Memorie di un cuoco di un bordello spaziale di Massimo Mongai (Robin edizioni) è il secondo capitolo delle avventure di un godereccio cuoco spaziale.
Il primo romanzo, Memorie di un cuoco di astronave (che non ho letto), era stato Premio Urania 1997, pubblicato da Mondadori e Publigold/Mursia con 30.000 copie vendute.
Questo libro probabilmente è meno riuscito e appare parecchio slegato nella trama, formata da episodi sostanzialmente disconnessi tra loro della vita del protagonista. Mongai descrive con una certa fantasia numerose civiltà e specie aliene, ma restando sempre abbastanza in superficie e senza la brillantezza che può avere, ad esempio, un maestro in questo tipo di creazioni come Jack Vance.
5 commenti:
E vabbè, citi alto, Sergio! Vance è un genio, secondo me.
la robin è una casa editrice che ha un bel catalogo
Il titolo farebbe pensare a qualcosa di divertente, ma far ridere con la fantascienza non è facile.
Vance è un genio, in effetti, e la Robin ha un catalogo davvero molto interessante, con anche, per alcune sue collane, una qualità di stampa dei libri davvero elevata e di pregio.
http://www.robinedizioni.it/
Intanto scusate il ritardo...
Vero che far ridere con la fantascienza è difficile. Più che di risultati comici parlerei di quelli ironici (ironia ucronica, passatemela questa!). Cito, ad esempio, l'inimitabile La proposta di Filastò e buona parte dei romanzi di Vonnegut.
braschi
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