domenica 30 gennaio 2011

WWW.CALAMANDREI.IT - Aggiornamento sito


Approfittando di un pomeriggio libero, ho aggiornato il mio sito www.calamandrei.it provvedendo alle seguenti, non divertentissime, attività:




  • inserimento della pagina La struttura profonda del giallo e del noir articolo pubblicato sulla rivista IF la rivista dell'Insolito e del Fantastico


  • inserimento della pagina  Riso Nero antologia di racconti gialli e neri comici edita da Delos Books S.r.l.


  • aggiornamento de La mia biblioteca (libri letti e da leggere) con inserimento di nuove pagine su autori stranieri, fantascienza, fantasy, gialli e saggi vari


  • aggiornamento di Pubblicazioni ovvero una pagina con qualche notizia sulle mie pubblicazioni


  • aggiornamento del mio curriculum letterario



E' uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo.

giovedì 27 gennaio 2011

Scerbanenco è uno scrittore datato?



Col presente post termina la pubblicazione dei miei appunti su Scerbanenco ovvero la sintetica traccia dell'intervento che farò sabato 29 al Festival del giallo di Pistoia.

Ricordo che da venerdì 28 inizierà il Festival del Giallo di Pistoia, il cui programma completo lo potete trovare qui, insieme alle istruzioni su come arrivarci.

Interverranno numerose amiche e amici, tutti assolutamente da ascoltare. Io parlerò di Scerbanenco sabato 29 dalle 14,30 alle 16 alla Biblioteca San Giorgio. Insieme a me interverranno Marcello Cimino, che parlerà di Lucarelli, e Marco Santoni (Oscar Montani) che illustrerà Camilleri.


 

Concludo con una domanda provocatoria, alla quale mi aiuteranno a dare risposta tutti quelli che saranno presenti all’incontro di sabato.
 

SCERBANENCO E’ UNO SCRITTORE DATATO?
 
Ci sono alcuni elementi che possono far pensare che i romanzi di Scerbanenco potrebbero sembrare distanti e datati per un lettore dei giorni d’oggi.
 
Il mondo criminale in cui sono ambientate le storie
 
Le attività criminali a cui si dedicano taluni degli antagonisti appaiono ormai come retaggio di un passato lontano e superato, quasi romantico e “pittoresco”: contrabbando di valuta, di arsenico, rapine nelle botteghe. Si incontrano spesso, tra le persone più disagiate e i delinquenti, dei malati di tubercolosi.
 

 
La descrizione dell’ambiente e di Milano
 
La descrizione della Milano di quegli anni è molto precisa e piena di particolari.
Ciò è interessante ma manca un insieme di punti di riferimento condivisi tra lo scrittore e gli attuali lettori.
Oggi appaiono difficilmente individuabili molti aspetti citati nei romanzi, ad esempio: i modelli di macchine, le commesse della Rinascente come simbolo di un certo tipo di donna, i liquori o le droghe citate (l’anice lattescente de I ragazzi del massacro)

 
  
Le idee non politicamente corrette
 
Alcuni aspetti del pensiero di Scerbanenco attualmente del tutto NON politicamente corretti.
 
Abbiamo già visto qual è la visione di Scerbanenco sui delinquenti (esseri talvolta irrecuperabili) e sull’uso violenza per ottenere e fare giustizia.
 
Ma l’aspetto più evidentemente oggi scorretto delle opere di Scerbanenco è l’atteggiamento nei confronti degli omosessuali, giudicati in maniera così sprezzante che al giorno d’oggi è quasi imbarazzante da leggere. Spesso vengono chiamati invertiti, anomali e sempre viene loro attribuito un animo contorto, depravato e corrotto, pag.75 RDM 



 

Scerbanenco : i temi

Continua la pubblicazione dei miei appunti su Scerbanenco; la traccia dell'intervento che farò sabato 29 al Festival del giallo di Pistoia.
 

I TEMI RICORRENTI

 


Una visione morale del mondo
 
Nel mondo prevale il male; si può combatterlo, si possono ottenere momentanee vittorie, ma l’ordine ristabilito non è mai possibile considerarlo positivo, dato che il punto di equilibrio di questo mondo, di questa realtà è moralmente basso, inferiore al minimo.
Tutto è svenduto ed oggetto di mercificazione.

 



La violenza è un istinto insito nell’uomo (vedi pag. 114 RDM)
Nondimeno occorre continuare a combattere. In Venere privata (VP pag. 99) la seconda parte del romanzo è introdotta da questa frase:
“Ogni volta che si trova uno sfruttatore bisogna schiacciarlo. Ma che vuoi schiacciare, tenerezza mia, più ne schiacci e più ce ne sono. E va bene, ma forse bisogna schiacciarli lo stesso.”
 



C’è un forte, ma disperato e disilluso, senso etico.
Càrrua dice
“non aveva mai capito veramente perché Duca – e anche il padre di Duca – ci tenessero tanto alle cose giuste, alla giustizia, perché volessero rendere così difficile la vita, che era già tanto difficile, con quelle complicazioni di giusto e di giustizia. Ma una cosa comprendeva: che doveva tenersi Duca così com’era, cambiarlo non si poteva.”
 

 



Duca Lamberti spiega così la sua visione del mondo e il motivo per il quale sente l’imperativo morale di combattere contro certi delinquenti:
 



Leggere Pag. 127/128 VP
 

 



Le leggi che tutelano i delinquenti che “dopo pochi anni sono di nuovo fuori” (vedi pag. 224 RDM). Il dubbio se non sia meglio farsi giustizia sommaria da soli.
Leggere Pag. 125 TT
 



Non è vero che si deve solo perseguire la giustizia evitando la vendetta.
 



La giustizia spesso è elusa da cavilli giuridici o da amicizie con i potenti
Leggere pag. 168/169 TT pag. 130 TT

 



La stima (di sé stesso e da parte degli altri) è l’unica ricompensa per chi si comporta bene.  Pag. 231 TT
 
  
 
La reazione politicamente scorretta al male
 

 



La rabbia contro questi delinquenti che sanno che resteranno sostanzialmente impuniti, spesso spinge Lamberti a usare le maniere forti e ad alzare le mani.

E’ anche un problema di linguaggio, per Lamberti/Scerbanenco: certa gente capisce solo il linguaggio della violenza e se non si usa quello non si riesce a giungere in comunicazione con loro.
Bisogna essere consapevoli che non esiste un sistema di valori condiviso da tutti e se non si riesce a capire qual è il sistema di valori dell’interlocutore, non si ottiene alcun risultato.
Alcune persone sono DIVERSE, obbediscono a un linguaggio diverso TT,  pag. 72 MAS
 
 

 



  Comportamento non sempre corretto della polizia.
 



"E come è stato scoperto?" "A schiaffi. Era Mascaranti che l'interrogava. Quando combinano quei trucchi non pensano mai agli schiaffi. Non c'è mica bisogno di tante torture cinesi, al quinto o sesto schiaffo di Mascaranti, uno deve decidere prima che il cervello gli vada in acqua".
 
Duca stesso, spesso malmena i delinquenti che gli capitano sotto mano (Venere privata), talvolta con rabbia, come se si rendesse conto che la punizione fisica è l’unica punizione che essi temano.

 



   
 
Una visione politicamente scorretta dei delinquenti stessi
 



I delinquenti spesso sono descritti come persone irrimediabilmente corrotte nell’animo. Non c’è per loro alcuna speranza di recupero sociale (vedi il racconto Un minorenne da bruciare MC9).



