martedì 3 aprile 2007

Già che siamo a parlare di Guccini

Il mio post del 27 marzo “Tutti i mali del mondo” si apre con un verso di Guccini, ovvero:


 


"Quante volte per altri è vita quello che per noi è un minuto"       


Francesco Guccini - "Antenòr" - Metropolis - 1981 Emi Italiana SpA


 


Questo verso di Guccini l'ho citato anche ne L'unico peccato, perchè rappresenta uno dei temi del mio romanzo.




La canzone Antenòr, secondo me, è una specie di capolavoro e altre sue strofe che mi tornano spesso in mente sono:



ANTENOR CHIESE DA BERE, E SCAMBIO' QUALCHE SALUTO /
CALMO E SERIO DANZO' TUTTO IL RITUALE ORMAI SAPUTO /
UOMO E UGUALE COI SUOI PARI /
QUASI PARI CON GLI ANZIANI /
COME BREVE QUELLA SERA, COME LUNGHI I SUOI DOMANI


 


La canzone è tratta da un episodio narrato nel Don Segundo Sombra di Guiraldes, al quale sono giunto guidato da riferimenti borgessiani.


 


E poi dicono che "sono solo canzonette".


 


Ne L’unico peccato ho citato anche delle altre strofe di Guccini, che è uno degli autori che più amo (e che, tra l’altro, si diletta anche a scrivere gialli.)


 


La citazione è la seguente.


 


E passa il tempo - Dove l’avvocato ripensa ad una canzone


 


"E passa il tempo e cambia ogni cosa /


La morte e la vita non cambiano mai /


L'inverno è tornato, l'estate è finita /


La morte e la vita rimangono uguali."


 


Renzo richiamava alla mente le strofe di questa canzone quando voleva trovare riparo da forti passioni. Questo dolore, questo amore che ora ti pare tutto, tra qualche anno sarà solo un ricordo appannato, pareva dirgli la prima strofa. E la seconda gli suggeriva che quegli eventi che ora tanto lo agitavano altro non erano che la banale ripetizione, per l'ennesima volta, di vicende che erano già state vissute innumerevoli volte da altri uomini e donne. Le storie, in fondo, sono un piccolo numero; con infinite minuscole variazioni, è vero, ma se si levano gli orpelli si ricade sempre nelle solite. Puoi girarlo o condirlo come vuoi, ma, alla fine, un amore non ricambiato rimane sempre un amore non ricambiato. In realtà, Guccini e i Nomadi non nominavano il tempo e cantavano "E cade la pioggia e cambia ogni cosa" ma certo volevano dire quello che Renzo ricordava. O forse no; ma ognuno prende quello che vuole dalle canzoni, è questo il loro bello.

2 commenti:

visionioniriche ha detto...

I blog di Akio li conosco già..credo di essere arrivata al tuo proprio da li..ciao buona serata..

razza75 ha detto...

Guccini è anche uno dei miei preferiti.
In particolare amo molto Don Chisciotte e L'incontro.