venerdì 14 dicembre 2007

Carver e il suo editor, Lish

Su suggerimento di Andrea Razzaboni, sono andato a leggermi L'uomo che riscriveva Carver, un interessante articolo di Baricco (Repubblica 27/4/1999) che parla del lavoro fondamentale dell'editor di Carver, Gordon Lish.

Baricco racconta di aver letto un articolo del New York Times firmato D.T. Max, in cui l’autore raccontava di essere andato in una biblioteca di Bloomington, nell' Indiana, dove sono raccolte le carte di Lish per verificare se fosse vera la leggenda che attribuiva a questo editor la riscrittura radicale dei racconti di Carver.


Max è andato a verificare i dattiloscritti originali di Carver con le correzioni di Lish e ha constatato che, ad esempio, in Cosa parliamo quando parliamo d’amore l’editor ha ha tolto quasi il 50 per cento del testo originale e ha cambiato il finale a dieci racconti su tredici.


A questo punto anche Baricco è andato nella biblioteca di Bloomington a verificare di persona e si è messo ad esaminare la versione originale del racconto Di' alle donne che usciamo confrontandola con quella poi pubblicata.
L’articolo è davvero interessante e l’analisi del testo nelle due versioni è illuminante.

Segnalo inoltre un lucido resoconto di Paolo Capotti di una “lezione” di Baricco in cui è stata ricordata la vicenda di Carver e Lish, con alcune ulteriori considerazioni di Baricco sulla questione.

Alessandro Baricco si può amare od odiare ma è incontestabile che sia intelligente e sappia scrivere molto bene. Il suo principale difetto, secondo me, è che è estremamente conscio di queste due cose.

4 commenti:

razza75 ha detto...

dopo avere letto l'articolo il mio dubbio è: chi è il vero "genio"?
Carver o il suo editor?
Baricco sostiene che i racconti di Carver erano molto belli comunque, ma io ho avuto l'impressione che sia stato un altro a rendere Carver.... Carver.

akio ha detto...

post@@@@

biancabalena ha detto...

Dopo aver letto tutto l'articolo (splendido) mi è venuto il forte dubbio che forse Carver avrebbe potuto piacermi...
Chissà se Carver si è chiesto in quanti avrebbero potuto apprezzarlo se fosse rimasto fedele a se stesso. Meno algido, meno enigmatico forse meno "geniale", però... però lui.

MaxWeb ha detto...

Sì, avevo letto anche io l'articolo di Baricco. E su carver concordo con la tua opinione.