 



Talvolta Scerbanenco presenta i due aspetti del problema, soprattutto quando si parla di delinquenti giovanissimi, sui quali ha influito certo anche l’ambiente (tema che ricorre molte volte in I ragazzi del massacro), ma di solito alla fine l’autore prende una posizione molto decisa, sostenendo che l’indole del delinquente è prevalentemente innata e immodificabile (vedi pag. 88 e 106/107 RDM).



 
I delinquenti sono stupidi, sennò non farebbero i delinquenti  (ripetuto più volte, vedi anche MC9 pag. 110)
 



La pietà per le donne sfruttate
 



Le donne sfruttate sessualmente e la prostituzione. L’autore ha una grande compassione per loro, anche se non proprio per tutte le donne.
 



 
 

 



La violenza descritta con crudezza, senza nascondere niente
 



Pulp.
 



Certe scene descritte da Scerbanenco sono davvero forti (il massacro in I ragazzi del massacro, le torture descritte in Traditori di tutti, la donna bruciata viva in I milanesi uccidono il sabato).
Non sembrano, però, forzature inserite per scioccare, come capita talora negli scrittori contemporanei. Sono naturali perché discendono dall’idea, più volte espressa dall’autore, che talune persone sono irrimediabilmente corrotte nell’animo



Continua...

 




 

mercoledì 26 gennaio 2011

Scerbanenco : la struttura gialla


Continua la pubblicazione dei miei appunti su Scerbanenco; la traccia dell'intervento che farò sabato 29 al Festival del giallo di Pistoia.
 
 
LA STRUTTURA GIALLA
 


La trama e l’indagine
 
Dal punto di vista della costruzione dell’indagine, i romanzi di Lamberti sono semplicissimi. L’indagine viene condotta in un modo estremamente realistico, con un lavoro metodico di polizia, senza grandi colpi di genio. Lo schema, per certi versi, ricorda il Procedural.
“La polizia vince con l’iterazione, a furia di ripetere che due più due fa quattro, alla fine scoprite qualche cosa di più”VP 145
 

 



Non ci sono falsi colpevoli, e i colpevoli non vengono mai incastrati sulla base di contraddizioni scoperte nelle loro dichiarazioni, come in certi tipi di gialli. Addirittura, Lamberti non incontra mai il colpevole prima di arrivare al momento dello scontro finale e dell’arresto. Questo anche perché spesso i colpevoli sono grandi organizzazioni, in cui conta la “struttura” più che il singolo esecutore materiale del delitto.
 
 
La struttura del testo
 



C’è un sapiente uso del cliffhanger, con interruzione del capitolo nel punto appropriato, vedi pag. 16 MAS
 



La stessa struttura narrativa de I milanesiammazzano il sabato, con una mega sospensione della storia, è particolarmente efficace.
 



Anche in Venere privata, a un certo punto c’è un montaggio non lineare della vicenda con uno strano flashback, privo di qualsiasi introduzione, in cui viene spiegato un evento precedente.
 



Ferocissima la costruzione della prima parte de I ragazzidel massacro con le urgenze della malattia della nipotina di Duca che si accavallano con quelle dell’indagine.
 



  




martedì 25 gennaio 2011

Scerbanenco : il linguaggio



Continua la pubblicazione dei miei appunti su Scerbanenco; la traccia dell'intervento che farò sabato 29 al Festival del giallo di Pistoia.
 

UNO SCRITTORE DI ALTISSIMO LIVELLO
 


Scerbanenco è uno di quegli scrittori che quando si leggono viene da dire: io non ce la farò mai a raggiungere la sua potenza.
 
Capacità di caratterizzare moltissimo i personaggi, anche le comparse, con sole poche parole penetrandone l’animo in profondità.
Questa di saper cogliere cosa si agita nella parte più profonda delle persone, in fondo, è anche l’unica caratteristica investigativa particolare del suo personaggio Duca Lamberti.
E’ una caratteristica che a Lamberti deriva anche dall’essere stato un medico, come nota a un certo punto una delle persone da lui interrogate.
 

 


Ricordo come pagine bellissime:


  • la prima apparizione di Duca Lamberti in Venere privata, e il suo colloquio iniziale col vecchio Auseri


  • il colloquio iniziale di I milanesi ammazzano il sabato, con il padre della ragazza minorata rapita


 


Riflettendo sulle pagine di Scerbanenco che mi hanno più colpito per intensità, mi rendo conto che si tratta in entrambi i casi di pagine in cui viene descritto il rapporto tra un padre e suo figlio o sua figlia. Ricordandomi che Scerbanenco aveva perso il padre in giovanissima età, mi viene da pensare che questa coincidenza possa essere significativa.
 


 
IL LINGUAGGIO
 


Scerbanenco ha un linguaggio tutto suo, lontano dalle regole che vengono comunemente insegnate ai corsi di scrittura. Lì si dice che lo scrittore deve scegliere le parole esatte necessarie a esprimere un concetto o una sensazione e che, se invece di quelle ne usa altre, sbaglia. Scerbanenco, invece, usa una scrittura molto simile al parlato, che chiarisce i concetti tornando indietro e correggendosi, o per accumulazione di approssimazioni sempre più precise. 
 
Esempi:
-correzione del primo termine usato, come nel parlato:
“La porta dell’ufficio si aprì malamente, anzi con violenza, e Mascaranti entrò…pag. 55 MAS
 
- lingua ridondante
“domandò lui, David Skeinerberg”..pag.10 MC9
 
- ripetizione, numerose volte, vedi ad es. pag.  58 MC9
“facendo brillare come sotto un riflettore, la chitarra di Prospero, come se fosse stata colpita da un riflettore.”
 


 


- come dire,  “fecero piuttosto fatica a nasconderlo, come dire?, a buttarlo in quel precipizio vegetale.” MC9 pag 68
 
-un uso della virgola teso più a riprodurre la cadenza del parlato che a rispettare le regole grammaticali (spesso gli incisi non vengono chiusi).
 
Il suo rapporto con il linguaggio può forse essere spiegato da questo brano de I milanesi ammazzano il sabato (pag. 75), che potrebbe essere una replica indiretta a qualche critica fatta al suo modo di scrivere:
“Ho bisogno che da domani mi fai da autista,” disse Duca, capiva che, grammaticalmente non rispettava la giusta coniugazione dei verbi e che i dotti lo avrebbero rimproverato, ma in quel momento il suo interesse per il giudizio dei dotti era molto moderato.”
 

E’ formidabile nella rappresentazione in poche parole dei sentimenti non solo dei personaggi principali (che dopo di tutto è cosa di cui molti scrittori sono capaci), ma soprattutto, in pochissime parole, delle comparse.
“Alessandra Radaelli, oltre a guardare la foto, non fece niente, non arrossì, non impallidì, non si mise a piangere, non disse ah. Solo sembrò che il viso le diventasse più piccolo.”VP pag. 101


 


Scerbanenco è uno che scriveva tantissimo, non è andato quindi esente da qualche caduta nel livello della scrittura.
Talvolta si vede che cerca di scrivere “la bella pagina” (vedi certe descrizioni di Milano),
altre volte prova a fare degli esperimenti letterari o delle esibizioni letterarie (vedi la pagina iniziale di Traditori di tutti che è un unico discorso di 28 righe cadenzato solo da virgole e mai interrotto da alcun punto, pag. 7 TT).
 
