martedì 18 dicembre 2007

Cartesio non balla

Ho letto Cartesio non balla di Franco Bolelli.


È un saggio in cui l’autore sostiene che la cultura pop è superiore a quella classica in quanto in questo momento è maggiormente capace di cogliere l’energia vitale che passa nel mondo.


A differenza di Baricco che ne I Barbari illustra con grande capacità di analisi l’esistenza di una nuova cultura alternativa a quella tradizionale e cerca di comprenderne la struttura e l’essenza, il libro di Bolelli su questa “nuova cultura” è molto “enunciativo”, ovvero si limita a rivendicare una superiorità della cultura pop richiamando alcune enunciazioni di Nietzsche ed identificando le più alte espressioni di questa cultura pop nei Red Hot Chili Peppers, in Jimi Hendrix, in Michael Jordan (e fin qui ci posso stare) ma anche in suo figlio (di Bolelli, proprio, non di Jordan) e in Lorenzo (Jovanotti).


Il libro mi pare, comunque, una interessante testimonianza dell’esistenza di una nuova forma di affrontare il mondo (che poi si voglia definirla cultura o meno non è molto importante) con la quale occorre confrontarsi e che occorre cercare di comprendere.


Non foss’altro che per il fatto che sta vincendo lei e tra pochi decenni non esiterà altro che lei.

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