lunedì 28 novembre 2011

Alla Edison di Firenze


EDISON BOOKSTORE
piazza della Repubblica 27r FIRENZE 055213110




LUNEDI 28 NOVEMBRE ORE 21 LIBRERIA EDISON

ALBERTO EVA
RACCOLTO ROSSO
Accademia dell’Iris
 
Insieme all’autore intervengono Graziano Braschi e Giuseppe Previti
Firenze. 1975. In uno scontro tra extraparlamentari e neofascisti muore un ragazzo in circostanze poco chiare. 1988. Il passato torna a chiedere il conto. Una serie di ricatti spinge a far luce sul delitto irrisolto. Un commercialista senza scrupoli si improvvisa detective per aiutare la sua vecchia fiamma coinvolta negli oscuri ingranaggi di questa storia. Un romanzo ad alta tensione che rievoca le fosche vicende del terrorismo italiano.
 
Alberto Eva. Nato a Firenze. Prima della guerra: di quattro mesi e cinque giorni. Legge dal 1944. Lavora dal 1954. Numerosi suoi racconti sono presenti in antologie, in particolare si ricordano le raccolte Delitti per sport e L’ombra del sospetto (Del Bucchia). Tra le sue opere Ve lo assicuro io (Mondadori).
 
 

MERCOLEDI 30 NOVEMBRE ORE 18 LIBRERIA EDISON

GIUSEPPE FERLITO
presentazione del dvd dell'ultimo film di Giuseppe Ferlito “Ultimo Carico”, prodotto dalla Scuola di Cinema Immagina.
 
Il film racconta la storia di un professore ottantenne che dopo aver fatto “quello che volevano gli altri”, decide di dare una svolta alla sua vita e di seguire il proprio istinto. Allontanandosi da una famiglia ingombrante, viene ricercato da un figlio preoccupato e da carabinieri sconcertati. Nel corso di questa “vacanza” andrà incontro a una serie di avventure imprevedibili e non sempre piacevoli, come il furto di una Ferrari rossa fiammante e il coinvolgimento suo malgrado in una banda di malviventi.
Il regista Giuseppe Ferlito, direttore artistico della Scuola di Cinema Immagina di Firenze, ha iniziato la sua attività nel 1983 come autore indipendente producendo numerosi cortometraggi e lungometraggi. Nel 1998 ha diretto “Femmina” interpretato da Monica Guerritore e Roberto Farnesi, e prodotto da Cecchi Gori. Nel 2001 ha realizzato, con i finanziamenti del Ministero dei Beni Culturali, “Né terra né cielo”, che ha ottenuto il Premio del pubblico al Festival del Cinema Italiano di Aiaccio. Nel 2008 ha realizzato il film “La verità negli occhi”, che vede protagonista Roberto Farnesi.
 
Il film è stato realizzato nel 2010 a Firenze, dando la possibilità a tutti gli allievi della Scuola di Cinema Immagina di vivere l’esperienza e l’emozione di un autentico set cinematografico, coinvolgendoli sia nel cast tecnico, che in quello artistico.“Ultimo Carico” è stato presentato in anteprima al Cinema Odeon di Firenze lo scorso aprile, con grande affluenza di pubblico. Inoltre il film è stato presentato al festival “Il Cinema d’autore a Carbognano” lo scorso agosto.
 
 

GIOVEDI 1 DICEMBRE ORE 18

PIERO ANTINORI
 
L’incontro, organizzato dalla Libreria Edison, avrà luogo nella Sala degli Elementi di Palazzo Vecchio

PIERO ANTINORI
presenta
IL PROFUMO DEL CHIANTI
STORIA DI UNA FAMIGLIA DI VINATTIERI
Mondadori
 