Nel complesso, però, le sue pagine hanno sempre una intensità tale che certi passaggi meno convincenti non si notano neppure, tanto forte è la storia che lui racconta

 

Scerbanenco : la vita, le opere e i personaggi



Sabato 29 parlerò di Scerbanenco al Festival del giallo di Pistoia.
 



Sto stendendo una traccia dell’intervento. Penso possa essere interessante mettere sul web questi miei appunti, suddivisi in vari post col tag Scerbanenco, nei giorni che precedono il Festival, così, se il 29 mi capiterà di perdere la voce, potrò limitarmi a dire ai presenti di andarsi a leggere il mio blog.


 
I principali siti in cui ho rinvenuto notizie su Scerbanenco sono i seguenti:
 
http://it.wikipedia.org/wiki/Giorgio_Scerbanenco
 
http://www.vigata.org/altri_autori/scerbanenco.shtml
 
http://giallo.blog.rai.it/2010/12/21/peccati-e-virtu-capitali-secondo-giorgio-scerbanenco/
 
Una lettera scritta da Lucarelli a Scerbanenco: http://www.carlolucarelli.net/int06.htm
 
 



 
NOTE BIOGRAFICHE
 
Si riporta la biografia presente in http://www.italialibri.net/autori/scerbanencog.html
 


Uno dei migliori scrittori italiani del genere poliziesco, Giorgio (Vladimir) Scerbanenco nacque nel 1911 a Kiev, in Ucraina, da madre italiana e padre ucraino. Ancora impubere, si trasferì in Italia, inizialmente a Roma e in seguito a Milano. Per motivi finanziari, dovette abbandonare molto presto gli studi e adattarsi ai lavori più disparati: fresatore, magazziniere e fattorino
In un secondo momento iniziò a collaborare con periodici femminili, dapprima in qualità di correttore di bozze, poi come autore di racconti e romanzi rosa, arrivando a ricoprire importanti incarichi redazionali e direttivi in alcuni settimanali femminili come «Novella», «Bella», «Annabella». Su quest’ultimo tenne la famosa rubrica La posta di Adrian.
Il suo esordio nel mondo del giallo avvenne nel 1940, con il poliziesco Sei giorni di preavviso, il primo di una serie che fu nuovamente pubblicato in Cinque casi per l’investigatore Jelling: il protagonista è un archivista della polizia di Boston, Arthur Jelling, per l’appunto.
La fama nazionale e internazionale, tuttavia, per Scerbanenco arrivò con la serie che ha come protagonista Duca Lamberti, figura al centro di quattro romanzi, tre dei quali portati sullo schermo rispettivamente da Fernando di Leo, Duccio Tessari e Yves Boisset. Traditori tra tutti (1966), il secondo di questi romanzi dopo Venere Privata, nel 1968 vinse il Grand Prix de Littérature Policière.
Il 27 ottobre del 1969, Scerbanenco morì improvvisamente a Milano, al culmine del suo successo italiano ed europeo.
 
 






Imperdibile la breve autobiografia degli anni giovanili Io, Vladimir Scerbanenko, 28 pagine pubblicate in appendice dell’edizione di Venere privata Garzanti serie Gli elefanti, che da sole basterebbero a giustificare il prezzo del volume.
 
Sempre nell’edizione di Venere privata Garzanti serie Gli elefanti c’è una introduzione molto interessante di Luca Dominelli che bene spiega il cupo mondo di Scerbanenco.

 
 
L’ATTIVITA’ LETTERARIA
 
Scrittore molto vario e prolifico, scrisse più di 70 romanzi e innumerevoli racconti.
 
Scrisse romanzi di tutti i generi: d’amore, di spionaggio, di fantascienza e, soprattutto gialli, che gli dettero la fama.
 
Una lista dettagliata delle sue opere è presente su wikipedia

http://it.wikipedia.org/wiki/Giorgio_Scerbanenco
 
 
Il ciclo di Duca Lamberti:




  • Venere privata 1966  (d’ora innanzi VP)


  • Traditori di tutti 1966  (d’ora innanzi TT)


  • I ragazzi del massacro 1968  (d’ora innanzi RDM)


  • I milanesi ammazzano il sabato 1969  (d’ora innanzi MAS)



 
La raccolta di racconti Milano calibro 9  (d’ora innanzi MC9)
 
Dalle opere di Scerbanenco sono stati tratti questi film e sceneggiati:
 
 
1969 I Ragazzi del massacro tratto da I ragazzi del massacro (film) Regia di Fernando Di Leo

1970 Il caso Venere Privata tratto da: Venere Privata (film) Regia di Yves Boisset

1970 La Morte risale a ieri sera tratto da: I milanesi ammazzano al sabato (film) Regia di Duccio Tessari

1972 La Mala Ordina tratto da: Milano by caliber 9 (film) Regia di Fernando Di Leo

1972 Milano Calibro 9 tratto dalla raccolta di racconti omonima (film) Regia di Fernando Di Leo

1975 L'Assassino è costretto a uccidere ancora tratto (in parte) da: Al mare con la ragazza Regia di Luigi Cozzi

1976 Liberi Armati pericolosi tratto dal racconto Quei bravi ragazzi bang bang (film-Italia) Regia di Romolo Guerrieri

1978 Centodelitti (sceneggiato) Regia di Alfredo Sironi

1984 La Ragazza dell'addio (sceneggiato) Regia di Daniele D'Anza

1987 Appuntamento a Trieste tratto da Appuntamento a Trieste (fiction) Regia di Bruno Mattei

1988 L'Uomo che non voleva morire tratto da il racconto omonimo (filmtv) Regia di Lamberto Bava

1993 Dispara "Spara che ti passa" tratto dal racconto omonimo (film-Spagna) Regia di Carlos Saura

1994 Occhio di falco (sceneggiato) Regia Vittorio De Sisti

1979 Quattro delitti (sceneggiato) Regia di Alfredo Sironi

 
 
Di un paio di film si riporta la scheda in dettaglio:
 
Titolo originale: Milano calibro 9
Lingua originale: italiano
Paese: Italia
Anno: 1972
Durata: 100'
Colore: colore
Audio: sonoro
Rapporto: 1.85 : 1
Genere: noir
Regia: Fernando Di Leo
Soggetto: Fernando Di Leo, Giorgio Scerbanenco
Sceneggiatura: Fernando Di Leo
Produttore: Armando Novelli
Casa di produzione: Cineproduzioni Daunia 70
Distribuzione (Italia): Alpherat S.p.a.

Interpreti e personaggi
Gastone Moschin: Ugo Piazza
Barbara Bouchet: Nelly Bordon
Mario Adorf: Rocco Musco
Frank Wolff: commissario di polizia
Luigi Pistilli: Mercuri
Ivo Garrani: Don Vincenzo
Philippe Leroy: Chino
Lionel Stander: l'Americano
Mario Novelli: Pasquale Tallarico
Giuseppe Castellano: Nicola
Ernesto Colli: Alfredo Bertolon
Fotografia: Franco Villa
Montaggio: Amedeo Giomini
Musiche: Luis Enríquez Bacalov, Osanna
Tema musicale: Milano calibro 9 (Preludio, Tema, Variazioni e Canzona)
Scenografia: Francesco Cuppini
Costumi: Francesco Cuppini, Marcella Moretti




La Morte Risale a Ieri Sera
Cast: Raf Vallone, Frank Wolff, Gabriele Tinti, Gillian Bray, Eva Renzi, Gigi Rizzi, Beryl Cunningham, Wilma Casagrande, Checco Rissone
Regia: Duccio Tessari
Sceneggiatura: Artur Brauner, Biagio Proietti, Duccio Tessari
Data di uscita: 1970




Il ciclo del Duca segna una rottura con la tradizione precedente del giallo italiano. C’è ora un modello originale in grado di stare alla pari con gli hard boiled americani.
 
