domenica 11 novembre 2007

Un mare di delitti

Giovedì 8, alla Melbookstore Seeber di Firenze c’è stata la presentazione dell’antologia della Laurum di Un mare di delitti (per maggiori dettagli vedi qui, per l’elenco completo dei post in cui vengono presentati gli scrittori i cui racconti compaiono nell’antologia clicca qui).


Conducevano la serata il sottoscritto e Nino Filastò, uno degli autori.


Oltre a Filastò, tra chi aveva partecipato all’antologia, erano presenti anche Paola Alberti, Graziano Braschi, Daniele Nepi, Mario Spezi e Roberto Santini. E’ intervenuta anche la curatrice della raccolta, Margherita Innocenti.


Dopo la mia introduzione (poco seria, come lo sono, in fondo, anch’io) ha parlato a lungo Filastò che, con la sua notevole personalità e il suo spirito, ha spiegato alcuni retroscena della nascita dell’antologia. In particolare, anche se ciò non risulta poi particolarmente evidente dalla struttura finale del volume, ad ogni autore era stato assegnato un vento a cui ispirarsi. Filastò avrebbe voluto il Libeccio, ma questo era già stato preso da Solito. In conclusione, visto che a quel punto tutti i venti “buoni” erano già stati assegnati, gli è toccato il Levante che, a dir suo, è un vento metereologicamente e letterariamente insignificante. Alla fine se l’è cavata dicendo in una frase del racconto che i suoi protagonisti procedevano a vela mentre “spirava un leggero vento proveniente da Levante”. E così anche il vento è stato sistemato.




Dopo hanno brevemente parlato tutti gli autori presenti e la curatrice, rendendo l’incontro, come minimo, vario.
Scherzo, naturalmente.



Alla fine, a prescindere dal mio intervento sul quale lascio ogni giudizio a chi l’ha ascoltato, mi pare che la presentazione sia stata interessante e che chi sia venuto si sia anche divertito. E se chi era lì è stato bene io ne sono lieto, dato che questo era lo scopo che doveva essere raggiunto; infatti “dovere di ogni cosa è essere felicità, se non son tali le cose sono inutili o dannose” (da Conversazioni di Jorge Luis Borges).


3 commenti:

utente anonimo ha detto...

Ciao Sergio, mi ha fatto piacere conoscerti. Mandami la tua mail e intanto ti do la mia: filippoda@hotmail.com
Il commissario si chiama Beppe Montana, fu ucciso a Porticello il 28 lugliio 1985. Pare si stesse occupando di Arturo Cassina, oggi cavaliere di gran croce dell'ordine del santo sepolcro.
A presto
giorgio

sedge ha detto...

Ciao Sergio...spero proprio per la prossima volta di esserci.

Ti ricordi del mio intervento venerdì?....bene, mi hanno tenuto fino alle 15.00 tutto pronto, con cannule e pigiamino e poi....poi mi hanno mandato a casa, robe da matti.
Tuttavia non sono riuscito a venire per l'ora.

A presto.

scriverecala ha detto...

@ Sedge... non ho parole. In bocca al lupo per il prossimo giro, e speriamo sia la volta buona.

@ Giorgio... Grazie, di Montana parlerò nel prossimo post. Congratulazioni ancora per Maremma Mystery.