Insieme all'autore interviene Matteo Renzi Sindaco di Firenze
 
Il marchese Piero Antinori è dal 1966 a capo della storica azienda di famiglia che rappresenta oggi una delle realtà più importanti nel panorama vinicolo internazionale. In questo libro, per la prima volta racconta la storia degli Antinori e decide di farlo in un momento in cui l’azienda si avvia verso un nuovo, lungo futuro sotto la guida delle tre figlie, Albiera, Allegra e Alessia.
Ma come si raccontano oltre seicento anni di storia famigliare, sei secoli di vigne, un cinquantennio passato «dietro la scrivania grande di palazzo Antinori», e una ricetta della qualità composta in una vita di incontri, esperimenti e vittorie? Piero Antinori lo fa partendo da ciò che conosce meglio, le sue creature: sette etichette, alcune celeberrime, altre inedite, a scandire una storia. E dentro questa storia c’è tutto. Gli Antinori banchieri e guerrieri, poeti e viaggiatori. Gli eroi della moderna enologia – quelli grandissimi, come i più umili e misconosciuti – in presa diretta. C’è la Toscana disastrata del dopoguerra che diventa icona globale di stile e la Nuova Frontiera californiana. C’è un’«impresa Italia» che vince ogni crisi con dedizione e fantasia. E c’è il vino, con i suoi riti e i suoi «dietro le quinte». Il vino, distillato di sole e passione, segno di civiltà. Che sa tirare fuori il meglio di un uomo. Salva i paesaggi del cuore. Genera arte e poesia.
 
Piero Antinori firma con il Tignanello, il Solaia e il Cervaro della Sala, insieme a collaboratori come Émile Peynaud, Giacomo Tachis e, oggi, Renzo Cotarella, alcuni dei vini più premiati e innovativi del secolo. Già presidente di Federvini, oggi a capo dell’Istituto del Vino Italiano di Qualità - Grandi Marchi, è stato Man of the Year per il «Decanter Magazine», ha ottenuto il Distinguished Service Award di «Wine Spectator», il Lifetime Achievement Award di «Wine Enthusiast», il Premio Leonardo Qualità Italia del presidente della Repubblica Italiana e molti altri riconoscimenti nazionali e internazionali.
 
INGRESSO GRATUITO
 
 

VENERDI 2 DICEMBRE ORE 18

EUGENIO GIANI
RAGIONAMENTI DEL SIGNOR GIORGIO VASARI
SOPRA LE INVENZIONI
DA LUI  DIPINTE IN FIRENZE
NEL PALAZZO VECCHIO
Commento a cura di Eugenio Giani
 
Accademia dell’Iris
 
L’incontro, organizzato dalla Libreria Edison, avrà luogo nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio
 
In occasione delle celebrazioni per il ricordo dei 500 anni dalla nascita di
GIORGIO VASARI (30 luglio 1511)
 
Letture di alcuni brani tratti dai testi originali  eseguite da Fabio Baronti e Massimo Manconi della Compagnia delle Seggiole
 
Giorgio Vasari richiama un’adeguata celebrazione a cinquecento anni dalla sua
nascita avvenuta il 30 luglio 1511. A Firenze cambiò il volto della città perché fu il progettista dell’intero edificio che oggi ospita la Galleria degli Uffizi, ideò e realizzò in sei mesi il passaggio in assoluta sicurezza che consentiva ai Granduchi di arrivare da Palazzo Pitti a Palazzo Vecchio con quello che è passato alla storia come Corridoio Vasariano, ristrutturò in modo assoluto e raffinato l’intero ambiente di Palazzo Vecchio a partire dal Salone dei Cinquecento, a continuare con i Quartieri Monumentali del primo e secondo piano.
Dall’Ottocento non è mai stato ripubblicato il testo che lui definì Ragionamenti attraverso
i quali l’autore dei quadri e degli affreschi descrisse puntualmente quello che si voleva
rappresentare. Oggi la pubblicazione di quel testo commentato da un esperto com’è il
Presidente del Consiglio Comunale di Firenze Eugenio Giani, rappresenta la più utile ed
efficace guida per tutti coloro che vogliono approfondire il significato storico delle immagini che i quartieri più belli di Palazzo Vecchio offrono rappresentate.
 
 
 

