venerdì 30 novembre 2007

Grammatica (drammatica)

Io e Carlo Menzinger ogni tanto, in fase di revisione di quanto scritto in comune, ci scambiamo dotte (?) disquisizioni sulla grammatica italiana.


Pubblico un estratto di queste conversazioni on line, con alcune mie osservazioni sulla punteggiatura nei dialoghi.






Ho letto vari libri di grammatica e sono giunto alla conclusione che le regole della grammatica italiana sono ben meno "codificate" di quanto si potrebbe supporre. Ovvero: su molti punti ognuno ha le sue interpretazioni e fa come vuole (rileggendo questa mail mi è venuto in mente la virgola prima del "ma". C'è chi la vieta in senso assoluto, come sosteneva la mia vecchia maestra e per anni sono andato avanti seguendo questa indicazione, chi la vorrebbe sempre, chi dice di distinguere caso per caso).

Inoltre è bene conoscere le regole base, ma queste possono poi essere talvolta consapevolmente violate per raggiungere effetti particolari.

 

Per la puntaggiatura nei dialoghi, poi l'anarchia è totale. Basta scorrere i vari libri italiani moderni che ognuno ha nella propria libreria.

Io, ad esempio, in sede di pubblicazione de L'unico peccato, ho convenuto con l'editore di eliminare le virgole prima degli incisi, che rappresentano sostanzialmente un inutile appesantimento, dato che la pausa nella frase viene già determinata dall'inciso.

Quindi io ormai:

 

- Ho mangiato pere, - precisò Paolo - mele e mandarini.

 

lo scrivo sempre

 

- Ho mangiato pere - precisò Paolo - mele e mandarini.

 

Detto questo, in linea di massima, il fatto che nei dialoghi la punteggiatura dovrebbe seguire quanto precede l'inciso potrebbe anche tornarmi. Vedo però, che nelle ultime cose che sto scrivendo tendo a eliminare anche il punto, oltre che la virgola, prima dell'inciso, e a far scivolare il punto al termine dell'inciso quando voglio che la frase successiva inizi con una maiuscola (alla fine, la punteggiatura dipende da come voglio che inizi la frase successiva. E' lei che comanda, non la conclusione della frase precedente).

Ad esempio.

 

Lui scosse la testa. – Tutte le cameriere sono orientali – disse. – Al massimo, tra i maschi, abbiamo alcuni ragazzi dei paesi dell’est europa.

 

- Inginocchiati – disse.

 

- E tu chi minchia sei? – disse la mia bella





Per chi volesse approfondire la  conoscenza della sconcertante inesistenza di regole codificate per la grammatica italiana


consiglio



Bice Mortara Garavelli



  • Prontuario sulla punteggiatura Interessante analisi della punteggiatura. Mi serviva a chiarirmi alcuni dubbi sulle regole della grammatica italiana. Mi ha confermato che le regole della grammatica italiana sono abbastanza evanescenti e ognuno fa come gli pare.



e, semplicemente, segnalo


 




  • Fare il punto di Autori vari della Scuola Holden di Baricco. Un opuscolo con note sulla punteggiatura allegato alla serie di fascicoli “Scrivere” della De Agostini. È un libretto che tratta la punteggiatura da un punto di vista “filosofico” più che tecnico. Tutto molto gigioneggiante e di poca utilità pratica.



 

Scuola Holden

2 commenti:

katiuccia ha detto...

Sergio! Non mi sono scordata, accendevo ora giusto per integrare! Che piacere mi hai fatto passando! Un abbraccio e a presto!

scriverecala ha detto...

Grammatica (drammatica) - 2[..] Parlando del mio precedente post sulla grammatica, Roberto Santini mi ha segnalato un altro aspetto su cui concentrare l'attenzione, oltre alla punteggiatura. Spesso, egli osserva, vari scrittori fanno un uso praticamente anarchico e talvolta decisame [..]