lunedì 21 luglio 2008

Parigi 1985 - 20

Parigi 1985 - 20



Mostra di Renoir, ennesima abbuffata di tele e pennelli.
In mezzo a questa folla che impersonale gremisce le sale mi viene da chiedermi perché i quadri difficilmente mi commuovono più di tanto, a prescindere dagli stili e dagli autori.
Come in tutte le cose la motivazione estrema può essere ricondotta alla filosofia sulla quale consciamente od inconsciamente uno imposta la sua vita. Da qualche tempo, e con sempre maggiore convinzione, io ritengo che la felicità sia intuire l'armonia che si nasconde dietro al mondo e entrarne, per qualche istante pregno di gratitudine e di orgoglio, a far parte e dunque pratico una visione estetica della vita continuamente tesa a scorgere e scoprire i sottili legami che nascono, naturali o artificiali, tra forme, colori, parole, linee e suoni.
Per difetti di sensibilità o cultura questa mia ricerca di armonia mi risulta semplicissima nell'esame della natura che ci circonda e senz'altro agevole nel campo delle lettere e della musica e in taluni casi anche nell'architettura, tutte cose che riescono facilissimamente a produrre in me emozioni e sentimenti, mentre invece pittura e scultura ben più di rado riescono a smuovere il mio cuore, condizione indispensabile perchè io mi senta vivo.
Forse è per questo che tra gli impressionisti ammiro tantissimo i paesaggi intensi di Monet, Sisley e Pizzarro. In quei quadri la pittura riesce a trasmetterci la dolcezza e la serenità della natura.




Testi di Sergio Calamandrei (www.calamandrei.it)

Foto di Akio (Caro televip e A video spento)

  


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Segue…



3 commenti:

akio ha detto...

ottimo accostamento

18emme75 ha detto...

wow, che collaborazione fruttuosa!

scriverecala ha detto...

Purtroppo siamo ormai alla fine...

Ma vedremo di riproporre la cosa in altri modi.