martedì 1 luglio 2008

Parigi 1985 - 14

Parigi 1985 - 14



Alcune vetrate conservate nella deliziosa chiesa di St. Etienne du Mont e le cortesi spiegazioni di un gentile prete mi portano ancora una volta a considerare quale funzione avesse il simbolismo per le genti medievali.
Ogni elemento di quelle composizioni ha un significato allegorico o dottrinale che ora mi viene svelato dal mio coltissimo accompagnatore ma che certo doveva apparire chiaro ed evidente a buona parte degli antichi parrocchiani.
Sgomento, mi immagino la vita dei più istruiti di quegli uomini, dai discorsi continuamente avvolti in metafore e riferimenti religiosi.
Ma, a ben pensarci, ogni epoca vive immersa nei suoi simboli e la cultura stessa non è altro che l'insieme di queste idee comuni, e dunque rassicuranti, delle quali noi ci serviamo per facilitare le nostre comunicazioni. Logico dunque che in quell'epoca priva di scuola e di mass media ci si appoggiasse all'unico patrimonio culturale universale; quello della Chiesa.
Comunque è difficile immaginarsi di vivere in un mondo nel quale ogni cosa ed ogni fatto era così direttamente riferibile a Dio o al Diavolo, al bene o al male.
L'uomo medievale era un pratico immerso in un universo trascendente.



 



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Testi di Sergio Calamandrei (www.calamandrei.it)

Foto di Akio (Caro televip e A video spento)

 


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Segue…





3 commenti:

akio ha detto...

i tuoi appunti sono dettagliatissimi... la prossima volta che vado a parigi me li porto e... scatto le relative foto!

scriverecala ha detto...

Effettivamente alcuni abbinamenti foto-testo sono dei falsi storici (come le visioni dall'alto di Parigi che sono tutte dalla Tour Eiffel) ma spero che i nostri visitatori non si formalizzino troppo.

Effimeramente ha detto...

davvero i tuoi appunti sono un prezioso taccuino.
Io ho appena iniziato a buttare giù le mie impressioni e le prime foto. Il mio è stato un viaggio breve ma intenso :)