SABATO 3 DICEMBRE ORE 16,30 LIBRERIA EDISON

CARLO CONTI
IO CHE…
Mondadori
 
La fotografia di una generazione, quella di normali ragazzi nati negli anni Sessanta. Come lo è Carlo Conti, il popolarissimo conduttore amato da grandi platee televisive, giunto al traguardo dei suoi primi cinquant’anni. Tra memoria comune e nostalgia privata, CarloConti questa volta racconta di sé e ripercorre la sua vita, componendo un ritratto leggero, divertente, condiviso. I suoi ricordi privati sono memoria collettiva. Come le figurine si possono scambiare in un infinito gioco di società, sono i ricordi di tutti, perché Conti è uno straordinario sensore della memoria collettiva nella sua versione più rara, la normalità. Conti è ancora un “ragazzo” normale che ha il senso del limite e soprattutto la consapevolezza che da ciò che fa, con serietà e con passione, non dipende la sopravvivenza di un uomo, come invece dalle mani di un chirurgo, ma al massimo di un punto di share. Uno dei suoi pregi è proprio quello di ricondurre tutto a estrema semplicità, e questo lo rende un comunicatore in grado di parlare a così tanta gente. Ecco allora un vademecum per i ragazzi d’oggi, prezioso per conoscere meglio e meglio comprendere i gusti e le fisime dei loro genitori. Il primo catalogo delle passioni di chi aveva vent’anni negli anni Ottanta.
 
Carlo Conti (Firenze, 13 marzo 1961) è conduttore e autore televisivo. Con Mondadori ha pubblicato Noi che... I migliori anni (2010). Emanuele Giovannini e Leopoldo Siano sono autori televisivi. Collaborano con Carlo Conti da sempre.
 

MARTEDI 6 DICEMBRE ORE 18 LIBRERIA EDISON

MARCO BIGI
Sei bellissima
Lantana Editore
 
Primi anni Settanta, campagna Toscana. Nel breve volgere di un’estate Marchino, dodici anni, comunista per nascita e per vocazione, ha scoperto l’amicizia, il sesso e l’amore. Ma tra poche ore dovrà lasciare la vecchia casa di Ponte agli Stolli per trasferirsi con la famiglia a Figline in un appartamento con un vero bagno e le piastrelle di ceramica. Quella che lo aspetta è un’ultima, interminabile notte di ricordi, di paure e di domande. Lo tiene sveglio il pensiero di Luana, la giovane vicina già sposata e vagheggiata senza rimedio. E lo tormenta un grande cruccio: questa paura del futuro, del nuovo, non è certo da veri rivoluzionari...
Sorretti dalla forza espressiva del dialetto, i personaggi di Sei bellissima animano un romanzo corale, mentre lo sguardo di Marco, Gian Burrasca di campagna, raccoglie scene di una vita ormai tramontata, schegge di un passato ancora vivo. Con perfetti tempi comici Bigi compone un rocambolesco amarcord, il ritratto affettuoso di un’Italia divisa tra desiderio di modernità e tradizione, tra Casa del Popolo e parrocchia e ci porta con leggerezza verso la memoria dell’infanzia e la dimensione mitica della libertà.
 
Marco Bigi è nato nel 1962 a Figline Valdarno, dove tutt’ora vive e lavora. Ha fatto il fornaio, il contadino, l’operaio e infine l’agente di assicurazione. Rabdomante e pittore per diletto, compone e recita in ottava rima. Sei bellissima è il suo primo romanzo.
 
 
 

MERCOLEDI 7 DICEMBRE ORE 18 LIBRERIA EDISON

SILVANO VINCETI
IL SEGRETO DELLA GIOCONDA
Armando Editore
 
IL libro è un intreccio fra un racconto e un saggio scientifico. Come racconto ripercorre gli eventi, gli incontri, i personaggi che compongono l’arabesco di questa avventura umana e scientifica. Come saggio è una ri- interpretazione nuova di Leonardo, del suo pensiero, delle sue invenzioni e delle sue opere pittoriche. Leonardo viene rivisitato non come pittore, inventore, architetto, ingegnere ma come uomo collocato nell’Italia rinascimentale. Nel libro ,scritto con un linguaggio letterario e poetico, vengono ricostruite tutte le diverse forme di pensiero presenti in Leonardo. In lui convivono scienza e religione, esperienza sensibile ed esperienza mistica, osservazione della natura su basi matematiche e dimensione esoterica, ermetica. In lui si fondono e si rincorrono letture fedeli della realtà naturale con una visione simbolica e segreta dell’uomo e del mondo. La tesi fondamentale che permette una diversa rilettura di molte sue opere pittoriche, in particolare dell’Ultima Cena, l’Angelo incarnato, il S. Giovanni Battista, S. Anna e in particolare la Gioconda, si sostanzia nel pensiero iconografico. Leonardo traduceva i suoi diversi pensieri in immagini, disegni, schizzi, dipinti. In tale contesto la Gioconda racchiude in se, non solo la rinterpretazione dei simboli ritrovati dentro gli occhi e del 72 sotto il ponte che fa da sfondo al ritratto di donna fiorentina. La Gioconda è un testamento spirituale di Leonardo un manifesto dell’uomo nuovo del Rinascimento. Dell’uomo inteso nella sua forma maschile e femminile che si trova a disporre di un nuovo potere sulla natura e su se stesso. La Gioconda è per Leonardo come un libro, dove espone le virtù nuove dell’uomo nuovo. Ma la Gioconda incarna anche una dimensione interiore di Leonardo. Il libro non solo risponde all’interrogativo del o, dei modelli che hanno ispirato il grande pittore nella composizione di questo capolavoro artistico. Il libro da una lettura della Monna Lisa a più livelli: una grande opera pittorica, un messaggio filosofico e morale, una trasposizione psicologica di Leonardo, un monito di stampo umanistico per le generazioni a venire. Rimane una domanda inevasa: le altre sfaccettature del Mistero della Gioconda che solo Leonardo potrebbe sciogliere e risolvere.
 