 
I PERSONAGGI
 
 
DUCA LAMBERTI
Personaggio molto duro e rigoroso con sé stesso.
 
LIVIA USSARO
“La vita è un pozzo delle meraviglie, c’è dentro di tutto, stracci, brillanti, coltellate in gola, e Livia Ussaro.VP 113
Giocatrice di scacchi
Alta, capelli neri, corti, atteggiamento spesso professorale.
“Era un po’ troppo kantiana, dietro le sue parole c’erano degli imperativi categorici…”VP 115
 
DOTT. CARRUA
 
MASCARANTI
 
MILANO
Leggere pag. I di TT (che riporta pag. 119 TT)
 
Talvolta Scerbanenco coglie anche dei rari aspetti lirici in Milano: “Dopo il temporale il cielo di Milano, perché Milano ha un cielo, divenne di un azzurro più acceso del cielo del Plateau Rosa; al di la dei palazzi, dai terrazzi degli ultimi piani, si vedevano chiarissimamente le montagne dalle cime nevose”.  Pag. 65 TT 

Continua...

venerdì 21 gennaio 2011

Concorso di haiku


Segnalo il concorso di haiku di Cascina Macondo. Alcune informazioni su cosa siano gli haiku e come nascano sono disponibili in questo mio post.

comunicato stampa: italiano and english
 
 
CASCINA MACONDO
Centro Nazionale per la Promozione della Lettura Creativa ad Alta Voce e POETICA HAIKU
Borgata Madonna della Rovere, 4  - 10020 Riva Presso Chieri - Torino - Italy
tel. 011-9468397 - cell. 328 42 62 517
info@cascinamacondo.com
   -   www.cascinamacondo.com
 
 
BANDISCE
9° EDIZIONE - CONCORSO INTERNAZIONALE DI POESIA HAIKU IN LINGUA ITALIANA
 
possono partecipare: autori di ogni nazionalità e di ogni età
partecipazione: GRATUITA
sezioni: individuale (autori singoli) - collettiva (scuole e area handicap)
quantità: massimo tre haiku classici INEDITI (5-7-5 sillabe) in lingua italiana.
invio: solo attraverso la compilazione del modulo on line www.cascinamacondo.com  (previa registrazione)
scadenza: 31 MAGGIO 2011
premiazione: domenica 20 NOVEMBRE 2011 a Cascina Macondo - cerimonia ufficiale
 
premi: 114 haiku classificati (57 sezione singola +  57 sezione collettiva) pubblicati in volume
 
1°- 2°- 3° PREMIO SEZIONE SINGOLA:
- preziosa ciotola Raku, attestato, libro degli haiku
- al PRIMO PREMIOanche un soggiorno di una settimana per 2 persone alle CINQUE TERRE ospiti in un villino del Villaggio La Francesca (Bonassola-La Spezia-Italia)
- al SECONDO PREMIOanche un soggiorno di una settimana per 2 persone presso la PENSIONE SIGNORINI (Castiglioncello-Livorno-Italia)
- al TERZO PREMIO anche un soggiorno di una settimana per 2 persone presso la casa alpina "ZIO JOHN" - Prati del Vallone (Pietraporzio-CN)

 
 
1°- 2°- 3° PREMIO SEZIONE COLLETTIVA:
- targa in ceramica Raku alla Scuola
- attestato e libro degli haiku all'alunno
- libro all'insegnante
 
AI PRIMI DIECI CLASSIFICATI DI OGNI SEZIONE ATTESTATO DI MERITO
 
nota 1:tutti gli haiku pervenuti sono visibili sul sito di cascina macondo
nota 2:il pubblico può votare gli haiku messi on line
(Il voto del pubblico è utile parametro di riferimento p
er dirimere i casi che hanno ottenuto parità di voto dalla giuria)

 
clicca qui per accedere al bando integrale in diverse lingue:
http://www.cascinamacondo.com/index.php?option=com_content&view=article&id=370:2011-9d-edizione-concorso-internazionale-haiku-cascina-macondo&catid=102:news&Itemid=90
 
PER RICEVERE REGOLARMENTE OGNI SETTIMANA NOSTRE NOTIZIE, PUOI ISCRIVERTI ALLA NEWSLETTER GRATUITA "FRECCIOLENEWS" (comunità internazionale che si scambia comunicati e informazioni). PUOI ANCHE INSERIRE I TUOI EVENTI E LE TUE INIZIATIVE GRATUITAMENTE.
Clicca qui per iscriverti:

http://my.cascinamacondo.com/site/iscriviti.asp



Press release: English
 



 


 
CASCINA MACONDO-ASSOCIATION FOR THE PROMOTION SOCIAL ACTION
National Centre for the Promotion of Creative Reading Aloud and HAIKU POETICS
Borgata Madonna della Rovere, 4 - 10020 Riva Presso Chieri - Torino - Italy
tel. +39 (0)11-9468397 - mobile +39 328 42 62 517
info@cascinamacondo.com  -  www.cascinamacondo.com
 
 
ANNOUNCES
THE 9thINTERNATIONAL HAIKU POETRY CONTEST IN ITALIAN LANGUAGE - 2011
 
Participants: authors of any nationality and age
Admission: FREE
Sections: individual: single authors - collective: schools and handicap area
Quantity: up to three UNPUBLISHED traditional haikus in Italian (5-7-5 syllables)
Submission: only by filling in the form on line www.cascinamacondo.com (by registration)
Expiry: 31stMay 2011
Prizegiving: Sunday 20ndNovember 2011 at Cascina Macondo - official ceremony
 
Note 1: allsubmitted haikus will be published on the website of Cascina Macondo
Note 2 : visitors of the website will be able to vote for their favourite haiku
(visitors' votes are a useful reference in cases in which a haiku obtained by the jury an equal number of votes)
 
click here for all details
(the complete announcement in different languages, Prices, Jury, Honorary Members of the Giury,
how to partecipate, how to vote...) 

 

lunedì 17 gennaio 2011

una intensa settimana gialla



Martedi 18 gennaio ore 18.00 Melbookstore (via de' Cerretani)
Giuseppe Previti presenta l'antologia Vicini da morire (Edizioni Romano)
Introduce Roberta Capanni
I fatti di cronaca parlano chiaro: molti dei delitti più crudi e insoliti avvengono nell'ambito della convivenza sia essa familiare che di vicinato. Rabbia o paure spesso si insinuano in menti disagiate che vedono nell'altro il nemico che si muove ed opera per procurare loro dolore. In questo libro sedici autori hanno raccontato storie dove la morte spesso veste i panni di conoscenti stretti. Il messaggio è che l'apparente tranquilla normalità può nascondere il più efferato dei delitti.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Mercoledì 19 gennaio, alle 18, Salone dei Duecento in Palazzo Vecchio 
sarà presentato il nuovo romanzo di Mario Spezi 
 La moneta del potere ha sempre tre facce: cadaveri offshore per il commissario Belacqua(Barbera Editore)

