lunedì 4 febbraio 2008

Orme gialle

Sabato 2 febbraio 2008, alle 18, a Pontedera presso l'Auditorium del Museo Piaggio di Pontedera, si è tenuta la premiazione dell’edizione 2007 del concorso Orme gialle.


Ero lì, dato che il mio racconto Dante e Beatrice, diciotto vite spezzate è stato incluso nella lista dei racconti selezionati (e sarà quindi inserito nell'antologia di questa edizione del premio).

Tra i premiati c'era anche Francesca Padula, compremiata con me anche a Maremma Mystery 2007

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Il circolo culturale Orme gialle ha come Presidente Onorario Carlo Lucarelli che era presente alla premiazione. La giuria del concorso è formata da importanti addetti ai lavori, tra i quali Douglas Preston (che in questi giorni è nelle primissime posizioni delle classifiche Usa dei libri più venduti), Graziano Braschi, Piergiorgio Di Cara, Leonardo Gori, Giampaolo Simi, Mario Spezi.

Sabato erano presenti Lucarelli, Braschi, Di Cara, Simi e Spezi, oltre ad altri scrittori non facenti parte della giuria.

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Lucarelli ha raccontato che uscirà prima dell’estate un suo libro ambientato nelle guerre coloniali italiane, quello che lui ha definito il nostro far west, pochissimo sfruttato, al contrario di quello statunitense, dalla nostra letteratura e dal nostro cinema. Ma, indubbiamente, penso non sia semplice parlare degli italiani colonizzatori senza scivolare in preconcetti o visioni ideologiche molto rigide che possono facilmente togliere ogni afflato a qualsiasi trama o vicenda si intenda raccontare.

 

Il concorso l’ha vinto un ragazzo che lavora in Polizia, a Genova. Detto per inciso, in sala c’erano ben cinque poliziotti-scrittori (Di Cara, per esempio) e tutti noi ci siamo sentiti molto sicuri.

 

Dopo la premiazione ho partecipato anche a una cena convivivale con Lucarelli e gli altri scrittori intervenuti.

10 commenti:

visionioniriche ha detto...

Sergio Sergio..stai a vedere che qua piano piano ci diventi famoso..ti vedrei bene come collaboratore di Lucarelli in 'BLUNOTTE misteri italiani'
Apparte gli scherzi..complimentoni..e dimmi..com'è Lucarelli di persona? a m epiace molto come lavora e seguo sempre i suoi programmi..
un bacione,Camilla

18emme75 ha detto...

Lucarelli di persona è uguale a com'è in tv, no, Sergio? A volte lo vedo al bar e mi da questa impressione, e cammina velocissimo.
Sergio, non andare in tv se andarci significa vestirti di nero e usare sagome, o peggio, fare la sagoma.
Ah, comunque qui procediamo, e ...cavolo quanto sei bravo...

scriverecala ha detto...

Lucarelli dal vivo è esattamente come in televisione, anche vestito uguale.

Come persona è tranquillo e non entrante, non si da affatto delle arie.

Per gli amanti del gossip culinario, segnalo che si è diviso a metà una fiorentina con Spezi.

Menzinger ha detto...

Complimenti grande Sergio. Ti ho dedicato un nuovo post, fresco fresco (un terzo è in arrivo).

A proposito del periodo coloniale, su "Ucronie per il terzo millennio", che presenteremo assieme il 16 febbraio a Firenze, c'è anche un mio racconto sul Governatore della Tripolitania Vittorio Menzinger (che, tra l'altro, era anche un mio antenato).

akio ha detto...

riguardo al ringraziamento da parte di sabatini nel suo libro...
inizialmente voleva inserire una serie di "ipse dixit" che avevo raccolto negli anni e che gli ho mandato ma poi non ha utilizzato e poi perchè siamo amici di mail lui è un giornalista professionista che apprezza i miei blog ed è nata una stima reciproca.

utente anonimo ha detto...

Ciao dalla "compremiata".
Complimenti per il post.
Sei stato ad una cena con tutti loro: hai capito il Calamandrei...
Tu ti sei sentito "sicuro" data la presenza di tutti quei poliziotti?
Beh, ti comunico che c'era pure un carabiniere, non scrittore, ma semplicemente mio marito.
Posso dirti una cosa, tanto non ci sente nessuno...: sentire Di Cara e poi Simi parlare di come sono riusciti a lavorare in TV e vedere trasformati i loro romanzi in film mi ha fatto stare malino...
Oltre al fatto di avere opportunità di contatti, come quella offerta dalla partecipazione a premi letterari, ci vuole, come in tutte le cose, il fattore "C" o "F" che dir si voglia, cioè una gran fortuna.
Io ne ho conosciuta di gente (ad esempio una persona "a caso" che come sai era presente alla premiazione a Grosseto), eppure non credo che il mio romanzo vedrà mai gli scaffali di una libreria, figurati una trasposizione televisiva (mia grande utopia!).
La Fortuna quando mi intravede, gira i tacchi e va altrove.
Un caro saluto.
Francesca

P.S.: Concordo su quello che hai detto di Lucarelli, anche a me è parso più simpatico che in TV.

utente anonimo ha detto...

Mi sono dimenticata di dirti che nel blog degli eventi letterari ho messo un commento sulla premiazione nel post riguardante il premio.

Ri-Ciao.

Francesca P.

scriverecala ha detto...

Il commento di Francesca è su
http://fplibrielibri.style.it/archive.php

Per avere successo occorrono fortuna e applicazione intensa e determinatissima nel ricercarlo.

Io, personalmente, sento di non essere ai massimi livelli nell'applicazione e nell'intensità dello sforzo di scrivere e di promuovermi.

Non penso, quindi, che diventerò mai un "grande" scrittore.

Ma scrivere mi piace e continuerò a farlo.

sedge ha detto...

Grande Sergio!

...adesso pero' non trastullarti sulla celebrita'....:-)

A presto.

utente anonimo ha detto...

Ciao Sergio, ti rispondo dopo una vita, poiché ho avuto molti problemi col coputer causa vermetti vari, ho dovuto formattare tutto e poi cercando di non dimenticare nessuno ho reinpostato gli accaunt di posta e solo allora ho visto la tua E-mail, pensa KaspersKy l'aveva messo in quarantena considerandolo spam.
Auguri per tutte le tue iniziative, sei una persona capace e determinata ed è giusto che prendi ciò che semini, ti ringrazio per la pubblicizzazione del libro Ucronie del terzo millennio al quale ho partecipato anche io con il racconto "Giuseppe Garibaldi eroe di Roma" un saluto a tutti i tuoi fans e buone cose.