martedì 19 febbraio 2008

E se la Serata Ucronica non ci fosse stata?

Cosa sarebbe successo se…? si chiede il narratore ucronico.

 

E dunque lo faccio anche io.

 

Cosa sarebbe successo se a un certo punto, per pigrizia, per mancanza di iniziativa, per carenza di entusiasmo, avessimo deciso di lasciar perdere tutto e di non organizzare la Serata Ucronica di sabato scorso?

 

Certamente il corso della Storia dell’Umanità sarebbe cambiato.

 

Infatti, quel ragazzino che era seduto in terza fila non avrebbe ascoltato il Prof. Marucelli che raccontava degli sforzi di alcuni scienziati che stanno cercando di effettuare un viaggio nel tempo, inviando indietro di qualche frazione di secondo un neutrone.

 

E quel ragazzino, che io non so chi sia, non si sarebbe appassionato all’idea e non avrebbe deciso di studiare Fisica.

 

E dunque non si sarebbe laureato col massimo dei voti, e poi trasferito in Svizzera e non avrebbe messo a punto la prima macchina per i viaggi nel tempo effettivamente funzionante.

 

E, soprattutto, non me lo sarei visto entrare nel mio studio oggi, tre giorni dopo la presentazione,  ormai adulto e con qualche capello bianco, per ringraziarmi di averlo fatto divertire col mio racconto Caput Mundi in quella Serata Ucronica che aveva forgiato il suo destino e la Storia del mondo.

 

Perlomeno questo è quello che mi sta raccontando il distinto signore che in questo momento siede dall’altra parte della mia scrivania.

 

Rammentiamo insieme quella Serata del 16 febbraio 2008, per lui ormai remota, mentre per me ancora vividissima nella memoria.

 

Ricordiamo la chiara e bella introduzione di Carlo Menzinger,

l’ampio intervento del Prof Marucelli che ha coperto sia gli aspetti letterari delle Ucronie, sia quelli scientifici sui multiuniversi e i viaggi nel tempo,

le parole dell’editore Antonello Cassan di Liberodiscrivere,

il mio intervento che, essendo io persona poco seria, tentava di essere brillante,

la divertente Kassata di Angela Rosati,

lo sfortunato Dante di Alberto Pestelli,

il Garibaldi creatore della bandiera della Magica Roma immaginato da Martino Pasquale.

C’erano poi altre due autrici, Gianna Campanella e Vera Bianchini.

E un folto pubblico che ringrazio (novanta persone circa secondo Carlo Menzinger, quattro secondo la Questura).

 

Al termine della presentazione c’è stato un rinfresco. Poi, quello che allora era un ragazzino se n’è tornato a casa, mentre gli autori, i loro familiari e taluni amici se ne sono andati a formare un tavolo da trenta persone in pizzeria (e lì l’affluenza è certificata dal numero di coperti indicato nella ricevuta fiscale).

 

Ora saluto il mio visitatore.

Quando sta già scendendo le scale mi viene in mente che lui conosce la storia dei prossimi trent’anni. Ho solo pochi istanti prima che scompaia. Gli faccio, quindi, la  domanda più importante.

 

- Quando vincerà la Fiorentina il terzo scudetto?

 

Lui mi sorride e non risponde.

 

Non so se gli è vietato di fornire informazioni sul futuro o se debbo seriamente preoccuparmi.

 

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Per info più complete sulle UCRONIE vedi qui.

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Per maggiori dettagli sulla serata vedi il post di Carlo Menzinger.

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1 commento:

Menzinger ha detto...

In effetti c'era qualche ragazzino (e anche loro si sono divertiti, pensate un po!). Chissà qual'era l'ucronico genio? Eh, eh!
Ciao
Carlo