mercoledì 14 ottobre 2009

Libreria Edison di Firenze: dal radiogiallo di Ellery Queen alla TV di oggi


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Mercoledì 14 ottobre, ore 21.00

 

RADIOGIALLO DI ELLERY QUEEN.

La Compagnia delle Seggiole presenta

La scomparsa di James Phillimore,

radio giallo di Ellery Queen.

a cura di Gian Franco Santoro

effetti sonori realizzati e curati da Vanni Cassori 

 

Con: Marcello Allegrini, Fabio Baronti, Massimo Manconi, Luca Marras,  Sabrina Tinalli, Silvia Vettori.

 

Un radio giallo messo in scena dalla Compagnia delle Seggiole che, sulla scia del successo ottenuto nel corso di questi anni, propone una caccia all’assassino che si snoderà durante la serata fino alla scoperta finale del colpevole da parte del pubblico.

 

Al centro della scena uno degli autori più conosciuti del genere, Ellery Queen; l’investigatore per diletto, distratto e pasticcione quanto geniale.

 

Il radiodramma è arricchito, come avveniva per le trasmissioni vere e proprie, da una serie di suggestioni, rumori e suoni particolari proposti dal vivo da un “RUMORISTA, che svelerà i trucchi del mestiere. Lo stesso tecnico potrà intrattenersi con il pubblico, alla fine di ogni serata, per ricordare con l’aiuto degli attori coinvolti, gli aneddoti più interessanti e meno conosciuti di un mestiere affascinante, ormai scomparso, e che ha accompagnato per quasi cento anni la vita della radio.

 

Prendendo spunto dalla sollecitazione iniziale del detective Ellery Queen, gli spettatori saranno invitati a risolvere il nome del colpevole rispondendo ad un questionario predisposto per l’occasione. Tra quanti avranno indovinato la soluzione verrà estratto un vincitore che avrà diritto ad un omaggio simbolico.

 

 

Giovedì 15 ottobre, ore 21.00

 

ORO ROSSO SANGUE

di Mariella Alberini, Macchione Editore

Insieme all’autore saranno presenti Marco Ferri, Franco Cesati e Laura Lodigiani

 

In una cella a San Vittore, un uomo scrive il diario dei suoi giorni da carcerato per reati finanziari nel quale proclama la sua innocenza. E subito dopo , ci si trova davanti al ricordo della strage di un'intera famiglia di proprietario terrieri dell'Emilia Romagna: dramma efferato, ma purtroppo molto frequente nel 1944-45. L'autrice tratteggia l'affresco di una vicenda che ha profonde connessioni con le cruente scorrerie partigiane, scatenate dall'odio di classe che giustificava stragi e razzie. Una bella donna d'affari milanese, acuta investigatrice per hobby e studiosa di criminologia, dipana con pazienza sistematica un groviglio di situazioni in apparenza sconnesse tra di loro. Ma l'omicidio di un principe del Foro bolognese, dopo torture per strappargli rivelazioni di certo importantissime, fa scattare nella dilettante criminologa un'intuizione che porterà ad un puzzle complicato, nel quale si susseguono colpi di scena e verità nascoste da un cinquantennio. La storia si dipana sovente nell'incanto di bucoliche atmosfere perdute non mancano paesaggi esotici con una caccia all'ultima tigre o il profumo fluviale di una gita sulla Vistola. L'autrice ci propone un' Italia nella sua profonda trasformazione don poche luci e molte ombre. L'Italia di oggi e di ieri con chiara analisi delle storture che hanno generato il disastroso malcostume generale. Inseriti a piccole dosi nell'intreccio romanzesco, ci sono raffinati incastri storici, fatti agghiaccianti o notizie originali più o meno ignote alle nuove generazioni. Non mancano eccitanti scene d'amore, soffuse sinfonie della Grande Musica e visioni di arte antica come quel meraviglioso “San Pietro in lacrime”, attribuito a Guido

Reni.

