mercoledì 1 aprile 2009

Il manoscritto Voynich

Il manoscritto Voynich è considerato il libro più misterioso del mondo.



Ne esiste una sola copia, rinvenuta nel 1912 dall'antiquario russo Voynich, dopo circa tre secoli che se ne erano perse le tracce.


Il manoscritto non ha titolo, non se ne conosce l’autore ed è scritto in una lingua ignota che nessuno, nemmeno utilizzando i più moderni sistemi di crittografia, è mai riuscito a decifrare.




Il testo è troppo complesso e articolato per poter essere stato scritto indicando delle lettere a caso.


Sono state formulate le più svariate ipotesi. Riporto da Wikipedia:


"Nel 1978 il filologo dilettante John Stojko credette di aver riconosciuto la lingua, e affermò che si trattasse di ucraino, con le vocali rimosse. La traduzione però pur avendo in alcuni passi un apparente senso (Il Vuoto è ciò per cui combatte l'Occhio del Piccolo Dio) non corrispondeva ai disegni.

Nel 1987 il fisico Leo Levitov attribuì il testo a degli eretici Catari, pensando di aver interpretato il testo come un misto di diverse lingue medievali centroeuropee. Il testo tuttavia non corrispondeva con la cultura catara, e la traduzione aveva poco senso.

Lo studio più significativo in materia resta ad oggi quello compiuto nel 1976 da William Bennett, che ha applicato la casistica alle lettere ed alle parole del testo, mettendone in luce non solo la ripetitività, ma anche la semplicità lessicale e la bassissima entropia: il linguaggio del Voynich, in definitiva, non solo si avvarrebbe di un vocabolario limitato, ma anche di una basilarità linguistica riscontrabile, tra le lingue moderne, solo nell'hawaiano. Il fatto che le medesime "sillabe", e perfino intere parole, vengano ripetute con una frequenza tale da rasentare il beffardo, è attinente più ad una concezione inconsciamente accomodante, che non volutamente criptica.

L'alfabeto che viene usato, oltre a non essere stato ancora decifrato, è unico. Sono però state riconosciute 19-28 probabili lettere, che non hanno nessun legame con gli alfabeti attualmente conosciuti. Si sospetta inoltre che siano stati usati due alfabeti complementari ma non uguali, e che il manoscritto sia stato redatto da più persone. Imprescindibile quanto significativa in tal senso è poi l'assoluta mancanza di errori ortografici, cancellature o esitazioni, elementi costanti invece in qualunque altro manoscritto.

In alcuni passi ci sono delle parole ripetute anche 4 o più volte consecutivamente." 


Infine, c'è chi ha attribuito la redazione del manoscritto all'astrologo mago e falsario inglese Edward Kelley aiutato dal brillante filosofo John Dee, al fine di vendere il libro a Rodolfo II spacciandolo per testo esoterico. 


La storia completa del manoscritto e molte altre interessanti notizie sullo stesso le potete leggere su wikipedia o in questo sito.


Qui, invece, potete trovare la scansione di tutte le pagine del libro.


Magari riuscite a decifrarlo.



 


 

3 commenti:

akio ha detto...

temo che ci proverà roberto giacobbo!
ps. grazie sergio non conoscevo il manoscritto

akio ha detto...

http://avide[..] di blog in blog - Controcorrente di Joris Karl Huysmans... la recensione di Milla - Il manoscritto Voynich "il libro più misterioso del mondo"... nel post di Sergio Calamandrei - tre domande all'arista comasco Fabrizio Musa.... di [..]

robertosantini ha detto...

Sbaglio, o questo post è una specie di scoop?