Parigi 1985 - 8
Il Louvre in meno di due ore distrugge i suoi visitatori; s'incrociano negli interminabili corridoi automi dal passo stanco e dallo sguardo spento.
.
L'abbondanza di capolavori genera indifferenza; ne fanno le spese soprattutto gli autori minori, si cammina svogliati, si cercano i divani. Triste rivelazione è passare di fronte ad uno specchio: talvolta, sconvolti, non ci si riconosce neppure.
.
.
La Gioconda è un quadro immenso che palpita delle tue stesse emozioni: se sei triste Monna Lisa condivide il tuo cruccio, se sei contento si allarga il suo sorriso e sempre, in ogni caso, siete soli tu e lei perchè ovunque i suoi occhi ti seguono e si fissano nei tuoi. Come non si può amare un quadro che vive, anche se solo di luce riflessa?
Testi di Sergio Calamandrei (www.calamandrei.it)
Foto di Akio (Caro televip e A video spento)
2 commenti:
Stupenda Parigi. Ci torno sempre volentieri ed ogni volta è diversa.
ciao carlo... ed ogni volta si scopre qualcosa che ti far venire la voglia di tornarci...
Posta un commento