Il Presidente del Consiglio, Eugenio Giani
ha il piacere di invitare la S. V.
alla presentazione del libro
“La moneta del potere ha sempre tre facce”
Cadaveri offshore per il Commissario Lupo Belacqua
di
Mario Spezi
Barbera Editore
Relatori
Eugenio Giani, Presidente del Consiglio Comunale
Paolo Ermini, Direttore del Corriere Fiorentino
Pier Francesco Listri, giornalista
Deanna Melai, attrice, leggerà alcuni brani
Mario Spezi, giornalista e scrittore
Mercoledì 19 gennaio 2011 alle ore 18.00
Salone de’200, Palazzo Vecchio
Piazza della Signoria, 1 Firenze 


L' incipit:
Seduto sulle tegole umide, la schiena contro una mansarda, Red mandò affanculo il piccione che con un occhio rosso lo guardava male.  Il volatile era arrivato vicino ai suoi piedi scuotendo il collo neanche avesse un iPod trapiantato nel cervello e Sharon Jones glielo rintronasse con “100 days, 100 nights”. Si era fermato e aveva fissato perplesso l’uomo. Di gente appollaiata sul tetto di Palazzo Panciatichi in via Cavour, dove c’ è il Consiglio regionale della Toscana, fino a quella sera il pennuto ne doveva aver vista poca. Federico Magara, Red per i pochi amici che aveva, il bavero del cappotto di cammello rialzato, lo aveva guardato e, chissà perché, si era ricordato di avere letto sulla “Settimana enigmistica”, rubrica “Strano ma vero”, che i pittori del Rinascimento avevano copiato le ali banali di quegli uccelli per metterle sulle spalle dei loro aristocratici angeli. Sembrava che lo sapesse, il pennuto presuntuoso che lo guardava impettito e con un velo di disprezzo.  Che cazzo vuoi?”, gli gridò ancora Red di brutto e con un piede fece il gesto di allungargli un calcio. Il piccione se ne volò via leggiadro, come un angelo. Lassù Red c’era arrivato uscendo dalla piccola finestra del gabinetto al secondo piano, , proprio prima che, girando a sinistra, si arrivasse alle due stanze assegnate alla consigliera di maggioranza Alessia Bergero.
La Bergero era la donna che Red aveva accettato di uccidere quella sera. 
----------------------------------------------------------------------------------------------------
 
Lyceum Club Internazionale di Firenze
Palazzo Giugni
Via Alfani 48 Firenze
 
 
le presidenti delle Sezioni Sociale e letteratura del Lyceum sono liete di invitare le socie, le amiche, gli amici e tutti gli interessati  a questo importante appuntamento di gennaio 2011 organizzato con il sostegno dell’ente cassa di risparmio di firenze:
 
Giovedì 20 gennaio 2011, ore 17 (sede del Lyceum)
                                                      Incontri sul “Giallo storico” in Toscana

 
Introduzione di Paolo Orvieto sul tema: Il giallo letterario
Conferenza di Giuseppe Panella sul tema:
“Dante e Firenze tra passato e presente, in una chiave da romanzo giallo”.
L’incontro prevede letture dalla “Divina Commedia” e dai seguenti romanzi:
Giulio Leoni: I delitti del mosaico, Milano, Mondadori, 2004
Jane Langton: Dante Game [1991], Milano, Mondolibri, 2005 

venerdì 14 gennaio 2011

Festival del Giallo a Pistoia (dal 28 al 30 gennaio)

Il 28-29-30 gennaio si svolgerà a Pistoia il Festival del Giallo.
Riporto di seguito il programma e le indicazioni per raggiungere i luoghi del Festival.
Io, sabato 29 dalle 14,30 alle 16, parlerò di Scerbanenco.
Maggiori info sul blog del Club degli Amici del Giallo di Pistoia.



FESTIVAL DEL GIALLO
Le varie forme di espressione del giallo

a cura di Giuseppe Previti e Cristina Bianchi
intervengono: Stefano Fiori, Marco Morozzi, Marcello Paris

28-29-30 Gennaio 2011Biblioteca San Giorgio e Biblioteca Forteguerriana
Pistoia


28 gennaio 2011 – Biblioteca San Giorgio

9,30 Saluto dell’Assessore alla Cultura del Comune di Pistoia, Mirco Vannucchi, e della Direttrice della Biblioteca San Giorgio, Maria Stella Rasetti

10,00 – 11,30 Giovani Giallisti “Adolescenti: che fatica leggere!” a cura di Giuseppe Grattacaso
“Letteratura giovane” a cura di Marco Innocenti
“Editoria per ragazzi” a cura di Gloria Pampaloni (Federighi Editori)

11,30 – 13,00 I classici del Giallo - Sherlock Holmes
“Il personaggio” a cura di Enrico Solito
“Gli apocrifi” a cura di Luca Martinelli
“Il collezionismo” a cura di Gabriele Mazzoni

14,30 – 16,00 Vasari: delitti nell’arte fra realtà e leggenda a cura di Federico Napoli e Lucia Bruni

16,00 – 17,30 Il romanzo poliziesco e gli eventi più drammatici della nostra storia
"Poliziesco e fascismo, storia, ragioni e protagonisti di un pessimo rapporto storico" a cura di Luciano Luciani

"La funzione della memoria e il giallo" a cura di Roberto Barontini
"Omicidio sul Lago di Como (morte di Augusto De Angelis)”
racconto di e con Riccardo Cardellicchio


17,30 – 19,00 Il giallo a fumetti “Julia e i suoi fratelli – il poliziesco a fumetti”
con Silvia Calzolari, Giuseppe Di Bernardo, Pier Luigi Gaspa




29 gennaio 2011 – Biblioteca San Giorgio

9,30 – 11,00 Il giallo comico “Il successo della comicità nel giallo” a cura di Graziano Braschi
“Umorismo al femminile” a cura di Laura Vignali
“Detective da bar” a cura di Marco Malvaldi

11,30 – 13,00 I vari modi di scrivere un giallo

“Leggende metropolitane: ci sono più scrittori che lettori. Ma chi sa scrivere un giallo?” a cura di Roberta Capanni (Romano Editore)
“La funzione del giallo tra storia e cronaca” a cura di Paolo Ciampi
“I grandi gourmet del giallo” a cura di Rossella Martina

14,30 – 16,00 Il giallo e i grandi autori in Italia
“Giorgio Scerbanenco” a cura di Sergio Calamandrei
“Carlo Lucarelli” a cura di Marcello Cimino
“Andrea Camilleri” a cura di Oscar Montani

16,00 – 17,30 Il giallo e i grandi autori nel mondo
“Georges Simenon” a cura di Divier Nelli
“Il fantastico e il poliziesco da Borges a Cortazar” a cura di Daniele Nepi
“Barcellona città noir. Francisco Ledesma e i suoi epigoni” a cura di Susanna Daniele

17,30 – 19,00 Schermi rosso sangue
Il cinema italiano dalla A alla Z (Da Argento a Zampaglione)
a cura di Giacomo Aloigi
interviene Antonio Bruschini, critico cinematografico


30 gennaio 2011 – Biblioteca Forteguerriana

9,30 – 11,00 La passione: tra crimini reali e romanzi noir
Conoscenza e moventi nel crimine
“Aspetti psicologico-legali” a cura di Silvia Calzolari
“Il ruolo dell'investigatore nella ricerca della verità e la banalità del male”
a cura del Vice Questore Aggiunto Dott. Antonio Fusco
“Romanzo noir” a cura di Vito Bollettino


11,00 – 12,30 La musica e il giallo - Tanti generi per un'atmosfera
a cura di Fabrizio Mazzoncini e Luciano Vannucci

