giovedì 1 ottobre 2009

Libreria Edison di Firenze: ecomafia, Vichi e altro

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Libreria Edison Piazza della Repubblica 27/r

Tel: 055-213110




Giovedì 1 ottobre, ore 18.30

 

MANUALE PRATICO PER NON IMPAZZIRE.

Racconti per non soccombere agli eventi della vita quotidiana di Riccardo Goretti Cult Editore

Insieme all'autore sarà presente l'editore

 

Una raccolta di racconti che è un manuale per non soccombere – ridendo – agli eventi della vita quotidiana. Un libro che parla di tutto senza parlare di niente. Con un umorismo alla Monty Python.Con una introduzione inedita del celebre attore e regista Antonio Rezza.

 

Nato nel 1979 a Bibbiena, in provincia di Arezzo, Riccardo Goretti divide i suoi primi trent’anni tra Stia in Casentino e Firenze. Si laurea a pieni voti in storia dello spettacolo, è membro fondatore della compagnia di teatro di ricerca Gli Omini, scrive e interpreta spettacoli sin dal 1999. È anche giornalista pubblicista e pessimo bassista. Nel resto del tempo, scrive.

 

 

Venerdì 2 ottobre, ore 18.30

 

AMBIENTE, SALUTE ED ECOMAFIE

Incontro tra l'on. Luigi de Magistris, Presidente della commissione bilancio al Parlamento Europeo, e Cristina Scaletti, Assessore all'ambiente del Comune di Firenze.

Coordina Francesco Selvi, direttore news RTV 38

 

Le rivelazioni del collaboratore di giustizia Francesco Fonti sul sistematico affondamento di navi cariche di rifiuti tossici nelle acque dei mari italiani da parte delle cosche mafiose hanno riportato di attualità un tema troppo spesso dimenticato: dove e come vengono smaltiti i rifiuti industriali e le scorie nucleari? È il nostro stile di vita rispettoso dell'ambiente nel quale viviamo? Chi gestisce il business dello smaltimento? Quali conseguenze sulla nostra salute hanno le scelte industriali ed economiche di sviluppo della nostra società?

 

 

Giovedì 8 ottobre, ore 18.30

 

ORDINE NUOVO.

Istantanee da un paese in crisi d'identità di Domenico Guarino, Cult Editore

 

Gli italiani chiedono ordine perché nulla cambi e perché la barca continui ad andare. Extracomunitari, zingari, prostitute non devono limitare la “libertà” degli italiani.

Devono stare al loro posto. Razzismo, droghe, psicofarmaci, violenza sulle donne, tutto serve per mantenere l’ordine in un paese con sempre meno diritti e sempre meno tolleranza. Con l’ausilio delle indagini condotte dai principali istituti di ricerca internazionali, questo reportage “fotografico in forma scritta” tenta di spiegare come e perché l’Ordine e la Sicurezza stanno diventando i due pilastri a partire dai quali si riscrive la Costituzione materiale e morale del nostro paese. Sotto gli occhi di tutti. Senza che nessuno se ne accorga.

 

Domenico Guarino è nato a Battipaglia (Salerno) nel 1968. Vive a Firenze, dove lavora

come giornalista presso l’emittente radiofonica Controradio-Popolare Network. Nel 2006

vince il premio “Raccontare la periferia” organizzato dal Gabinetto Vieusseux. Nel 2007

si aggiudica il premio “Firenze per le culture di pace. Intitolato a Tiziano Terzani”. A

settembre 2008 esce la sua raccolta di racconti “Di Domenica si può anche Morire”. Nel

2008 si è aggiudicato il premio “Piero Passetti” dell’Unione nazionale cronisti.

 

 

Venerdì 9 ottobre, ore 18.30

 

DIALOGO INCROCIATO TRA MARCO VICHI E LAURA DEL LAMA.

Dopo il successo di Morte a Firenze (Guanda) il creatore del fortunato personaggio del Commissario Bordelli presenta il romanzo d'esordio Non so dove ho sbagliato (Cult Editore) di una giovane promessa fiorentina, Laura Del Lama che a sua volta presenta la novità di Marco Vichi, Buio d'amore (Barbès Editore).