 

Mariella Alberini, nata ad Alessandria, è giornalista esperta di politica estera e docente di giornalismo. Ha collaborato con quotidiani e periodici tra i quali “Il Giornale”, “Il Giorno”, “Panorama”, “Oggi”, “Capital”, “Vogue”. Ha pubblicato i romanzi thriller “Dasht-i-Lut”, “Corano segreto”, “Islam contro Islam”, “Fuoco Russo segreto”, “Otto simboli Mongoli”, “Oblio numero 5”, “La signora delle Lucciole”, “Il Tigrepardo” e il pamphlet “1995-2005, Visto da Lei”.

 

 

Venerdì 16 ottobre, ore 18.30

 

C’È POSTO PER TE

Inferno, Purgatorio e Paradiso della tv italiana, con nomi e cognomi

di Massimiliano Lenzi con una prefazione di Carlo Freccero (Vallecchi editore)

Interverrà il sindaco Matteo Renzi

Il divano e il televisore rappresentano da oltre cinquant’anni, ovvero da quando la televisione si è assicurata un posto d’onore nelle nostre case ed il suo consumo è diventato un fenomeno di massa, un binomio indissolubile, una “scatola” sempre accesa che ci cattura e condiziona le nostre esistenze e a cui è difficile non prestare ascolto. Massimiliano Lenzi, giornalista esperto di televisione, da anni lavora nelle redazioni di programmi televisivi di successo, con il suo “C’è posto per te” in libreria per i tipi di Vallecchi (pp.144, Euro12,50) nella nuova collana I Saggi, ci accompagna dietro le quinte come in un viaggio nell’aldilà, attraverso i gironi della Commedia dantesca e ci rivela il suo percorso nell’osceno, nel nascosto della nostra contemporaneità dove il “tengo famiglia” è scomparso e ha lasciato spazio al c’è posto per te, lì dentro, la televisione, possibilmente per finirci dentro. “ E’ giusto concepire Inferni o Paradisi, giudicare alto o basso - scrive Carlo Freccero nella prefazione- buono o cattivo un prodotto come quello televisivo che non è soggetto in sé né a canoni estetici, né morali? In televisione ha valore non ciò che è giusto o sbagliato, bello o brutto, alto o basso, ma ciò che funziona. Secondo me un prodotto di successo è , a suo modo, sempre un prodotto alto. Non esteticamente o moralmente, ma proprio perché funziona. E far funzionare un programma implica professionalità e intuizione”. Tra i personaggi evocati nel viaggio dantesco dentro il piccolo schermo, Mike Buongiorno è Virgilio, Maurizio Costanzo è Caronte, Bruno Vespa - Ciacco, Walter Veltroni è Erisittone e Silvio Berlusconi il Marco Lombardo.

 

Giornalista, Massimiliano Lenzi ha lavorato per sei anni nella redazione di “Otto e mezzo” di Giuliano Ferrara, su La7; collabora con Il Foglio, Tempi, Il Secolo XIX e L’Unione Sarda. Dallo scorso anno è nella redazione di Anno Zero di Michele Santoro.

 

 

Lunedì 19 ottobre, ore 21.00

 

IL GIARDINO DELLE ESPERIDI

di Dianora Tinti (ed. Polistampa)

Insieme all'autrice saranno presenti l'editore e la curatrice della collana

Coordina Fulvio Paloscia di Repubblica

 

Il giardino delle esperidi

Pagine piene di sole e di acqua di salmastra, parole battute dal vento del Mediterraneo
Egle, giornalista e unica discendente di un ricco e prestigioso casato di baroni siciliani, ritrova tra le carte di suo nonno una lettera e una ciocca di capelli che le aprono uno scenario nuovo e inimmaginabile sulla vita dell’uomo. Si mette quindi in cerca di indizi che svelino fatti nascosti riguardanti la famiglia. Questo la getterà in un vortice di avvenimenti che la travolgeranno, riportandola indietro nel tempo e trasformando la sua curiosità in una dolorosa ricerca di se stessa. Tra panorami mozzafiato e marine di incomparabile bellezza, Egle riuscirà infine ad accettare il proprio passato, a trovare l’amore e a vivere pienamente la propria esistenza.