14,30 – 16,00 Pescando nella storia
“Pistoia nel Medioevo: dalle origini alla soggezione fiorentina” a cura di Alberto Cipriani
“Aspetti di cultura iconografica jacopea” a cura di Lorenzo Cipriani

16,00 – 17,30 Il giallo storico - Fil rouge: l'alluvione di Firenze del 1966
a cura di Leonardo Gori, Riccardo Parigi, Massimo Sozzi e Marco Vichi

17,30 – 19,00 Il giallo in cronaca
Introduzione a cura di Graziano Braschi
“I casi più eclatanti” a cura di Mario Spezi
“La provincia e la fiction” a cura di Valerio Varesi


EVENTI COLLATERALI

Biblioteca San Giorgio
Reperti sherlockiani - Mostra dedicata a Sherlock Holmes a cura di Gabriele Mazzoni
Dal 18 gennaio al 6 febbraio 2011

Biblioteca Forteguerriana
Ricordando vecchi libri gialli
Con la collaborazione di Taberna Libraria e La Bancarella
Dal 25 gennaio al 13 febbraio 2011

Melòs, Via dei Macelli 11, Pistoia
Venerdì 28 gennaio 2010 ore 21,00
IL CASO DELL'ESATTA DIAGNOSI”
pièce teatrale di Enrico Solito
a cura del GAD Città di Pistoia



Hanno collaborato:
Assessorato alla cultura del Comune di Pistoia, Biblioteca San Giorgio, Biblioteca Forteguerriana, Istituto Professionale di Stato per il Commercio L. Einaudi di Pistoia, Franco Bacci, Diana Gavioli, Andrea Giannasi, Elena Orlando, Wpn Pistoia  



PER RAGGIUNGERE LA BIBLIOTECA SAN GIORGIO, VIA PERTINI SNC
 
IN TRENO
Usciti dalla Stazione Ferroviaria, Piazza D. Alighieri, girare a sinistra. Dopo circa 300 metri trovate la Biblioteca alla Vostra destra.
 
IN AUTO
Usciti dal casello autostradale di Pistoia, prendere a sinistra per Pistoia Ovest.
Una volta immessi sul raccordo, uscire alla prima uscita “Pistoia Sud”.
Allo stop girare a sinistra, costeggiare lo stabilimento Breda (alla Vostra sinistra) e svoltare a destra.
Alla rotonda prendere per il sottopasso a sinistra, “Porta Nuova”.
Alla rotonda prendere a sinistra. Arrivati allo stop in cima alla rampa, avrete la Biblioteca alla Vostra destra.
Di fronte allo stabile c’è un parcheggio gratuito, in cui è quasi impossibile trovare posto.
Se non lo trovate, ritornate in Via Pertini e allo stop girate a destra.
Dopo circa 200 m trovate il Parcheggio San Giorgio, Via Ciliegiole con un ingresso a livello strada e, qualche metro avanti, con un ingresso per i piani interrati.
La tariffa è di:
2 euro al giorno oppure
1 euro dalle 8,30 alle 14,59 e
1 euro dalle 15,00 alle 20,00.
 
C’è inoltre un altro parcheggio vicino alla Biblioteca, il Parcheggio Pertini con uguali modalità tariffarie.
L’ingresso è da Via Pacinotti.
Se non trovate posto al Parcheggio San Giorgio, tornate in Via Ciliegiole e proseguite fino allo stop.
Girate a sinistra e alla rotonda prendete la prima a destra,Via Sacconi, e poi ancora a destra.
Allo stop girate a sinistra e siete in Via Pacinotti.
L’ingresso del Parcheggio Pertini è 200 m più avanti.
 
PER RAGGIUNGERE LA BIBLIOTECA FORTEGUERRIANA, PIAZZA DELLA SAPIENZA
 
IN TRENO
Usciti dalla Stazione Ferroviaria, prendere la strada di fronte e proseguire dritto per circa 500 m.
Arrivati in Piazza Gavinana (dai pistoiese denominata familiarmente Il Globo) girate a destra, in Via Cavour.
Usciti dall’area pedonale, proseguite per circa 150 m e girate a sinistra in Via Roma.
Proseguite dritto fino a Piazza Duomo, che attraverserete mantenendoVi sulla sinistra (lato Battistero e Tribunale) fino ad imboccare Vicolo Bracciolini, che Vi porterà di fronte alla Biblioteca.
 
IN AUTO
La domenica i parcheggi sono gratuiti per cui potete uscire all’uscita “Pistoia Centro”, allo stop girare a sinistra e al semaforo proseguire dritti mantenendoVi sul lato destro, fino ad imboccare Via Macallé, che in realtà è un ponte alla cui sommità c’è la Questura.
Disceso il ponte, alla rotonda prendere la terza a destra, Via Sacconi e proseguire dritto per Via Puccini fino all’incrocio.
Girare a sinistra.
Siete in Corso Gramsci. Da questo momento potete cercare un parcheggio nelle vie e nelle piazze che circondano il centro storico, che incontrerete in quest’ordine:
Corso Gramsci, Piazza San Francesco, Via Sant’Andrea, Via delle Pappe, Via Pacini.
Se non avete ancora trovato un parcheggio, a circa metà di Via Pacini girate a sinistra, in Via San Bartolomeo.
Proseguite dritti fino a Piazza San Bartolomeo, dove c’è un piccolo parcheggio, oppure continuate ancora per circa 200 m e girate in Vicolo del Fiore (attenzione, la curva è molto stretta). Alla fine del vicolo, entrate in Piazza San Lorenzo, dove c’è un grande parcheggio.
 
In alternativa, da Piazza San Francesco, potete continuare dritto per Via dei Pappagalli fino al semaforo.
Girare a destra, in Viale Matteotti, e proseguire dritti fino al semaforo (supermercato Esselunga a destra).
Da quel punto potete lasciare l’auto lungo il viale fino al secondo semaforo.
Se non avete trovato posto, continuate dritti e dopo circa 200 m girate a destra, in Via Cavallerizza.
Dritti ancora per circa 300 m e siete inPiazza San Lorenzo.
  

giovedì 13 gennaio 2011

Lucia Bruni e il Pontormo venerdì a Fiesole


Segnalo la presentazione del libro Pontormo e l'acqua udorosa di Lucia Bruni a Fiesole, con annessa mostra di Possenti.

PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI LUCIA BRUNI “PONTORMO E L’ACQUA UDOROSA”

Venerdì 14 gennaio, ore 17, Sala del Basolato (Municipio di Fiesole)

Venerdì 14 gennaio, alle ore 17, nella Sala del Basolato (Municipio di Fiesole – Piazza Mino, 26) si terrà la presentazione del libro di Lucia Bruni “Pontormo e l’acqua udorosa”. Intrighi e amore, lusso e delitto, arte e passione sono gli ingredienti del volume.

Un profumo di lusso, un capanno per gli attrezzi, un vecchio cane ringhioso, una morte sospetta: disgrazia o omicidio? A Querciaio, paesino etrusco sulle colline di Firenze, l’inverno del 1899 appena cominciato è palcoscenico di un dramma che si presenta subito in tutta la sua angosciante complessità. Grazie alla tenacia della giovane contadina Esterrina, alle sue ipotesi sul fatto, al suo intuito che la porterà a sfidare la resistenza delle autorità e la perplessa cautela del curato del paese, il groviglio degli eventi sarà sciolto.