 

Morte a Firenze

Firenze, ottobre 1966. Non fa che piovere. Un bambino scompare nel nulla e per lui si teme il peggio, forse un delitto atroce. Dopo giorni di indagini a vuoto, Bordelli individua un piccolo indizio al quale si attacca con tenacia, un indizio che porta a un appartamento. Bisognerebbe perquisirlo, ma nessun magistrato emetterà mai un mandato su elementi così vaghi. E mentre Bordelli prosegue a cercare, chiedere, indagare, accade l'inaspettato: la notte del 4 novembre l’Arno cresce, si ingrossa, va a lambire gli archi di Ponte Vecchio, supera gli argini e la città è travolta dalla furia delle acque. Mentre la città è alle prese con quella inimmaginabile tragedia, il delitto sembra destinato a rimanere impunito, ma la tenacia di Bordelli non viene meno… Sarà un altro caso a riportare il commissario sulla pista giusta: bisogna mettere sotto sorveglianza quattro sospetti, anche se gli indizi sono sempre labili e intorno a lui si infittisce la trama di omertà e mistero che circonda tutta la storia. E quando finalmente il commissario arriva a individuare l'anello debole della catena nel più giovane dei sospettati, un colpo di scena ribalta di nuovo la situazione.

 

Buio d'amore

“Quella donna mi piaceva, mi piaceva moltissimo. Potevo innamorarmi di lei come di nessuna. Mi piacevano i suoi occhi, le sue orecchie, la forma della testa, delle narici, mi piacevano le sue mani, i suoi incisivi leggermente irregolari, le pieghe minuscole che apparivano ai lati della bocca quando sorrideva, le sue scarpe nere tutte bagnate. Osservavo ogni particolare e mi piaceva tutto. Mi sentivo tristissimo. Prima o poi la pioggia avrebbe smesso di cadere, e le nostre strade si sarebbero divise. Non ci saremmo rivisti mai più”.

 

Nove racconti, nove strane storie d’amore e di mancanza d’amore, di ricerca e di perdita

dell’amore. Una sorta di inquietante, inatteso e divertente “diario intimo” che esplora i tanti

aspetti dell’essere in due, del cercarsi, del desiderarsi e del perdersi.

 

Non so dove ho sbagliato

Nel giorno del suo quarantesimo compleanno, Belinda si ritrova in una stanza d’ospedale dove quel vecchio pazzo di zio Tonio, appena fulminato da un litro di vino scolato sotto il sole, la incastra in una delle sue losche storiacce: per qualche giorno dovrà occuparsi lei di vendere arance con quel ridicolo camioncino parcheggiato in via Ernestini. Per Belinda è un’ulteriore bega che va a sommarsi alle soffocanti faccende di ogni giorno. Deve vedersela con un marito grigio, sposato per scommessa quando i metalmeccanici andavano di moda; un figlio apatico e asociale, che passa le giornate tra letto e divano; una madre selvatica, misantropa, che non le ha mai dato un briciolo d’affetto; un lavoro part-time in uno studio dentistico dove deve guardarsi dalle avance di un vecchio bavoso; le allusioni di un esaltato maresciallo di provincia, le confidenze di una zia dalla sessualità più che equivoca, le partite a carte con gli strampalati amici di zio Tonio. Finché non passeranno le biciclette del Giro d’Italia a smascherare quello che realmente nascondono le sue cassette d’arance avvizzite. Non so dove ho sbagliato racconta delle piccole e grandi amarezze della quotidianità, di un’occasione per cambiare che può nascere in qualsiasi momento e rivoluzionare tutto. Ma che spesso viene ignorata, spenta, per la paura di perdere le poche certezze che già si hanno, per quanto misere possano essere.

 

Marco Vichi è nato a Firenze nel 1957. Nel 1999 ha pubblicato il romanzo “L’inquilino” e l’anno dopo “Donne donne”. Nel 2002 è uscito “Il commissario Bordelli”, tradotto anche in Portogallo, in Spagna e in Germania. Sono seguiti nel 2003 “Una brutta faccenda”, nel 2004 “Il nuovo venuto” e nel 2005 “Perché dollari?”, sempre con il Commissario Bordelli. Nel frattempo sono usciti numerosi racconti in varie riviste e antologie. Collabora alla stesura di sceneggiature, cura antologie di letteratura, scrive su quotidiani e riviste nazionali. Dal 2003 lavora all’adattamento dal francese di “Love Bugs”, il format televisivo di Italia Uno. Nel 2006 ha pubblicato il romanzo “Il Brigante”. Nel 2007 ha pubblicato il romanzo “Nero di luna”. Nel 2008 è uscito il romanzo “Per nessun motivo”.

 

Laura Del Lama è nata nel 1975 a Firenze dove vive e lavora. Ha tenuto corsi di animazione alla lettura per bambini, e studia come assistente alla comunicazione LIS (Lingua dei Segni Italiana). Ha pubblicato racconti su riviste letterarie. Questo è il suo primo romanzo.

 



 

1 commento:

akio ha detto...

grazie sergio. la cosa più bella che mi ha regalato il mondo blog è stato conoscere persone come voi (il gruppetto che sai!).