lunedì 30 marzo 2009

La casualità necessaria e quella adeguata

Il post Ciao Mariastella è stato pubblicato da Avvocanzo e chiarisce in modo drammatico la distinzione che legalmente esiste tra nesso di casualità necessaria e il nesso di casualità adeguata.


In altri termini, dopo una disgrazia spesso ci si può sentire in colpa pensando che se avessimo parlato con una persona o l'avessimo trattenuta  o avessimo fatto questo o quello, lei non sarebbe andata incontro a quel destino.


Ma la vita è guidata da migliaia di fattori casuali che si accavallano ogni minuto ed è irrazionale ed egocentrico, in molti casi, attribuire ai propri atti un significato decisivo nell'indirizzare la sorte di un altro.


Ma noi siamo irrazionali ed egocentrici e, quindi, se capita, viviamo nel rimorso.


1 commento:

alerina ha detto...

Ciao, sono una delle commentatrici ufficiali del blog di Avvocanzo. Bella la tua analisi, ma leggendo il mio commento (1 parola sola:lacrime) e gli altri mi sono però resa conto che tutti ci siamo focalizzati sul rimorso doloroso e ingiustificato di Avv. senza scandalizzarci nemmeno un pò sulle condizioni che hanno portato veramente alla morte la bambina. Il rimorso vero, terribile, quello che ti obbliga a cambiare radicalmente, spero che ce l'abbia chi per guadagno allestisce cantieri abusivi in barba alle leggi. Il rimorso penso che losentirà forte e reale chi ha portato la piccola in ospedale sul sedile posteriore di una macchina (creando magari altri traumi), perchè un'ambulanza avrebbe denunciato l'irregolarità del cantiere. Con Mariastella è morta la coscienza di chi non rispetta la vita di chi lavora, è morta la legge, è morto un pezzo d'Italia. Speriamo che dal rimorso qualcuno di questi risorga.