martedì 12 febbraio 2008

Le dieci regole per scrivere un buon giallo di Carlo Lucarelli

Le dieci regole per scrivere un buon giallo di Carlo Lucarelli

 

1)     Partire da un “mistero misterioso”, vale a dire coinvolgente, inquietante. Uno di quei misteri che non ti dai pace se non sai come vanno a finire.

2)     Centellinare le informazioni al lettore. Non raccontare tutto subito. Mantenere un’atmosfera di sospensione.

3)     Portare il lettore verso una prima soluzione del mistero. Poi con un colpo di scena aprire la porta ad un mistero successivo.

4)     Creare un buon personaggio-guida.

5)     Creare un buon personaggio che infittisca il mistero, che lo renda più complicato.

6)     Situare la storia in un’ambientazione conosciuta e credibile.

7)     Mantenere un ritmo di scrittura incalzante.

8)     Costruire una macchina narrativa, una storia, per raccontare qualcosa che si ritiene importante (n tempo lo chiamavano il “messaggio”)

9)     Scrivere con lo stile migliore. Scegliere le parole più belle.

10)Dimenticare tutte queste regole.

 

Tratto da Anonima Assassini. I delitti di Orme Gialle. Editrice Tagete. Raccolta dei racconti premiati e segnalati nella X edizione (2006) del premio Orme Gialle, con prefazione di Douglas Preston e con un intervento di Carlo Lucarelli. 

3 commenti:

MaxWeb ha detto...

...c'era uno scrittore di cui non ricordo il nome, che infilava il suo personaggio in una situazione assurda e poi scriveva il romanzo cercando di portarlo in quella situazione...

Menzinger ha detto...

Ottime regole, specialmente l'ultima! In effetti, ogni romanzo ha bisogno di regole proprie. L'unica che non seguirei è la sei, che forse per il giallo ha la sua importanza ma in altri generei letterari (vedi il fantasy o la fantascienza) è vera al contrario.

scriverecala ha detto...

In effetti la 6 (ambientazione conosciuta e credibile) è una regola abbastanza peculiare del genere giallo che vive bene anche in ambientazioni poco note o esotiche, ma trae giovamento da una ambientazione molto ben riconoscibile e credibile. E' per questo che talvolta gli autori indicano i numeri dell'autobus utilizzato o si documentano sui veri orari degli aerei, ecc.