 

MARTEDI 13 DICEMBRE ORE 18 LIBRERIA EDISON

ZACHAR PRILEPIN
SAN’KJA
Voland
 
Un gruppo di giovani, membri di un partito vietato dal governo russo, si dedica all'organizzazione di azioni dimostrative di protesta. In risposta alla recrudescenza della reazione delle autorità, i ragazzi si risolvono ad abbandonare la linea morbida del loro leader e a ricorrere alla violenza.
Il romanzo San'kja è entrato nella shortlist dei premi letterari “Nacional'nyj bestseller” e “Russkij Buker” nel 2006 ed ha conseguito il premio “Jasnaja Poljana” nel 2007, nonché il premio per il miglior romanzo straniero in Cina nello stesso anno. È stato già pubblicato in Cina, Francia e Polonia. L'autore ha inoltre ricevuto il premio “Nacional'nyj bestseller” per il romanzo Grech (Il peccato) nel 2008, ed una candidatura allo stesso per il romanzo Patologii (Patologie) nel 2005.
 
Zachar Prilepin è nato il 7 luglio 1975 nel villaggio di Il'inka, nella regione di Rjazan'. Laureato alla Facoltà di Lettere dell'Università N. I. Lobačevskij di Nižnij Novgorod, è stato pugile, guardia privata e poi è entrato nelle unità speciali dell’esercito russo, con le quali ha preso parte dal 1996 al 1999 ad azioni antiterroristiche in Cecenia. È un attivista del movimento politico The other Russia, una coalizione di partiti politici russi, organizzazioni umanitarie e attivisti a favore della democrazia. Oltre alle pubblicazioni di prosa, poesia e saggistica, è articolista del giornale “General'naja linja” e del giornale online “Nazlobu.ru”, nonché opinionista delle riviste “Bol'šoj gorod”, “Krupnyj plan”, “Russkaja žizn'”, “Ogonëk” e “Političeskij žurnal”. In Prilepin e nella sua produzione letteraria è molto evidente l’adesione al tradizionale canone narrativo realista che passa da Turgenev, Dostoevskij, Tolstoj, fino ad arrivare a Gorkij, Furmanov e Šolochov, pur con tematiche assolutamente attuali e una lingua “popolare” ed informale, che contamina fortemente quella classica del romanzo realista. Prilepin sceglie di trattare temi particolarmente “caldi” della società russa (la guerra in Cecenia in Patologie, i movimenti politici fuorilegge in San'kja) con uno stile incisivo, reciso, senza fronzoli, che tende a velocizzare, ritmare ed affilare la sua prosa scabra e immediata; i personaggi e gli spaccati di vita sono saldamente ancorati al suolo nazionale e all'esperienza diretta dell'autore, non lasciando spazio a divagazioni di natura fantastica, fantascientifica, esoterica, saggistica o concettuale, com'è costume di autori contemporanei quali Pelevin, Sorokin e Akunin, tanto per fare qualche nome. La sua prosa è un concentrato di vita reale. Nella primavera del 2011 ha ricevuto il Super National Bestseller Price per il romanzo Grech e lo scorso settembre ha vinto il Premio scrittore dell’anno.
 
INFO
EDISON BOOKSTORE piazza della Repubblica 27r FIRENZE 055213110 www.libreriaedison.it

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