mercoledì 24 settembre 2008

Memorie di un cuoco di un bordello spaziale

Memorie di un cuoco di un bordello spaziale di Massimo Mongai (Robin edizioni) è il secondo capitolo delle avventure di un godereccio cuoco spaziale.



Immagine di Memorie di un cuoco di un bordello spaziale

Il primo romanzo, Memorie di un cuoco di astronave (che non ho letto), era stato Premio Urania 1997, pubblicato da Mondadori e Publigold/Mursia con 30.000 copie vendute.


Questo libro probabilmente è meno riuscito e appare parecchio slegato nella trama, formata da episodi sostanzialmente disconnessi tra loro della vita del protagonista. Mongai descrive con una certa fantasia numerose civiltà e specie aliene, ma restando sempre abbastanza in superficie e senza la brillantezza che può avere, ad esempio, un maestro in questo tipo di creazioni come Jack Vance.

5 commenti:

18emme75 ha detto...

E vabbè, citi alto, Sergio! Vance è un genio, secondo me.

akio ha detto...

la robin è una casa editrice che ha un bel catalogo

Menzinger ha detto...

Il titolo farebbe pensare a qualcosa di divertente, ma far ridere con la fantascienza non è facile.

scriverecala ha detto...

Vance è un genio, in effetti, e la Robin ha un catalogo davvero molto interessante, con anche, per alcune sue collane, una qualità di stampa dei libri davvero elevata e di pregio.
http://www.robinedizioni.it/

utente anonimo ha detto...

Intanto scusate il ritardo...
Vero che far ridere con la fantascienza è difficile. Più che di risultati comici parlerei di quelli ironici (ironia ucronica, passatemela questa!). Cito, ad esempio, l'inimitabile La proposta di Filastò e buona parte dei romanzi di Vonnegut.
braschi