venerdì 18 gennaio 2008

mafie varie

 


Ho idee abbastanza precise sull'argomento mafie.


E' un discorso un po' lungo. Per il momento vorrei solo dire che secondo me la lotta alle mafie è indubbiamente la prima priorità dell'Italia (anche se considerassimo la cosa soltanto dal punto di vista economico: si parla di scarsa crescita economica del nostro Paese, di problemi occupazionali e di evasione fiscale fornendo le ricette più disparate a questi problemi senza che mai venga citata nel dibattito l'influenza su questi fattori dell'esistenza di ampie fette di territorio non soggette, di fatto, al controllo dello Stato.  Il CENSIS nel 2003 ha quantificato gli effetti della presenza mafiosa, per le imprese meridionali, in 7,5 miliardi di euro l'anno negli ultimi 20 anni. La stessa presenza comporta la perdita di 180.000 nuovi posti di lavoro ALL'ANNO. Per quel che riguarda il fisco, guardando la cosa da un punto di vista sostanziale e non morale, mi chiedo con che faccia lo Stato possa pretendere da un commerciante di emettere gli scontrini quando lo stesso commerciante deve pagare il pizzo tutti i mesi, ha il negozio sommerso dai rifiuti e se gli capita di andare in ospedale deve pregare il Cielo perchè questo gli consenta di tornare a casa vivo).


E' facile immaginare quale Paese saremmo se ci liberassimo del fardello mafioso, o, almeno, lo riducessimo. Invece non se ne parla mai, come se la cosa non esistesse. Mi sembra sempre di rivedere il film di Benigni, Jonny Stecchino, dove lo "zio" illustra le piaghe della Sicilia (l'Etna, la siccità e ... quella senza dubbio più importante: ... il traffico)  


  http://www.youtube.com/watch?v=KRE6eSjfSSk


Ciò premesso, dato che più si parla di queste cose neglette e meglio è:


1) ho ricevuto questa segnalazione: "ciao, volevo portarti a conoscenza di questa petizione contro la mafia per chiedere il risarcimento danni a cosa nostra


molti blog e siti hanno gia aderito firmando e inserendo uno di questi banner


Speriamo voglia partecipare anche tu"


2) ho terminato adesso di leggere Diario della paura. Da via dei Georgofili la storia di un biennio di sangue. Un appassionato libro-inchiesta dove Silvia Tessitore ci illustra e riepiloga con impegno civile e amore per Firenze le vicende che portarono agli attentati mafiosi del 1993. Merita leggerlo per ricordare eventi recenti che paiono svaniti nella memoria collettiva attuale.

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Nel mio piccolissimo, poi, ho scritto un racconto sulle infiltrazioni mafiose in Toscana. Perchè quella della criminalità organizzata può parere a molti un problema lontano, che non riguarda il Centro e il Nord, mentre invece siamo ormai pienamente infiltrati e pieni di attività economiche impiantate con capitali qui riciclati. 

 

1 commento:

katiuccia ha detto...

Pensa che al concorso ho conosciuto una ragazza napoletana, Federica. lei mi diceva che da loro è inutile tentare di aprire un'attività, tanto ... (e quel "tanto" parlava da sè) e dunque son tutti lì a far concorsi pubblici. Mi è sembrato triste e fatalista. Lei poi quel concorso l'ha vinto.