 



La ricostruzione dell’ambiente rurale dell’epoca, il costume, i ritmi di vita quotidiana, il linguaggio parlato, l’intreccio accattivante e la ricchezza della cifra narrativa accompagnano il singolare epilogo di questa storia al centro della quale spiccano due preziosi disegni del Pontormo.




All’incontro, oltre all’autrice, interverranno Caterina del Vivo e Giacomo Aloigi.
Nell’occasione sarà possibile visitare la mostra di Antonio Possenti “Il muro e il mare. Per Mario Tobino”



 


12/01/2011 12.19
Comune di Fiesole
 

mercoledì 12 gennaio 2011

Appuntamenti alla libreria Edison di Firenze



EDISON BOOKSTORE
piazza della Repubblica 27r FIRENZE www.libreriaedison.it






Martedì 18 gennaio 2011 ore 18
MARCO GIULIANI
Cult ditore

IL NEMICO CHE NON DORME
Nella primavera del 1312, all’ombra della torre di Pisa, venticinque tra uomini e ragazzi si fanno compagnia per seguire Enrico VII sceso in Italia per farsi incoronare imperatore a Roma. Tre sono i capi della brigata toscana di parte ghibellina: ser Benino di Benozzo fiorentino, negromante alla ricerca dello specchio Calibeo; il Bastardo degli Ubaldini, sergente di soldati e Caporosso di Ristonchi, vassallo di Casentino che ha perso il suo signore. La compagnia a cavallo lascia Porto Pisano e marciando verso Roma sosta a Siena dove, per amore della guerra, tra rocambolesche imboscate, giuramenti solenni e battaglie cittadinesche, ritrova lo specchio perduto e conquista la pezza Gagliarda. Amori e beffe nella città balzana, ricca di segreti e meraviglie. Storie maledette di frati eretici, signori sodomiti e vergini promesse
spose. Vicende oscure nelle contrade senesi e visioni demoniache che tormentano i custodi dello specchio. La fuga dei sodali in cerca di salvezza, l’arrivo a Siena del principe Tempesta e, infine, la gran battaglia della Gusciana a dispetto del Nemico che non dorme ma sempre semina e raccoglie.

 
Giovedì 20 gennaio 2011 alle ore 18:00
Mauro Bonciani
LE GRANDI BATTAGLIE TOSCANE
Casa editrice Le lettere
Dai lontani tempi delle guerre tra romani e barbari alla seconda guerra mondiale, dieci battaglie per raccontare la storia di Firenze, della Toscana e del suo radicatissimo campanilismo. Eroi noti e meno noti, santi e mercenari, imperatori e papi, guelfi e ghibellini, patrioti e conservatori, tessono la trama di rivalità feroci, attraverso cui si snoda il cammino di Fiorenza, da capitale della Tuscia ad oggi, passando dalla Repubblica al Granducato dei Medici e dei Lorena. Stragi, ma anche strategie militari e inganni, leggende e poesie, che ci riportano ogni volta sui luoghi degli scontri, luoghi spesso rimasti ancora intatti a secoli di distanza. Storie, non un libro di storia, in un viaggio appassionante nelle radici e nella nostra memoria.
Mauro Bonciani, nato a Firenze nel 1961, è giornalista professionista. Scrive sul «Corriere Fiorentino» e questo è il suo primo libro.
 
 
Venerdì 21 gennaio 2011 alle ore 18:00
Cristiana Gemignani
Dalle sette alle nove
Manuale di sopravvivenza post-separazione
Giovane Holden Edizioni
Dalle sette alle nove di sera: è l’ora lunga del panico. Si salvi chi può! Si accettano inviti a cena, conferenze su qualunque argomento, serate a tema… tutto, pur di superare in una sorta d’inconsapevole ebbrezza queste due ore. Soprattutto alla fine di una storia d’amore, quando la casa si rivela più vuota dell’anima, il suo silenzio assordante. Sono i momenti del vuoto e del ricordo.
Ma con la giusta ironia e un barattolo di Nutella, nonostante le ferite che gridano il loro dolore, si può risalire dal baratro, ci possiamo almeno provare. Ed ecco che l’angelo della casa prende a picconate il focolare, ecco che si scopre un’Eva poco disposta alle mele ma aperta alla vita, a quel flusso di problemi e piccole soddisfazioni che salva, sempre e comunque. Come un grillo nascosto nel riso, come il sorriso di una nonna d’estate, come la riconquista di sé in un letto troppo vasto, queste parole sconfiggeranno la solitudine, con dolcezza e di traverso, scompigliate più della vita bislacca, autentiche piu dell’amore.
CRISTIANA GEMIGNANI
Viareggina, laureata in Discipline dello Spettacolo all’Università di Bologna, è da sempre curiosa dei fenomeni di costume. Imprenditrice, gestisce l’albergo di famiglia a Lido di Camaiore e coltiva anche altre passioni, tra cui il piacere della scrittura. Ha pubblicato nel 2008 La ricetta per Viareggio, rivelandosi amante della cucina ma soprattutto del cibo come legame sentimentale. Il gioco degli intrecci si ripropone per lei nel 2009, quando dà alle stampe Mistero Gaudioso, in cui guarda l’esistenza attraverso la maschera colorata e struggente del carnevale.
 
Giovedì 27 gennaio 2011 alle ore 18:30
Stefano Faravelli
GIAPPONE - TACCUINI DAL MONDO FLUTTUANTE
Viaggi dell’Elefante
L'autunno è forse la stagione più propizia per raccontare il Giappone, paese che ha elaborato una raffinata estetica dell'impermanenza. Il pittore Stefano Faravelli lo ha fatto in questi "Taccuini dal Mondo Fluttuante" che lo hanno accompagnato per le grondanti foreste del monte Koya, i santuari shintoisti di Ise, le alpi di Nagano con le loro popolazioni di macachi termali, i quartieri di Tokyo e di Kyoto. Luoghi topici del paesaggio giapponese, come il Torii di Myiajima e contrade poco battute come lo splendido Ryokan di Yamanaka. Un carnet de voyage le cui pagine, calligrafate e dipinte ad acquerello "devono contrarre il tempo e lo spazio per poterlo poi sprigionare sul doppio versante narrativo e simbolico".
Stefano Faravelli nasce a Torino il 10 Aprile 1959. Frequenta il liceo artistico e l’Accademia di Belle Arti (a Torino) per poi laurearsi in Filosofia, intraprendere lo studio dell’arabo e la carriera di pittore e scenografo. Ma è la sua doppia passione, per i viaggi e per la pittura, che lo orienta verso la creazione di questi straordinari carnet di viaggio.
 
Venerdì 28 gennaio 2011 ore 21
Cristina Martella
Come addomesticare un uomo e renderlo felice
Cult editore
Semplici ma sofisticate tecniche di sopravvivenza per essere felici accanto a un uomo, addomesticarlo e renderlo felice. È proprio vero che gli uomini “giusti” appartengono a una specie ormai in via di estinzione? No! È solo che l’uomo, come tutti gli esseri un po’ “selvatici” deve essere addomesticato. E chi può farlo se non una donna? Con il suo solito stile divertente e ironico l’autrice riesce a spiegare in modo semplice e diretto raffinati concetti psicologici e importanti dinamiche relazionali. Volete un rapporto a prova di bomba, di karma, di tsunami? Allora imparate a scegliere un uomo e ad addomesticarlo, poi lui vi amerà per sempre. Gli uomini vogliono amare ma hanno paura di rendersi vulnerabili, vogliono sentimenti profondi ma hanno paura di lasciarsi schiacciare dalle emozioni allora perché non aiutarli? Argomenti importanti (il potenziamento dell’autostima, la sconfitta della dipendenza affettiva, il superamento dell’insicurezza cronica) vengono trattati con ironia ma offrendo soluzioni concrete. La nuova bibbia delle donne che sanno come farsi amare e sorridere di se stesse.
Cristina Martella è autrice dei successi editoriali È tutta colpa del Principe Azzurro e Un uomo non è mai così sbagliato come quando sembra giusto. Analista, terapeuta e mediatrice familiare, specializzata al “William Alanson White Institute of Psychiatry, Psychoanalysis and Psychology” di New York, ha condotto per la Rai inchieste su problemi di attualità e collabora con varie testate giornalistiche. A Firenze è responsabile del Centro di sostegno Psico-Affettivo e, a Lucca, dello sportello gratuito “L’amore imprigionato” per la cura delle dipendenze affettive.
 