«Sono pagine piene di sole e di acqua di salmastra, parole battute dal vento del Mediterraneo, accostate in una sequenza che segue il ritmo lento del sudi, quasi poggiate, casualmente sulla pagina. Le ha scritte Dianora Tinti… col passo lento di chi scrive solo per passione, non insegue celebrità e recensioni, ma risponde a un’esigenza, quella di raccontar delle storie, che è tutta quanta dentro di lei.»
Chiara Dino, Il Corriere Fiorentino (Corriere della Sera)

 

Giovedì 22 ottobre, ore 21

 

La bellezza e l'anima, di Piero Ferrucci, Mondadori

Sarà presente l'autore.

 

In un mondo contrassegnato dall'opprimente dilagare della banalità del brutto e dal conformismo dei gusti e degli stili, la riscoperta della bellezza nella natura e nell'arte, nelle relazioni umane e nella vita di ogni giorno, può diventare un'autentica medicina dell'anima, in grado di farci rinascere, di restituirci emozioni e sentimenti, di aprirci in modo più autentico alla realtà. Sulle orme di Roberto Assagioli, fondatore della psicosintesi, che per primo ha posto l'accento sull'importanza della bellezza in ambito psicologico, Piero Ferrucci mette a frutto la sua esperienza di psicoterapeuta, i risultati della ricerca scientifica più recente e le testimonianze dirette delle molte persone da lui intervistate nel corso degli anni, per accompagnarci lungo un singolare percorso di educazione estetica.
L'uomo contemporaneo è vittima di una dimenticanza fatale: distratto dai mille stimoli che offre la società globalizzata, ha smarrito il senso profondo della bellezza e il contatto con le proprie risorse interiori. Ha impoverito così la sua esistenza divenendo prigioniero della solitudine e del desolato grigiore della metropoli, schiavo di ritmi affannosi e di un tempo che si succede sempre uguale, preda della vacuità scintillante dei centri commerciali o, ancora, automa che si aggira per i sentieri virtuali di internet. Sviluppare la capacità di percepire la bellezza - una vera e propria forma di intelligenza estetica - che ci induca a riscoprire la magia e la perfezione di un paesaggio, di un volto, di una danza, di una musica o di un quadro, ma anche di piccoli, sorprendenti aspetti del quotidiano, può allora rivelarsi fonte di insperata rigenerazione. La forza del bello, ci assicura Ferrucci, guarisce le ferite psichiche e fisiche, ci fa amare la vita, stimola il gusto personale, la ricerca dell'identità, ci insegna a vivere nell'attimo presente, arricchisce la conoscenza, rende più armonioso il nostro rapporto con l'ambiente naturale, diminuisce l'aggressività e alimenta la pace. Rieducando lo sguardo e affinando l'ascolto, riscopriremo i nostri ricordi, faremo risuonare le nostre emozioni segrete e rievocheremo quell'"alleato invisibile", quell'altra parte di noi che ci consentirà di andare oltre le nostre dimensioni anguste e frenetiche e di vedere con occhi diversi le infinite meraviglie del mondo. "Una persona toccata dalla bellezza è una persona rinnovata, con un carattere migliore, un mondo interiore immensamente più ricco e variegato, un contatto più vivo con le emozioni, una più spiccata capacità di affrontare le relazioni con gli altri, una maggiore e più profonda conoscenza della vita, un'individualità più forte e un'autostima più solida, una voglia di vivere più intensa."

 

Piero Ferrucci (Torino 1946), psicoterapeuta, ha fondato e dirige il Centro di studi di psicosintesi "R. Assagioli". Ha pubblicato Crescere (1981), Esperienze delle vette (1989) e, per Mondadori, I bambini ci insegnano (1997) e La forza della gentilezza (2005). Vive tra Sidney e la Toscana.







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