martedì 24 aprile 2007

Gomorra di Roberto Saviano

Il libro Gomorra di Roberto Saviano parla della profonda influenza della Camorra sulla vita del nostro paese.


Gomorra è un'opera più giornalistica che letteraria, anche se si muove in taluni casi un po' al confine, con l'intento, quasi sempre riuscito, di coinvolgere emotivamente il lettore nell'inchiesta. Ma il libro è davvero impressionante nei suoi contenuti ed andrebbe fatto leggere a scuola, magari al posto dei Promessi Sposi (entrambi, in fondo, trattano dell'arroganza e dello strapotere dell'illegalità).



Dopo che lo hai letto capisci perché in Italia non ci sono tanti giornalisti che fanno inchieste vere: è inutile.



In un paese decente dopo l’uscita di un libro che racconta cose come queste (ma in teoria non ci sarebbe bisogno di aspettare un libro) la lotta alla criminalità e la riconquista della sovranità dello Stato e della legalità su una parte così ampia del suo territorio sarebbe la prima delle priorità del governo e dell’opinione pubblica. Invece non succede niente. Come non succede niente dopo le inchieste di Report e di altri pochi che continuano a denunciare cose gravissime. Dopo averle sentite, queste inchieste, ci si aspetterebbe per il giorno dopo sconquassi politici e giudiziari, invece non succede mai nulla. Allora è inutile fare le inchieste. Fanno bene i giornalisti che si occupano del Grande Fratello.


 

Io Gomorra l'ho regalato a molti, in ogni occasione, perchè mi pare un gesto di civiltà e perchè mafiosi e camorristi non sono un problemi di quelli che stanno sotto Roma ma sono già arrivati anche qui, e li abbiamo sotto casa e non ci rendiamo conto di niente.

9 commenti:

CristinaFlo ha detto...

la cosa terribile è che ci se ne può rendere conto anche solo denunciando noi stessi qualcosa che non va... si viene ascoltati? no. oppure sì. per 15 giorni esatti. poi ritorna tutto prontamente come prima. non mi sorpprende che anche a livelli più alti le cose vadano nello stesso identico modo (se non peggio).

Pralina ha detto...

Hai ragione, condivido in pieno. E' un'Italietta che parla solo di scandaletti rosa e di veline. Il resto? meglio mettere la testa sotto la sabbia e "tirare a campà".

anamor ha detto...

mi ritengo una persona che denuncia tutto,che appena vedo qualcosa che non và lo sottolineo ad alta voce. Leggo l'Espresso e tutte le sue inchieste e riflettendo sopra quanto leggo, la prima conclusione, mio malgrado, è che almeno si potevano risparmiare gli alberi. Perchè l'Italia è così inerte e connivente verso tutto quello che invece andrebbe represso e messo alla gogna? Perchè forse, alla fin fine, si cerca sempre di riuscire a guadagnare qualcosa dall'illegalità? Saviano è un tosto, non sò quanto di buono ci sia in lui, della sua storia non conosco molto, ma di sicuro ha avuto coraggio, e in Italia le persone che dimostrano coraggio per la difesa dell'illegalità sono veramente poche e sempre meno.Purtroppo.Saluti cari.Anam Or

visionioniriche ha detto...

magari avessi un amico come te che mi regala sti libri...anch'io lo avevo chiesto per natale ,ma non è arrivato..ormai credo che me lo comprero' da sola......:-))
buon ponte ,se lo fai......io lavoro domani:-((Cami

scriverecala ha detto...

Condivido tutti questi commenti. Devo ancora capire se il problema è solo dell'Italia o se è generale. Vedo però che in altri paesi ogni tanto qualcuno si dimette e qualcuno va in galera (restandoci).
Quindi credo proprio che noi si stia messi un po' peggio.
Da rifletterci un po' per capire perchè (e, soprattutto, se c'è rimedio).

Per Visioni: prova col compleanno.

Paniko23 ha detto...

Anch io ho letto il libro. Molto bello devo dire.e anche l'autore è un tipo in gamba

visionioniriche ha detto...

ehehe,Sergio,risolverei poco,è l'11 dicembre!!!quindi ,ripeto,meglio che me ne occupi da sola..
un saluto..finiti i 730 familiari???

utente anonimo ha detto...

Chissà se qualche insegnante di liceo non abbia già assegnato Gomorra ai suoi studenti tra i libri da leggere...

scriverecala ha detto...

Speriamo.
Non saprei bene quale potrebbe essere l'età giusta.
Forse terza media, o prima superiore.