 
INFO
EDISON BOOK STOREpiazza della Repubblica 27r FIRENZE 055213110 www.libreriaedison.it


 

lunedì 10 gennaio 2011

Divier Nelli a Pistoia il 20 gennaio: UNA NUOVA COLLANA DI GIALLI

All'appuntamento con i GIOVEDÌ DEL GIALLO DEL 20 Gennaio alle ore 17,00 presso la Biblioteca San Giorgio sarà presente
 
DIVIER NELLI, direttore della nuova collana GIALLI RUSCONI  



Giallirusconi 
GIALLI RUSCONI
Una nuova collana, diretta dello scrittore Divier Nelli, dedicata alla narrativa di tensione italiana e straniera, che punta sulla qualità delle storie, sulla fedeltà delle traduzioni, sulla cura e i prezzi contenuti dei volumi. L'obiettivo è quello di soddisfare tutti gli amanti del genere e non solo, spaziando dal giallo classico, al giallo storico, dalla spy-story all'hard-boiled, dalla crime story al noir e al progressive-noir e proponendo anche perle come il primo giallo della letteratura italiana. Scrittori esordienti, emergenti italiani e stranieri, grandi firme anche estere mai pubblicate nel nostro paese. Una ventata di novità con storie inedite, intriganti e avvincenti.
 
I primi due titoli della collana
 


Ombradestino


1979: Stefano e Giulio, giovani studenti universitari, vengono arrestati perché coinvolti in una storia di terrorismo. Un oscuro funzionario di polizia e un colonnello si occupano dell'inchiesta. I due amici risulteranno estranei alle vicende, ma le loro vite sono ormai segnate. Sedici anni dopo, Stefano è ispettore di polizia e Giulio tenente dei carabinieri. Il primo viene fatto infiltrare in una organizzazione di trafficanti di armi che ha legami con la mafia e le formazioni paramilitari che combattono nella guerra della ex Jugoslavia; il secondo incaricato di indagare sull'inspiegabile suicidio di un giovane carabiniere che lo porterà sulle tracce di un uomo misterioso che dovrebbe essere morto da anni. In mezzo a ricatti a sfondo sessuale, loschi legami politici, servizi segreti più o meno deviati, conflitti a fuoco, rischiose missioni nei Balcani e pericolosi viaggi fino a Knin, i due amici scopriranno non solo una terribile e scomoda verità, ma anche che i loro destini sono irrimediabilmente intrecciati.
 
Gli autori
Daniele Cambiaso è nato a Lavagna (GE) nel 1969 e vive a Genova. Insegnante di materie letterarie, si è occupato di letteratura mystery su riviste (Delitti di carta, Culture) e siti specializzati (Gialloweb, Giallo & Co., ThrillerMagazine). Il thriller storico Ombre sul Rex (Fratelli Frilli Editore, 2008) è il suo romanzo d’esordio. Suoi racconti sono apparsi su numerose antologie, tra cui Carabinieri in giallo (Giallo Mondadori, 2008), La tierra de los caìdos (Robin, 2008) e Bersagli innocenti (Dario Flaccovio, 2009). Ha curato con Angelo Marenzana le antologie Crimini di regime (Laurum, 2008) e Crimini di piombo (Laurum, 2009); inoltre ha partecipato alla stesura del saggio collettaneo Pare… letteratura (Longo, 2008).
 
Ettore Maggi è nato a Cagliari nel 1967 e vive a Sestri Ponente (GE). Lavora come tecnico di laboratorio, traduce dallo spagnolo e collabora con riviste e case editrici. Nel 2003 ha vinto la sezione giovani del XXXVI Premio Teramo. Ha pubblicato Il gioco dell’inferno (Besa, 2009) e ha partecipato a varie antologie tra cui Fez, struzzi e manganelli (Sonzogno, 2005), Professional Gun (Segretissimo Mondadori, 2007), Anime Nere Reloaded (Mondadori, 2008) e Carabinieri in giallo (Giallo Mondadori, 2008).
 



 


miocadavere




  La storia
 Napoli 1826: Daniel Fritzheim, alias Daniel De Rimini, è un giovane e talentuoso maestro di musica assetato di ricchezze e disposto a tutto per ottenerle. Lucia è una poveretta che, dopo la morte dei genitori, si ritrova costretta a badare i suoi quattro fratelli. Emma è la bellissima e ricca ereditiera di una nobile e potente famiglia spagnola, abituata ad avere tutti gli uomini ai suoi piedi. Edmondo è un baronetto milionario che ha condotto una vita dissoluta in giro per il mondo ed è divorato da una ossessione.
Chi sono i Cavalieri del Firmamento? Chi è in realtà il misterioso Maurizio Barkley? E che cosa lega tutte queste vite, apparentemente così lontane tra loro, ad un cadavere? Scritto da Francesco Mastriani nel 1852, Il mio cadavere è da molti considerato il primo giallo della letteratura italiana.
  

 



Questo titolo prestigioso è stato inserito perché considerato il primo giallo della letteratura italiana. In questa edizione rivista de Il mio cadavere, il curatore non ha aggiunto o sottratto nulla alla trama architettata da Mastriani nel 1852. Si è solo limitato a togliere alla lingua un po' di ruggine, i numerosi segni lasciati dal tempo; a fare, se preferite, una sorta di lifting o di restauro. Non troppo pesanti però, quanto basta per permettere ai lettori del 21° secolo di affrontarlo con più agio e di apprezzarlo.
 



 
  L’Autore

 



Francesco Mastriani(Napoli, 23 novembre 1819 – Napoli, 7 gennaio 1891) fu un giornalista, un drammaturgo e uno scrittore molto prolifico. Autore di romanzi d'appendice di grande successo, gettò le basi del Verismo. Tra i suoi romanzi (oltre cento titoli) si ricordano: La cieca di Sorrento (1852), Matteo l'idiota (1857), Quattro figlie da maritare (1861), La poltrona del diavolo (1861), Il materialista, ovvero Imisteri della scienza (1863), I vampiri (1868), La sepolta viva (1889).
 
  Il Curatore:

 



Divier Nelli è nato nel 1974 a Viareggio, dove vive e lavora. E' autore de La contessa  (2002), Falso Binario (2004) entrambi per Passigli editori, Il lungo Inganno scritto a quattro mani con Leonardo Gori (Hobby & Work, 2009). Suoi racconti sono stati pubblicati su numerose antologie tra cui Fez, struzzi e manganelli (Sonzogno, 2005) Delitti in provincia (Guanda, 2007, Tea, 2009) Seven 21 storie di peccato e paura (Piemme, 2010).