi in bocca piuttosto che vedere un qualsiasi altro pezzo della quadrilogia. Andarono poi in un fast-food e rimasero a mangiare hamburger e bere Coca-Cola fino alle tre di notte. Decisero di rivedersi e così ebbe inizio un lungo corteggiamento che Giulio tirò avanti per cinque mesi senza decidere di provarci. Da parte sua, Clara sarebbe già stata disponibile sin da subito e stava iniziando ormai a disperare. Aveva provato in tutti i modi a farglielo capire e si era infine rassegnata a dover fare lei la prima mossa. Era indecisa soltanto se parlargli, cosa che trovava francamente imbarazzante e un po' fredda, oppure se saltargli addosso, che però, a parer suo, faceva un po' troppo mignotta. Alla fine, mentre passeggiavano una sera sul belvedere di Piazzale Michelangelo, Gasperi mise il piede in una buca e le andò a sbattere contro senza volerlo; lei fece finta di equivocare e gli sussurrò mettendogli le mani al collo: – oh, Giulio, era tanto che aspettavo questo momento… – dopodichè lo baciò. Si sposarono dopo tre anni di fidanzamento.

2 commenti:

katiuccia ha detto...

Che bollo 'sto post! Vabbè, l'unica volta che ci ho provato io, è stato un disastro..ma per quell'uomo avrei visto Heimat in lingua originale...

scriverecala ha detto...

Contento ti sia piaciuto il post. Ma per quell'uomo
1) hai visto un film noiosissimo
oppure
2) hai fatto finta di equivocare su un suo inciampo?