venerdì 14 marzo 2008

libri antichi - luoghi di stampa (falsi)

Luoghi di stampa falsi

Tratto da OSSERVATORIO LIBRI


Molto spesso per evitare che fosse rintracciata la tipografia si utilizzavano nomi di città falsi o di pura fantasia.
Per motivi economico-giuridici quando il tipografo stampava un'opera in epoca successiva a quella per la quale aveva ottenuto il privilegio, dichiarando una data precedente, o per evitare la censura religiosa o politica, o a volte, un luogo falso poteva essere scelto solo per beffa.
I luoghi falsi si riferiscono solitamente a grandi città conosciute, molto spesso straniere (Londra fu molto utilizzata in vece di Livorno). Raramente il luogo falso era un piccolo paese nel quale magari non esisteva nemmeno una tipografia, come ad esempio Ortignano, piccolo paese del Casentino (I lupi smascherati..., Ortignano, nell'officina di Tancredi e Francescantonio padre e figlio Zuccheri de' Strozzagriffi, 1760 - l'opera è un libello contro i gesuiti). Altre volte il luogo era indicato con una nazione, a volte vera (Italia) altre volte falsa (Marocco) o addirittura con un continente (Europa). Frequenti erano anche i nomi di città di pura fantasia, come Crisopoli, Libertapoli, Fantasianopoli, Culicutidonia, ecc. E' il caso di COSMOPOLI, nome comparso sui libri nel 1615 ma utilizzato soprattutto nel 1700.

3 commenti:

Menzinger ha detto...

Ti sei messo anche a studiare i libri antichi?

scriverecala ha detto...

Li avevo diffusamente studiati mentre scrivevo L'UNICO PECCATO.
E' un mondo affascinante.

utente anonimo ha detto...

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