mercoledì 28 novembre 2007

Poeti a tutta birra

Venerdì scorso, poi, dopo la presentazione di Leoni, in un momento di autolesionismo ho mangiato due hamburger da McDonald e sono andato a vedere il Poetry Slam alla Stazione di Confine (l'autolesionismo è riferito agli hamburger, non alle poesie; anche se taluno potrebbe pensare il contrario).


Dire che ho avuto qualche problema a raggiungere la Stazione di Confine, posta in cima ad una Via Pisana a senso unico, in una zona funestata da cantieri e strade interrotte per lavori, è un eufemismo.


Basti rilevare che sono finito due volte a Scandicci e, alla fine, non trovando altra soluzione, mi sono fatto un lungo tratto di via Pisana chiusa al traffico bucando un enorme cartello di divieto di accesso (si può essere multati per confessioni rese sul blog? Direi di no: come testimoniano il mio romanzo e i miei racconti, sono uno che si immagina storie e fatti non realmente accaduti. Tutto quanto sopra detto è solo una drammatizzazione che non ha alcuna attinenza con la realtà. Detto questo posso proseguire nuovamente tranquillo).


Insomma, mi sono perso le eliminatorie e ho visto solo il girone finale dello scontro tra poeti. Come mi aveva preannunciato Rosaria Lorusso, più che a poesia ho assistito al "cabaret della poesia", con il pubblico che applaudiva e rideva spesso e volentieri. Simpatici i poeti, e bravi a recitare i loro testi. Alla fine ha vinto Tommaso Lisa, se non erro.


Al termine dell'esibizione mi sono trattenuto lungamente a un tavolo ingombro di bottiglie di birra insieme a Fabio e Fabrizio, due bloggers conosciuti alla cena dei bloggers fiorentini del 14 aprile 2007. Siamo rimasti a conversare fino a quando non sono venuti a spengere le luci del locale. Ottima serata; ci siamo ripromessi di rincontrarci al più presto, senza lasciar passare altri sei mesi. Ci sarà occasione: è previsto che ci sia un poetry slam ogni mese.



8 commenti:

Menzinger ha detto...

Lo so che mi inviti sempre ma non vengo mai. Una volta forse ci riuscirò!

akio ha detto...

un post delizioso e lieve.

Lavorini ha detto...

si narra che a causa del caos di via pisana esistano ancora partigiani intrappolati che non sono a conoscenza della fine della guerra.

scriverecala ha detto...

Per non passare per scemo non ho scritto quanto tempo ho passato a girare intorno alla Stazione di Confine cercando di arrivarci.

Ora mi sono fatto spiegare. Si lascia la macchina in Via Baccio da Montelupo e poi si va a piedi in via Pisana. Arrivare in quel posto in auto senza bucare divieti o sensi unici credo sia tecnicamente impossibile.

Lavorini ha detto...

pensa a me che ci vivo da quelle parti!

sedge ha detto...

Per solidarietà non scriverò nemmeno io quanto ci ho messo per trovarla quella sera.
Sapendo che ogni volta che ho a che fare con Scandicci e dintorni mi perdo con matematica precisione, sono arrivato mooolto tempo prima: e l'ho impiegato tutto.
E' stata una gran bella serata comunque, quindi ne organizzeremo delle altre.

Grazie del commento Sergio, è bellissimo.

Nel frattempo, dopo avermi traviato sulla via della poesia on the road con il poetry slam, tu e Menzinger mi avete gettato nell'allomondo delle ucronie avrò molte domande al nostro prossimo incontro.

A presto.



A presto

sedge ha detto...

......e per rispondere al tuo post sulla punteggiatura, appunto, nel'ultima frase del post precedente ci andrebbe una virgola o un punto o una congiunzione.

......"e" avrò molte domande al nostro prossimo incontro.

Ma il rapporto con la tastiera, è pertinente con la grammatica e con uno scorretto uso di virgole e punti? :-)

scriverecala ha detto...

In effetti, Sedge, l'uso veloce della tastiera fatto nelle mail e sui blog, prescindendo dagli errori di digitazione, porta a tollerare certe violazioni grammaticali che non sarebbero accettate in altri contesti.