martedì 5 giugno 2007

Alla fine della Fiera (dati sul mercato del libro) – 11

I libri possono essere divisi in Opere scolastiche (che non comprendono i testi universitari e parascolastici che fanno parte della varia), Opere per ragazzi e Opere di varia per adulti.

 

La Varia (che comprende in realtà un po’ di tutto, dai dizionari, alle guide turistiche, ai romanzi)  rappresenta con 49.767 titoli i tre quarti circa delle pubblicazioni.

Le opere scolastiche sono state 6.258 e hanno rappresentato il 18,1% del pubblicato del 2005.

Le opere per ragazzi sono state 3.718 pari al 8,6% delle opere pubblicate.

 

Gli scolastici e i libri per ragazzi alzano la tiratura media generale. Infatti la tiratura media degli scolastici è di 8.523 copie, quella dei libri per ragazzi è di 6.850 copie, mentre quella dei libri di varia è di 3.666 copie. Nel complesso la tiratura media delle opere pubblicate nel 2005 è stata di 4.373 copie.

 

A questo punto urgono due precisazioni.

 

La prima è che l’Istat rileva la tiratura, ovvero il “numero complessivo di copie di un’opera libraria, stampate contemporaneamente nella medesima forma.”

 

Quindi si parla di copie stampate e non di copie effettivamente vendute. In realtà, ove si voglia parlare di vendite occorre sottrarre alla tiratura, oltre alle classiche rimanenze di magazzino, le copie distribuite gratuitamente, quelle presso le librerie in conto deposito (che la libreria acquista solo nel momento in cui le rivende) e le copie che dopo essere state vendute vengono rese (se le librerie hanno acquistato con diritto di reso).

Nel complesso le rese e gli invenduti rappresentano una quota importante della tiratura. L’incidenza di questa quota viene influenzata da molteplici fattori e varia moltissimo da libro a libro. A titolo molto indicativo, non è lontano dalla realtà ipotizzare, almeno per i piccoli editori, una percentuale media del venduto pari a circa la metà della tiratura.    

 

La seconda precisazione è che a questo punto entriamo in piena legge Trilussa (ricordate: due polli più zero polli fanno un pollo a testa, ma uno dei due uomini muore di fame).

 

Dunque i libri di testo per le scuole primarie, che tirano mediamente quasi 23.000 copie, e i dizionari della Scolastica alzano la media mentre la Varia la abbassa.

 

Nella stessa Varia si va dai romanzi d’avventura e gialli che tirano mediamente 12.618 copie ai poveri libri di poesia che hanno una tiratura di circa 900 copie.

E, volendo distinguere, sulla media dei romanzi di avventura incidono negativamente, sia pur in maniera modesta dato il loro scarso peso in senso assoluto, le pubblicazioni dei piccoli e medi editori che abbassano il risultato ottenuto dai grandi editori.

 

Ma anche il risultato dei gialli dei grandi editori è formato dalle centinaia di migliaia di copie vendute da Faletti e dai ben più modesti risultati ottenuti da tanti altri.

 

Detto questo, andiamo a vedere i nostri polli

 

 

(Fonte principale: indagine Istat sulla produzione libraria – anno 2005

alcuni dati Istat sono stati rielaborati dall’autore)

 

Segue…

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