giovedì 10 luglio 2008

Parigi 1985 - 18

Parigi 1985 - 18

La cosa che più mi cruccia dopo un mese passato in questa splendida città è ch'io l'ho solo vista, sia pure da capo ai piedi, e non l'ho vissuta.




Ho ammirato Parigi, le sue costruzioni, i suoi parchi, i musei, i negozi come un qualsiasi turista, voyeur frettoloso, che si ciba di immagini e cerca di immortalarle in improbabili fotografie, che dice "che bello!" e sbalordisce nei luoghi previsti, concepiti ed adibiti a tal scopo. Questa città io non sono riuscito a penetrarla; percepisco in lei una grandezza immensa della quale mi sono state concesse solo le briciole attraverso i simulacri esteriori dei monumenti.




Viverci a Parigi, forse, conoscerne gli abitanti, ma quelli veri, che portano in loro lo spirito, la cultura e la storia di questa metropoli; questo si potrebbe fare e tanti, nei secoli, lo hanno fatto.
Ma è una impresa ardita e probabilmente inutile. Dopoditutto ci si può accontentare degli indizi e dei simboli che ci vengono offerti; essi da soli bastano a colpire un animo, a far riflettere e, cosa sempre più importante e rara, ad emozionare.





Testi di Sergio Calamandrei (www.calamandrei.it)

Foto di Akio (Caro televip e A video spento)

 


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Segue…




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