giovedì 27 gennaio 2011

Scerbanenco è uno scrittore datato?



Col presente post termina la pubblicazione dei miei appunti su Scerbanenco ovvero la sintetica traccia dell'intervento che farò sabato 29 al Festival del giallo di Pistoia.

Ricordo che da venerdì 28 inizierà il Festival del Giallo di Pistoia, il cui programma completo lo potete trovare qui, insieme alle istruzioni su come arrivarci.

Interverranno numerose amiche e amici, tutti assolutamente da ascoltare. Io parlerò di Scerbanenco sabato 29 dalle 14,30 alle 16 alla Biblioteca San Giorgio. Insieme a me interverranno Marcello Cimino, che parlerà di Lucarelli, e Marco Santoni (Oscar Montani) che illustrerà Camilleri.


 

Concludo con una domanda provocatoria, alla quale mi aiuteranno a dare risposta tutti quelli che saranno presenti all’incontro di sabato.
 

SCERBANENCO E’ UNO SCRITTORE DATATO?
 
Ci sono alcuni elementi che possono far pensare che i romanzi di Scerbanenco potrebbero sembrare distanti e datati per un lettore dei giorni d’oggi.
 
Il mondo criminale in cui sono ambientate le storie
 
Le attività criminali a cui si dedicano taluni degli antagonisti appaiono ormai come retaggio di un passato lontano e superato, quasi romantico e “pittoresco”: contrabbando di valuta, di arsenico, rapine nelle botteghe. Si incontrano spesso, tra le persone più disagiate e i delinquenti, dei malati di tubercolosi.
 

 
La descrizione dell’ambiente e di Milano
 
La descrizione della Milano di quegli anni è molto precisa e piena di particolari.
Ciò è interessante ma manca un insieme di punti di riferimento condivisi tra lo scrittore e gli attuali lettori.
Oggi appaiono difficilmente individuabili molti aspetti citati nei romanzi, ad esempio: i modelli di macchine, le commesse della Rinascente come simbolo di un certo tipo di donna, i liquori o le droghe citate (l’anice lattescente de I ragazzi del massacro)

 
  
Le idee non politicamente corrette
 
Alcuni aspetti del pensiero di Scerbanenco attualmente del tutto NON politicamente corretti.
 
Abbiamo già visto qual è la visione di Scerbanenco sui delinquenti (esseri talvolta irrecuperabili) e sull’uso violenza per ottenere e fare giustizia.
 
Ma l’aspetto più evidentemente oggi scorretto delle opere di Scerbanenco è l’atteggiamento nei confronti degli omosessuali, giudicati in maniera così sprezzante che al giorno d’oggi è quasi imbarazzante da leggere. Spesso vengono chiamati invertiti, anomali e sempre viene loro attribuito un animo contorto, depravato e corrotto, pag.75 RDM 



 

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