martedì 17 giugno 2008

Parigi 1985 - 8

Parigi 1985 - 8

Il Louvre in meno di due ore distrugge i suoi visitatori; s'incrociano negli interminabili corridoi automi dal passo stanco e dallo sguardo spento.


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L'abbondanza di capolavori genera indifferenza; ne fanno le spese soprattutto gli autori minori, si cammina svogliati, si cercano i divani. Triste rivelazione è passare di fronte ad uno specchio: talvolta, sconvolti, non ci si riconosce neppure.


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La Gioconda è un quadro immenso che palpita delle tue stesse emozioni: se sei triste Monna Lisa condivide il tuo cruccio, se sei contento si allarga il suo sorriso e sempre, in ogni caso, siete soli tu e lei perchè ovunque i suoi occhi ti seguono e si fissano nei tuoi. Come non si può amare un quadro che vive, anche se solo di luce riflessa?


Testi di Sergio Calamandrei (www.calamandrei.it)


Foto di Akio (Caro televip e A video spento)


 




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Segue…




2 commenti:

Menzinger ha detto...

Stupenda Parigi. Ci torno sempre volentieri ed ogni volta è diversa.

akio ha detto...

ciao carlo... ed ogni volta si scopre qualcosa che ti far venire la voglia di tornarci...