martedì 7 giugno 2011

Giovedì 9 Luigi Bernardi alla Melbookstore di Firenze



Il 9, alle 18, alla Melboostore di Firenze, Via dei Cerretani 16r,
avrò il piacere di presentare, insieme a Giuseppe Previti,


Luigi Bernardi e il suo libro


NIENTE DA CAPIRE
Tredici storie senza mistero
Perdisa Pop € 10

niente




La biografia letteraria e la storia editoriale di Bernardi sono vastissime e le potete leggere qui. Posso solo aggiungere che a me ha sempre fatto un gran piacere sapere che la casa editrice con la quale ho pubblicato il mio romanzo, ZONA, ha anche in catalogo la bellissima trilogia Atlante freddo di Bernardi.
NIENTE DA CAPIRE comprende tredici racconti che rappresentano, secondo l'autore, "la pietra tombale di noir, giallo e misteri". Cosa ciò significhi lo scopriremo insieme a chi vorrà farci il piacere di venire giovedì alla Melbookstore.

"Il crimine fa notizia, indagano persino le trasmissioni televisive. Giornalisti, criminologi, sociologi, semplici cittadini, tutti si mettono a caccia di qualcosa da capire, del mistero. Un mistero che non esiste. Come già imputava Friedrich Dürrenmatt ne La promessa (citato nell’epigrafe del libro), ognuno tende a costruire un universo da dominare, ma questo universo è una menzogna che si sgretola sotto il peso della propria inconsistenza. Il mistero esiste soltanto come accalappiatore di audience, e i tredici racconti di Bernardi smontano il giocattolo e lo restituiscono nella sua nudità, tragica e impietosa.
Antonia Monanni è una magistrata inquirente, la vita privata vissuta nei ritagli di tempo, fra un delitto e un altro, i casi criminali che si susseguono a scandirne i giorni. Omicidi efferati che sono soltanto l’esito sanguinario di piccole beghe fra persone che hanno disimparato a vivere.
La collezione delle storie di Antonia Monanni è una sorta di almanacco della cronaca nera degli ultimi anni: storie vere più o meno trasfigurate, storie inventate, storie plausibili. Storie che non rassicurano perché imprevedibili, frutto di quella sconfinata fucina di crudeltà che è la mente umana. Un modo discorde di raccontare il crimine, l’anatomia di gesti senza ritorno che sono la pietra tombale del giallo, del noir e del mistero."