giovedì 19 giugno 2008

Parigi 1985 - 9

Parigi 1985 - 9



Siamo stati, come d'obbligo vista l'eccezionalità dell'esposizione, a visitare la grande mostra degli impressionisti tenuta nel grazioso museo Jeu de Paume. Un'amica, esperta di storia dell'arte, ci spiegava con ardore quello che osservavamo raddoppiando in tutti noi interesse e piacere.
Fu lì che compresi, mai troppo tardi, come sia importante avere una buona guida che oltre che "vedere", faccia "capire" le cose.
Pur nella nostra modesta cultura artistica azzardammo pareri e giudizi e nacquero discussioni ed addirittura fazioni.
Io, che amo i paesaggi, presi ad adorare Monet e tra i minori gradii Sisley e Pizzarro.
Il fatto che apprezzassi solo in parte Renoir e per niente Cézanne, Manet, Toulouse Lautrec e Van Gogh fu considerato da taluni provocatorio e forse in parte lo era: spesso accade, infatti, nelle discussioni, di radicalizzare le proprie tesi per il solo gusto di contrariare gli altri.


Comunque, a parte questi divertimenti retorici e sofistici, l'importante è ricordarsi sempre che al di là delle preferenze, che in quanto tali sono soggettive ed arbitrarie, quel che conta è osservare e confrontare, esaminare tutto con attenzione ed umiltà, vedere se in qualche modo riusciamo ad ampliarci ed arricchirci. Ma questo naturalmente vale in ogni cosa, non solo per le mostre.
Peccato che tutto ciò non sia semplice da ricordarsi; così spesso mi accorgo che, senza volere, umilmente pontifico.



Testi di Sergio Calamandrei (www.calamandrei.it)

Foto di Akio (Caro televip e A video spento)


 


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Segue…





1 commento:

akio ha detto...

è un interessante pontificare... parola